FIBULA
V. Bierbrauer
Con il termine di f., dal lat. fibula, si indica in generale un fermaglio da veste in metallo in cui la terminazione libera di uno spillo viene infilata o incastrata in un fissaggio.Le [...] stabile dei Franchi nell'area alamanna, dopo che Clodoveo nel 496 aveva sottomesso quella popolazione; lo stesso tutte le posizioni, sia sul busto e nella zona del bacino sia tra i femori, e si ha l'impressione che nelle aree merovinge non fosse in ...
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STATI UNITI
C.T. Little
(ingl. United States of America)
Stato federale dell'America settentrionale, importante per la storia dell'arte medievale per le opere conservate in vari musei e collezioni.
Musei [...] Saint-Jean con le figure dei presunti fondatori Clodoveo e Clotario. Si distinguono importanti vetrate del fratelli Limbourg (Acc. 54.1.1). Nelle gallerie sono esposti i due più famosi cicli di arazzi conservati negli S., detti rispettivamente dell ...
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COLBRAN, Isabella Angela
Ariella Lanfranchi
Nacque a Madrid il 2 febbr. 1785 da Teresa Ortola e da Giovanni, musico "de la chapelle et de la chambre du roi d'Espagne" (Fétis). Giovanissima, ricevette [...] G. Spontini (8 settembre); 1813, Nefte di V. Fioravanti (18 aprile); I riti di Efeso di G. Farinelli (10 giugno); Il califfo di Bagdad di M. Sampieri (26 settembre). Al teatro del Fondo invece, Clodoveo di G. B. de Luca (estate 1811); Don Giovanni e ...
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ROTARI
Claudio Azzara
– Duca longobardo di Brescia, verosimilmente nato agli inizi del VII secolo come si legge nel prologo dell’Editto delle leggi della sua stirpe (da lui stesso fatte codificare per [...] merovingio Clodoveo II, il quale ricordò al longobardo che Gundeperga era imparentata con i Franchi e et al., Spoleto 2010, pp. 227-238; S. Gasparri, Italia longobarda. Il regno, i Franchi, il papato, Roma-Bari 2012, pp. 8, 23 s., 27 s., 30-34 ...
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AMALASUNTA
Paolo Lamma
Figlia di Teodorico e di Audefleda, sposò nel 515 Eutarico, da cui ebbe un figlio, Atalarico, e una figlia, Matasunta. Dal 526,dopo la morte di Teodorico, resse il regno ostrogoto [...] nome in quello di Giovanni II.
Se a Roma continuavano i torbidi e i segni di disagio in una situazione che forse aveva delle profonde attraverso le iniziative dei figli e dei nipoti di Clodoveo veniva continuando la sua espansione in modo da ...
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CORONA
E. Zanini
La c., ornamento del capo di forma circolare spesso in metallo prezioso, fu nel Medioevo il più importante segno di sovranità delle monarchie occidentali. Gli esempi conservati sono [...] 'apparato di un sovrano longobardo; egli volle deporla sulla tomba di s. Pietro, indicando come anche i re germanici, già dall'epoca di Clodoveo, seguissero l'uso romano-bizantino di donare le insegne del potere alle chiese. È discussa la questione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La diffusione del cristianesimo e le conversioni
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Cristo, i suoi seguaci [...] con 3000 soldati della sua guardia (Gregorio di Tours, Historia Francorum, II, 29 e 31). In pochi decenni i successori di Clodoveo si impadroniscono di tutta la Gallia, assimilando le altre popolazioni in unico crogiuolo; e anche dopo la scomparsa ...
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FRANCOFORTE sul Meno
M. Delle Rose
(ted. Frankfurt am Main)
Città della Germania (Assia) sulle rive del Meno, circondata dai massicci del Taunus, del Vogelsberg e dell'Odenwald.Quasi completamente distrutta [...] a esse collegate.L'espansione territoriale del regno merovingio sotto Clodoveo pose la regione di F. sotto la diretta influenza 1904, p. 165). Divenuta base di partenza per le spedizioni contro i Sassoni, F. agli inizi del sec. 9° assunse il ruolo di ...
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EMILI, Paolo
Raffaella Zaccaria
Di famiglia patrizia, nacque a Verona intorno alla metà del sec. XV.
Non si conoscono avvenimenti e circostanze della sua vita giovanile (si sa, comunque, che ebbe due [...] l'ampio senso di umanità, la condanna per inutili violenze e atrocità. I re francesi dell'E. sono dunque personaggi "positivi" e le loro azioni sono sempre spinte da nobili ideali: da Clodoveo (la cui prima gloria fu quella di aver portato in Francia ...
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FERRARI, Carlo, detto il Ferrarin
Giorgio Marini
Terzogenito di Francesco (1786-1852)., stampatore di stoffe, e di Elisabetta Marziali, nacque a Verona nella parrocchia di S. Silvestro il 30 sett. 1813.
All'errore [...] che avrà ulteriori riflessi nel S. Dionigi che battezza Clodoveo dipinto per R. Castellani de Sermeti, già nella a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, acura di P. Brugnoli, Verona 1986, I, pp. 14, 19 s.; U. G. Tessari, C. F. (Ferrarin), ibid ...
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