Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] secondo termine di paragone può anche contenere la ripresa del nome introdotto nel primo termine: tale richiamo è il pronome clitico ne (➔ pronomi di ripresa); anche in questo caso può esserci una negazione espletiva:
(22) Giulio ha vinto più premi ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] tuo zio e le ho ridato i soldi), forse per ipercorrettismo, o per influsso dell’allocutivo di cortesia; notevoli anche sequenze di clitici contrarie all’ordine standard (non si ci vede «non ci si vede»);
(d) l’uso del possessivo suo anche per la III ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] ); l’uso di gli come unico pronome dativo di terza persona, anche per il plurale e per il femminile; la fissazione del clitico ci sul verbo avere con significato di possesso (ci ho un gatto) e sul verbo entrare con significato di «essere pertinente ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] , molto *[z]ole
La regola di sonorizzazione sembra avere eccezioni sistematiche nelle parole composte (6 a.), in quelle che contengono dei clitici (6 b.) e in quelle formate con alcuni prefissi (6 c.):
(6) a. *prendi[z]ole, *sotto[z]opra
b. *vende ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] macchina
b. ci si è comprati/e una macchina
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a. ci si muove
b. ci si è mossi/e
Il clitico ci in funzione impersonale denota la prima persona plurale (in senso inclusivo: parlante + ascoltatore; ➔ personali, pronomi) (Cennamo 1993; 2000). Ciò è ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] è accennato – codifica con costruzioni causative solo il grado forte di controllo).
Nella costruzione causativa i pronomi ➔ clitici hanno un comportamento particolare: infatti si collegano non al secondo verbo (quello all’infinito) ma al primo (il ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] fatti morfosintattici che oppongono i dialetti settentrionali all’italiano, molti (perdita del passato remoto, negazione postverbale, clitici soggetto, interrogative del tipo quando che …?) nascono o si affermano solo negli ultimi secoli, alcuni ...
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Sono in generale definiti substandard gli elementi che, nell’architettura sociolinguistica di una lingua (➔ varietà), stanno al di sotto dello standard (➔ italiano standard), vale a dire occupano i settori [...] si avesse una forma sovraestesa ci (da considerare in generale tipica dell’italiano popolare; ➔ clitici; ➔ semplificazione) invece di gli per il pronome clitico obliquo di terza persona (tuo cugino, che ci ho fatto due favori), allora la frase ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] ŋda] «ghianda», ecc.;
(e) l’uso di mi e ti come pronomi personali soggetto, a cui si aggiungono spesso dei pronomi clitici, cioè privi di accento: milanese [mi ˈgwardi] «io guardo», [ti te ˈgwardet] «tu guardi», [ly l ˈgwarda] «lui guarda», veneziano ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] a iniziale prevocalica ill, ell (per es., [iˈlːɔvo] «l’uovo», [eˈlːaltro] «l’altro»).
Il sistema dei pronomi ➔ clitici, compiutamente attestato in fiorentino, si riduce progressivamente per numero, ruolo e frequenza mano a mano che ci si allontana da ...
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clitico
clìtico s. m. e agg. [tratto da (en)clitico e (pro)clitico, in quanto elemento comune alle due voci] (pl. -ci). – In linguistica, forma monosillabica atona che non ricorre isolatamente ma viene preposta o posposta a una forma verbale...