speleologia Scienza che studia le grotte e le caverne naturali, la loro origine ed evoluzione, i fenomeni fisici, biologici e antropici che vi si svolgono e le attività connesse con la loro esplorazione. [...] ambienti, solitamente molto ombrosi: cianobatteri, alghe, funghi, licheni, muschi, epatiche, rare felci e fanerogame. I vegetali con clorofilla sono limitati al primo tratto delle caverne, dove si ha ancora luce sufficiente alla fotosintesi, che però ...
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INGEGNERIA MOLECOLARE.
Carlo Cavallotti
– Celle fotovoltaiche attivate da pigmenti. Foglia artificiale. Ingegneria metabolica. Biologia sintetica. Bibliografia
L’i. m. si occupa della costruzione di [...] di ridurre la velocità dei processi di ricombinazione di cariche. Le porfirine sono uno degli elementi costituenti della clorofilla, che utilizza uno ione magnesio invece che zinco nel processo di assorbimento della luce. Questa modifica dei criteri ...
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È l'apparecchio con il quale le piante parassite assorbono il nutrimento dal corpo dell'ospite. Di forma e d'origine diversa, secondo i diversi gruppi di piante, gli austorî, detti anche succiatoi, mostrano [...] gli elementi vascolari del legno dell'ospite. Nella Cuscuta (fig. 2, b), invece, che è un euparassita, in quanto, privo di clorofilla, è costretto a prendere dall'ospite oltre l'acqua, anche la sostanza organica che è incapace di fabbricare da sé, il ...
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. In corrispondenza con quei composti organici che per avere nella loro molecola una catena di atomi di carbonio chiusa su sé stessa, ad anello, furono detti ciclici, o più precisamente omociclici (v. [...] di alcuni alcaloidi (p. es., della nicotina) e costituisce l'aggruppamento fondamentale dell'ematina del sangue e della clorofilla delle piante. All'indolo si riferiscono importanti derivati come l'indaco, il triptofano, ecc.
Azoli. - Si possono ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] in masserelle collegate da tratti tubulari (v. fig. 17) e definite grani, sono localizzate le molecole della clorofilla e talora altre sostanze; nei cloroplasti sono inoltre presenti acidi nucleici, che attuano peculiari sintesi proteiche.
Mitocondri ...
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Combinazione strutturale e funzionale del micelio di un fungo con la radice di una pianta. Le m. si distinguono in: m. endotrofiche (fig. A), quando le ife dei vari funghi dal terreno, dove vivono da saprofiti, [...] delle Fabacee. Esempi tipici sono le orchidee Neottia, e Corallorrhiza, nonché le Monotrope, tutte piante, queste, prive di clorofilla, che vivono pertanto completamente a spese del fungo.
I termini m. e micorrizico sono applicati anche nei casi in ...
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Studio degli effetti delle radiazioni luminose sui sistemi biologici. Sono comprese nel campo di studio della f. le radiazioni elettromagnetiche normalmente percepite dall’occhio umano, di lunghezza d’onda [...] almeno per ciò che riguarda la fase iniziale del fenomeno e cioè l’assorbimento di energia luminosa da parte della clorofilla e la conversione della energia radiante in energia chimica, che sarà utilizzata dalle piante per i processi di sintesi. Il ...
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SPINE
Carlo Avetta
. Le spine sono il prodotto della trasformazione parziale o totale di un membro della pianta in parti indurite e pungenti. Questo fenomeno, detto spinificazione, è utilizzato anche [...] (fico d'India, Cactacee in generale), dove la funzione del lembo è allora assunta dal fusto ricco di clorofilla.
In altri casi il lembo, normalmente sviluppato, affida la sua difesa alle stipole spinificate (Acacie, Robinia pseudacacia).
Infine ...
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deserto
Fabio Catino
Alessandra Magistrelli
La vita in condizioni estreme
Il deserto è un ambiente caratterizzato da condizioni climatiche di aridità. La sua origine è associata a fattori diversi che [...] 'bocche' poste sull'epidermide delle foglie, il che avviene di solito durante il giorno, quando l'energia luminosa attiva la clorofilla che dà il via, a sua volta, al processo fotosintetico appena descritto. Ma di giorno, nel deserto, fa caldo, e ...
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GENETICA (XVI, p. 509; App. II, 1, p. 1022)
Giuseppe Montalenti
La g., negli ultimi anni, ha continuato a svilupparsi e progredire molto rapidamente, e ha acquisito molti fatti di grande rilievo per [...] o un organismo pluricellulare - può avere cloroplasti tutti verdi, o in parte verdi e in parte incolori perché incapaci di formare clorofilla, oppure tutti incolori, e ciò dipende dal tipo dei cloroplasti che la cellula o l'organismo ha ricevuto dal ...
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clorofilla
s. f. [dal fr. chlorophylle (coniato nel 1817 dai chimici P.-J. Pelletier e J.-B. Caventou), comp. del gr. χλωρός «verde» e ϕύλλον «foglia»]. – Pigmento verde contenuto nei cloroplasti delle piante autotrofe in due forme, clorofilla...
clorofilliano
agg. [der. di clorofilla]. – Della clorofilla, relativo alla clorofilla: corpi c., i cloroplasti; funzione c., o fotosintesi c., l’organicazione del carbonio che avviene nelle piante contenenti clorofilla (v. fotosintesi2).