L’➔imperativo è il modo verbale (➔ modi del verbo) che esprime:
(a) il comando (impĕrĭum, in latino): torna indietro;
(b) il monito: pensa bene prima di agire;
(c) la preghiera: dacci oggi il nostro pane [...]
L’imperativo condivide con l’infinito (e con il gerundio e il participio passato) la posizione dei pronomi ➔ clitici, che devono, come nelle altre forme finite del verbo, obbligatoriamente seguire (diventando ➔ parole enclitiche) e non precedere la ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] ] di /nj/ in [ɲ]ente (più dialettale è magnare); soprattutto, in particolari condizioni sintattiche, il dileguo di /l/ in articoli, clitici, dimostrativi (’a casa «la casa», ’o so «lo so», qu[oː bː]ono «quello buono») e preposizioni articolate (è daa ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] essere anche un pronome personale tonico o clitico (➔ personali, pronomi; ➔ clitici). Come si è anticipato, l’italiano conserva più alto grado di coinvolgimento del parlante: il clitico si comporta come una marca semantico-pragmatica di soggettività ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] dei pronomi personali dativi che sostituiscono a + reggenza (do il libro a Pietro → gli do il libro) o degli avverbi clitici (➔ clitici) ci e ne che sostituiscono rispettivamente a / in + reggenza, e di / da + reggenza:
(63) Io, a dire la verità, ai ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] distinguere gli omografi (odî plurale di odio ~ odi voce del verbo odiare).
Tutte le parole italiane, esclusi i ➔ clitici, hanno almeno un accento tonico che viene indicato graficamente solo nei seguenti casi:
(a) sulla vocale finale dei polisillabi ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] spesso il tipo friulano là/ lì di: vado là di Maria, ci vediamo lì del tuo amico;
(b) per i pronomi, si nota che come clitico dativo sing. si usa spesso le anche per il maschile (in friulano esiste la sola forma i per entrambi i generi, mentre c’è ur ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] pronome libero al caso obliquo (guarda me!), che si trovano per lo più in posizione postverbale; da un clitico all’accusativo in posizione preverbale (mi vedi?) o postverbale (guardalo!); da un costituente interrogativo in posizione preverbale (chi ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] invece di faccio una passeggiata, mi bevo una birra invece di bevo una birra, me ne vado invece di vado (➔ clitici; ➔ dativo etico). In secondo luogo, è frequente l’uso di alterati: macchinona/e, casona, seratina, regalone, cosetta, cosina, cosettina ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] non fanno più parte dell’italiano moderno corrente.
L’italiano antico differiva da quello moderno anche nella posizione dei ➔ clitici: nel sonetto dantesco questi normalmente precedono il verbo finito da cui dipendono (no l’ardiscon, Ella si va, che ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] qualcosa là sotto quelle frasche ai piedi di un cespuglioso olivastro (Malerba, Itaca per sempre, p. 8)
Inoltre, i clitici possono combinarsi in enclisi all’infinito:
(49) a un tratto egli li vide tirarsi rapidamente indietro con uno slancio felino ...
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clitico
clìtico s. m. e agg. [tratto da (en)clitico e (pro)clitico, in quanto elemento comune alle due voci] (pl. -ci). – In linguistica, forma monosillabica atona che non ricorre isolatamente ma viene preposta o posposta a una forma verbale...