Verbi pronominali è un’etichetta generica che indica tutti i verbi nella cui forma di lemma appare un pronome clitico (➔ clitici), sia esso intrinsecamente legato al lemma (come in accorgersi, pentirsi) [...] , suonarle;
(d) verbi con -ne: andarne (ne va della vita), farne (farne di tutti i colori), volerne (non volermene).
I clitici si combinano in alcuni casi tra loro dando luogo a verbi con pronome multiplo:
(e) verbi con -cela: avercela (con), farcela ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] ➔ legge Tobler-Mussafia, per la quale una frase non può iniziare con un pronome atono. Di conseguenza, i pronomi clitici, non preceduti da un elemento tonico, venivano posposti come enclitici al verbo cui si riferivano. Ciò avveniva all’inizio di ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] a volte trascurata nella lingua informale o in varietà regionali o diastratiche basse in favore di me, te.
Nel sistema dei clitici di terza persona, a lo, la, li, le (accusativi) si contrappongono gli, le, loro (dativi) e il genitivo ne. Anche qui ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] articolata tipologia (si veda Lepschy 1978: 41-54 per un’analisi dettagliata). Ad es., nei casi seguenti la presenza dei clitici offre la possibilità di codificare l’agente (chi scrive, chi parla) in maniera non ambigua, cioè al dativo (diversa dalla ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] il complemento del verbo indica possesso inalienabile (ad es., una parte del corpo: gamba in 6, polso in 7), la forma clitica è l’unica possibile (Salvi & Vanelli 2004: 204; ➔ possessivi, aggettivi e pronomi):
(6) Mario si è fatto male alla gamba ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...]
b. *lo devo comunicargli
c. *gli devo comunicarlo
Se il verbo modale regge due infiniti si avranno tre possibilità: il clitico può trovarsi in posizione iniziale (lo devo poter fare), in enclisi al primo infinito (devo poterlo fare), in enclisi al ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] presenza di un verbo o altro elemento, a cui si ‘appoggiano’ per posizione e accento; tali pronomi, noti anche con il nome di clitici, si appoggiano o a un elemento che li precede (si parla allora di ➔ parole enclitiche) o a un elemento che li segue ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] lo si può vedere dal fatto che può sia essere sostituito da un clitico (8 e 9), sia diventare il soggetto di una frase passiva (10 (21) vedo Alberto scrivere un biglietto ad Andrea
Se il clitico è soggetto (ed è quindi l’oggetto diretto del verbo ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] , n. 1-2.
Benincà, Paola (1993), Sintassi, in Sobrero 1993, vol. 1º, pp. 247-290.
Berretta, Monica (1985), I pronomi clitici nell’italiano parlato, in Holtus & Radtke 1985, pp. 185-224.
Berretta, Monica (1993), Morfologia, in Sobrero 1993, vol. 1 ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] ] di /nj/ in [ɲ]ente (più dialettale è magnare); soprattutto, in particolari condizioni sintattiche, il dileguo di /l/ in articoli, clitici, dimostrativi (’a casa «la casa», ’o so «lo so», qu[oː bː]ono «quello buono») e preposizioni articolate (è daa ...
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clitico
clìtico s. m. e agg. [tratto da (en)clitico e (pro)clitico, in quanto elemento comune alle due voci] (pl. -ci). – In linguistica, forma monosillabica atona che non ricorre isolatamente ma viene preposta o posposta a una forma verbale...