mutare
Alessandro Niccoli
Attestato in tutte le opere di D., anche nel Fiore; nelle accezioni che ha in comune con ‛ trasmutare ' e con ‛ cambiare ' si alterna con questi vocaboli, per lo più senza [...] sol si gira, / e 'l non mutato amor mutata serba, dov'è ripreso, anche nell'espressione formale, il mito di Clizia (Met. IV 270 " vertitur ad Solem mutataque servat amorem ").
Analogamente, come intransitivo o riflessivo, m., sempre a proposito delle ...
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teatro
Raimondo Guarino
Il teatro del Rinascimento. – Prologhi. Ci sono prologhi in cielo e prologhi in scena, presagi visionari e antefatti concreti nel fenomeno, proprio della cultura italiana del [...] del 1525) della Mandragola progettata per Faenza, auspice Guicciardini, nel gennaio del 1526. La stessa Clizia era stata creata la prima volta in una festa di Iacopo Fornaciaio nel carnevale del 1525, dunque nel contesto delle compagnie di piacere ...
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MARTELLI, Lodovico
Paola Cosentino
– Nacque a Firenze il 31 marzo 1500, da Lorenzo di Niccolò. Il nome della madre è ignoto.
Il padre fu attivo nel governo repubblicano del 1527-30. Dal matrimonio nacque [...] e Sì suave è l’inganno, che furono in realtà composti da Machiavelli come intermezzi lirici destinati alle rappresentazioni della Clizia (1525) e della Mandragola (1526): il che conferma l’intrecciarsi dell’esperienza letteraria del M. con quella di ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] degli spettacoli tra i più innovatori del tempo: la Cassaria e i Suppositi dell'Ariosto, la Mandragola e la Clizia del Machiavelli e una Filogenia restata finora anonima.
Un parere non universalmente condiviso dalla critica ha inteso attribuire la ...
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Vita e opere
Giorgio Inglese
Nascita e famiglia
Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel ‘popolo’ di S. Trinita. Era figlio di Bernardo (→), dottore in legge di modesta condizione [...] conclusione della grande opera storiografica, M. fece rappresentare a Firenze, in casa del ricco fornaciaio Iacopo Falconetti, la Clizia (ancora con scene del Sangallo). Basata sulla Casina di Plauto, la commedia è pervasa da franca autoironia sull ...
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PASQUINI, Giovanni Claudio
Raffaele Mellace
PASQUINI, Giovanni Claudio. – Nacque a Siena nel 1695. Nella natia Siena il giovane Pasquini fu socio, come Disperato, dell’Accademia dei Rozzi (così lo designa [...] francese, duca di Richelieu. Nel 1727 Pasquini vi ritornò con la cantata Il sogno e il servizio da camera Clizia e Psiche, quest’ultimo con musica di Francesco Conti. Per l’ambasciatore spagnolo, Michel-Joseph duca di Bournonville, scrisse ...
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Nerli, Filippo de’
Floriana Calitti
Nato a Firenze da Benedetto e da Cassandra Martelli, nel quartiere di S. Spirito il 9 marzo del 1486 (Arrighi 2013), da antica e nobile famiglia, citata da Dante [...] (la firma di N. è Uti frater Philippus de Nerlis gubernator), il 22 febbraio 1525 N. commenta il successo della rappresentazione della Clizia del 13 gennaio: «non solo per tutta Toscana, ma ancora per la Lombardia è corsa e corre la fama delle vostre ...
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SANGALLO (da Sangallo), Bastiano, detto Aristotile
Adriano Ghisetti Giavarina
SANGALLO (da Sangallo), Bastiano, detto Aristotile. – Nacque a Firenze nel 1481 da Lorenzo di Antonio di Andrea farsettaio [...] entrambi facevano parte, in una casa privata, e nel periodo di carnevale dell’anno seguente, da solo, quella per la Clizia di Machiavelli, anch’essa allestita in una casa privata dalla stessa compagnia.
All’incirca negli stessi giorni, tornato a Roma ...
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Grazzini, Antonfrancesco
Sandra Carapezza
Nato a Firenze nel 1505 e ivi morto nel 1584, G., detto il Lasca, trascorre tutta la vita nella città natale dove fonda, nel 1540, l’Accademia degli umidi che [...] a ingravidar la moglie di M. Nicia (Teatro, a cura di G. Grazzini, 1953, p. 526).
La citazione, che ha echi anche della Clizia (II iii: «Non sai tu che, per le sue [di fra Timoteo] orazioni, mona Lucrezia di messer Nicia Calfucci, che era sterile ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] / pianse sul lito incolto, / e i pianti suoi bagnavano / al picciol Pirro il volto»; Clizia che mutata in fiore ancora si volge verso l'amato: «Clizia, affannosa driade, / in croceo fior cangiata, / tien vòlta al caro Apolline / la faccia abbandonata ...
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clizia
clìzia s. f. [dal nome della ninfa Clizia che, secondo il racconto di Ovidio, dopo essere stata abbandonata da Febo (il Sole), si consumò d’amore guardandolo, finché fu trasformata in eliotropio]. – Nome con cui è talvolta chiamata...
contenzione1
contenzióne1 s. f. [dal lat. contentio -onis, der. di contendĕre «contendere»], ant. o letter. – 1. Il contendere; disputa, contrasto: tu sai la c. che è tra me e mogliema circa al dare marito a Clizia (Machiavelli). 2. C. d’animo,...