GALLO, Caio Domenico
Rosario Contarino
Nacque a Messina il 28 febbr. 1697. Allievo del giurista Francesco Castelli, non esercitò tuttavia la carriera forense, ma dovette accontentarsi dell'incarico [...] che gli fu "stretto amico e maestro nella italiana poesia" G.B. Smorto, uno dei maggiori esponenti della messinese Accademia della Clizia, a cui anche il G. risulta iscritto; e un certo credito egli dovette godere nel campo delle lettere, se oltre ...
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Testina
Maurizio Tarantino
Nella storia editoriale delle opere di M. la cosiddetta Testina ha un’importanza notevole. Si tratta dell’edizione, seguita da una serie di ristampe, della prima e più completa [...] Tito Livio; la quarta l’Arte della guerra; la quinta l’Asino, i Capitoli, i Decennali, la Mandragola e la Clizia.
Cinque diversi esemplari della T. furono descritti minutamente per la prima volta da Bartolomeo Gamba, che non fece però congetture sul ...
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Gelli, Giovambattista
Nicola Bonazzi
Nato a Firenze nel 1498, G. proveniva da una modesta famiglia del contado: il padre, infatti, nativo del borgo di Peretola, era commerciante di vini; lo stesso G. [...] a considerare l’esplicita menzione delle commedie di M. nella Sporta («ma le doverrebbon fare quella di messer Nicia, o quella di Clizia, se l’hanno a fare», III 4) ben più che un rimando incidentale.
L’accusa di plagio dovette essere di non poco ...
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BARLACHIA (Barlacchia, Barlacchi), Domenico
Ada Zapperi
Visse nella prima metà del sec. XVI a Firenze ove svolse l'attività di pubblico banditore, ma soprattutto quella più spigliata e non meno impegnativa [...] nella recita delle commedie che vennero rappresentate dall'accademia: Calandria del Bibbiena, Suppositi e Cassaria dell'Ariosto, Clizia e Mandragola dei Machiavelli, La Fortuna del Bientina, L'ingratitudine dell'Ottonaio.
Fosse fama di attore o ...
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Mandragola
Pasquale Stoppelli
Con la Mandragola siamo dinanzi alla più bella commedia italiana di tutti i tempi. Della sua eccezionalità si rese già conto Voltaire nell’Essai sur les moeurs et l’esprit [...] dai fatti, Lucrezia si dà anima e corpo all’amante, non solo per quella notte ma per sempre. Apprenderemo più tardi dalla Clizia, l’altra commedia di M., che effettivamente un bambino era nato e che fra Timoteo era entrato in fama di santità per ...
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Carducci, Giosue
Marco Veglia
Poeta, nato a Valdicastello di Pietrasanta nel 1835 e morto a Bologna nel 1907. Alla scuola domestica e severa del padre Michele, medico e carbonaro, C. mostrò un’inclinazione [...] Bordiga, “Or itevene, Muse, a sbordellare”, che reca, nel verso dell’autografo, la trascrizione di un passo della Clizia). Giuseppe Chiarini rammenta che il comune amico Giuseppe Puccianti trovò C. alla Scuola Normale, «tutto intento a pettinarsi, a ...
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Falconetti, Iacopo, detto il Fornaciaio
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 24 luglio 1483 nel quartiere di S. Spirito, gonfalone della Ferza, da Filippo di Papi e da Margherita di Giovanni di Montauto. [...] de’ Medici. Per l’occasione, in onore dell’amico, M. fece rappresentare per la prima volta una sua nuova commedia, la Clizia (→). Una testimonianza sui rapporti esistenti tra F. e M. e sugli incontri di quest’ultimo con la giovane cantatrice Barbara ...
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giovani
Cécile Terreaux-Scotto
Ai tempi di M. si dicono giovani gli uomini tra i ventiquattro e i quaranta o quarantacinque anni. I fiorentini distinguono ulteriormente i «garzoni» (dai ventiquattro [...] nella quale viene ribadito, come nel Principe (xxv 26-27), che la fortuna è «amica de’ giovani» (Clizia IV i).
I giovani, attori della politica nei tempi straordinari
M. non distingue mai la prospettiva gnoseologica da quella prammatica. Si conosce ...
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CEI, Francesco
Claudio Mutini
Le scarse notizie biografiche di questo rimatore fiorentino si devono alle diligenti ricerche di G. Volpi, il benemerito studioso del Pulci, il quale raccolse da varie [...] el mio lamento: / chè, quando questa opinion tua sento, / il sangue per le vene mi s'addiaccia", oppure: "Che fai, che pensi, o Clizia? Oh, s'io credessi / ch'un punto sol del giorno a me pensassi, / le lacrime e' suspir, la pena e' passi, / non ...
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FALCONETTI, Iacopo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 24 luglio 1483 nel quartiere S. Spirito, gonfalone della Ferza, da Filippo di Papi e da Margherita di Giovanni di Montauto. I genitori, che [...] un'enorme risonanza a Firenze e in tutta la Toscana, raggiungendo altre località italiane, dove il successo ottenuto dalla Clizia venne collegato al sontuoso banchetto offerto dal Falconetti. Così Filippo de' Nerli, scrivendo il 22 febbraio da Modena ...
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clizia
clìzia s. f. [dal nome della ninfa Clizia che, secondo il racconto di Ovidio, dopo essere stata abbandonata da Febo (il Sole), si consumò d’amore guardandolo, finché fu trasformata in eliotropio]. – Nome con cui è talvolta chiamata...
contenzione1
contenzióne1 s. f. [dal lat. contentio -onis, der. di contendĕre «contendere»], ant. o letter. – 1. Il contendere; disputa, contrasto: tu sai la c. che è tra me e mogliema circa al dare marito a Clizia (Machiavelli). 2. C. d’animo,...