Medico (Friburgo sull'Unstrut 1825 - Wasserburg, Lago di Costanza, 1895), prof. di chimica applicata a Tubinga, poi di chimica fisiologica a Strasburgo. È un antesignano della chimica biologica: dimostrò [...] nella funzione di ossigenazione del sangue, aprendo così un nuovo capitolo della biochimica del sangue. I suoi studî sulla clorofilla formarono il punto di partenza degli studî di P. Ehrlich sul dinamismo delle cellule. Si devono inoltre ad H ...
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Fisiologo italiano (Trieste 1872 - Torino 1949); prof. incaricato a Torino di chimica fisiologica nel 1909, successe l'anno seguente ad A. Mosso nella cattedra di fisiologia. Durante la prima guerra mondiale [...] Mosso, sul Monte Rosa. Socio nazionale dei Lincei (1929-38 e dal 1945). A lui si devono importanti lavori sulla fisiologia dello sviluppo, sui fermenti, sulla clorofilla, nonché su argomenti di elettrofisiologia, fisiologia aeronautica e del lavoro. ...
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PORFIRINURIA
Fernando Marcolongo
. È un'anomalia del ricambio dei pigmenti caratterizzata dalla produzione di abnormi quantità di alcuni derivati dall'emoglobina, le porfirine, che s'accumulano nell'organismo [...] il porfirinogeno. Sono note anche le grandi affinità strutturali delle porfirine umane con la filloporfirina, derivato dalla clorofilla. Le porfirine che maggiormente interessano la patologia umana sono la coproporfirina (C36H38N4O8) e l'uroporfirina ...
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Nome generico di ogni pianta che, nella parte epigea, non possiede fusto legnoso. Le e., o piante erbacee, sono per lo più annuali, ma possono essere biennali o perenni, se la parte sotterranea è persistente [...] è priva di cellulosa, o, impastata con mangimi, ai suini e al pollame. È alimento importante perché contiene notevoli quantità di clorofilla. Filtrata e poi essiccata fornisce una polvere nutritiva per gli animali.
Per l’uso delle e. in farmacologia ...
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Neurologo norvegese (Gransherad, Telemark, 1907 - Oslo 1991), prof. all'univ. di Bergen dal 1951 e poi, dal 1954, all'univ. di Oslo. Nel 1945 descrisse la malattia che porta il suo nome: è una eredoatassia [...] con difetto di acido fitanico-α idrosillasi; il decorso è progressivo, la terapia in generale deludente (dieta priva di clorofilla e di acido fitanico). Buoni risultati si sono osservati con restrizioni dietetiche nella assunzione di burro e grassi ...
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Biologia
Organismo eucariote, filamentoso, immobile, che trae il proprio nutrimento da altri organismi, vivi o in decomposizione. I f. si differenziano dagli organismi animali perché privi di apparati [...] da una sostanza azotata ( micosina), affine alla chitina degli animali. I f. sono privi di plastidi e quindi di clorofilla, perciò dipendono per la nutrizione da altri organismi, animali o vegetali, e sono parassiti o saprofiti. Dalla sottrazione di ...
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Luce
Rosadele Cicchetti
Dal latino lux, affine all'aggettivo greco λευκός, "brillante, bianco", il termine definisce la regione dello spettro elettromagnetico di lunghezza d'onda compresa tra 380 e [...] altre vengono riflesse oppure trasmesse. È per questo motivo che il pigmento appare colorato: se per es., come nel caso della clorofilla, viene assorbita luce blu e rossa, ciò che percepiamo è la luce residua, cioè il verde. La presenza di pigmenti ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] in masserelle collegate da tratti tubulari (v. fig. 17) e definite grani, sono localizzate le molecole della clorofilla e talora altre sostanze; nei cloroplasti sono inoltre presenti acidi nucleici, che attuano peculiari sintesi proteiche.
Mitocondri ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] . Robert B. Woodward, della Harvard University, realizza per la prima volta la sintesi totale della clorofilla; lo scienziato otterrà il premio Nobel 1965 per la chimica.
Sintetizzato il primo catenano. Edel Wasserman, dei Bell Laboratories di ...
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genetica e malattie genetiche
Antonio Fantoni
La scienza che studia l’ereditarietà
I progressi della genetica, nata nell’Ottocento con Gregor Mendel, ci hanno permesso di capire come i geni paterni [...] dalla precedente, incapace di legarsi al pigmento, per cui vediamo il seme verde com’è la pianta perché la clorofilla non è mascherata dal pigmento giallo.
Prepotenti e sottomessi?
Cosa ha ottenuto Mendel negli incroci dei piselli? Ha incrociato ...
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clorofilla
s. f. [dal fr. chlorophylle (coniato nel 1817 dai chimici P.-J. Pelletier e J.-B. Caventou), comp. del gr. χλωρός «verde» e ϕύλλον «foglia»]. – Pigmento verde contenuto nei cloroplasti delle piante autotrofe in due forme, clorofilla...
clorofilliano
agg. [der. di clorofilla]. – Della clorofilla, relativo alla clorofilla: corpi c., i cloroplasti; funzione c., o fotosintesi c., l’organicazione del carbonio che avviene nelle piante contenenti clorofilla (v. fotosintesi2).