LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] imposero i nomi di Giovanni Francesco Pietro Melchiorre. Rimasto orfano di padre nel 1608 e di madre nel 1609, fu affidato allo zio senatore Antonio Boldù, che gli impartì un'educazione consona al suo ...
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SPINI, Francesco Vincenzo Leopoldo Gaetano
Clizia Magoni
– Nacque a Ravenna l’8 agosto 1815 da Giulio, cavaliere nobile lombardo, e da Gertrude Romiti, ravennate.
Dopo aver compiuto gli studi primari [...] nella città natale, si stabilì con la famiglia a Roma, dove perfezionò la propria formazione superiore presso la facoltà di giurisprudenza. Alla Sapienza conobbe Michelangelo Pinto, con il quale avrebbe ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] del padre, "cittadino a parte" proveniente da Badia a Settimo.
Risulta esemplare la prima educazione del L., divisa fra studi letterari e attiva partecipazione alla vita religiosa cittadina. È l'informatissimo ...
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Ceramista attico (attivo nel 570-550 circa a. C.), proprietario della fabbrica in cui lavorò Clizia. Dovette lavorare anche per altri pittori, come dimostra una tazza di Egina ora a Berlino, in stile affine [...] a quello dei disegnatori più vivaci delle anfore attico-corinzie. Insieme a Clizia firmò invece il celebre vaso François. ...
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Scultore (Union Bridge, Maryland, 1825 - Roma 1874). Studiò al Maryland Institute; dal 1858 dimorò a Roma. Seguace del neoclassicismo nelle numerose statue di soggetto mitologico (Clizia, 1870, New York, [...] Metropolitan Museum), R. si espresse nei ritratti con modi più vicini al naturalismo (Roger B. Taney, 1872, Annapolis, State House). Lavorò anche alle porte di bronzo del senato nel Campidoglio di Washington ...
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Cecchi, Giovanni Maria
Maria Cristina Figorilli
Commediografo, nato a Firenze nel 1518 e morto a Monteorlando (Firenze) nel 1587, C. considerò M., insieme con Ludovico Ariosto, il modello per la commedia [...] I iv, Le maschere II i (cfr. Mandragola V ii); «lecceto», I rivali V vi, La stiava V vi, I dissimili III i (cfr. Mandragola II i, Clizia V ii); «uccellaccio/i», Il martello IV iv, Le maschere I iii, II ii, La moglie III iv, IV vii e ix, V iv, Gl ...
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BOLDIERI, Gherardo
Gennaro Barbarisi
Nacque a Verona nel 1497. Sulla sua vita si hanno pochissime notizie, raccolte dal Brognoligo, a cui si deve l'unico studio completo su di lui: apparteneva a illustre [...] e strutture latine - è spesso disordinata.
Bibl.: Essendo introvabile l'edizione Giolito, per la lettura della novella di Clizia è necessario rifarsi al seguente volume, utile anche per l'altro prezioso materiale in esso raccolto: Giulietta eRomeo ...
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donna
Frédérique Verrier-Dubard
Non ci si può accostare al tema della d. nell’opera machiavelliana senza tener conto di diversi parametri: in primo luogo, gli archetipi che hanno più a che fare con [...] nota al testo e appendici di G. Inglese, Milano 1980; J. D’Amico, The virtue of women: Machiavelli’s Mandragola and Clizia, «Interpretation», 1984, 12, pp. 261-73; H. Fenichel Pitkin, Fortune is a woman. Gender and politics in the thought of Niccolò ...
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serbare (servare)
Antonietta Bufano
Significa " conservare ", nel senso di " mantenere ", " continuare ad avere ", oppure di " metter da parte "; è seguito sempre da un oggetto astratto, con l'eccezione [...] come il lauro, il pino o l'abete, sua verdura serba anche nella stagione invernale. Con lo stesso valore nella perifrasi che designa Clizia (quella ch'a veder lo sol si gira, / e 'l non mutato amor mutata serba, Rime dubbie VIII 10), traduzione dell ...
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Discorso intorno alla nostra lingua
Paolo Trovato
Premessa
Il Discorso intorno alla nostra lingua (o anche Dialogo intorno alla nostra lingua) – uno scritto contro i teorici della «lingua comune» e [...] pp. 44, 47-48, 257-60; M. Bellina, Machiavelli, Dialogo 61, «Studi linguistici italiani», 1992, 18, pp. 150-54; N. Machiavelli, Clizia. Andria. Dialogo intorno alla nostra lingua, introduzione e note di G. Inglese, Milano 1997, pp. 8-9, 40, 206-09; N ...
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clizia
clìzia s. f. [dal nome della ninfa Clizia che, secondo il racconto di Ovidio, dopo essere stata abbandonata da Febo (il Sole), si consumò d’amore guardandolo, finché fu trasformata in eliotropio]. – Nome con cui è talvolta chiamata...
contenzione1
contenzióne1 s. f. [dal lat. contentio -onis, der. di contendĕre «contendere»], ant. o letter. – 1. Il contendere; disputa, contrasto: tu sai la c. che è tra me e mogliema circa al dare marito a Clizia (Machiavelli). 2. C. d’animo,...