(o Karroo) Vasta regione dell’Africa meridionale, costituita da due altipiani, il Gran K. e il K. Superiore, corrispondenti ai due gradini principali con i quali, dalla regione litorale del Capo, si sale [...] , che si stende fino al Vaal, è ad altezze fra 600 e 2000 m s.l.m.
Il K., caratterizzato da un clima arido, è poco popolato; i centri di maggiore importanza sono connessi con lo sfruttamento minerario o con l’allevamento; le limitate aree irrigabili ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] invernale di circa −50 °C, con punte minime di quasi −70 °C), ed estati brevi, con scarse piogge estive. Il clima nivale, naturalmente, domina nelle regioni montane, ma non scende in nessun luogo al livello del mare: Novaja Zemlja, 600 m; Camciatca ...
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(ingl. British Islands) Arcipelago dell’Europa nord-occidentale tra l’Oceano Atlantico a O, il Mare del Nord a E, la Manica a S e il Mar di Norvegia a N. Si estende da N a S per 11 gradi di latitudine. [...] giungono le acque tiepide di latitudini più meridionali (Corrente del Golfo) e i venti di SO (per almeno sei mesi). Il clima, di tipo oceanico, presenta un’escursione termica lieve durante la giornata, e non troppo vistosa tra i mesi più caldi e più ...
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In geologia, il periodo più lungo dell’era mesozoica, che prende il nome da un calcare bianco, friabile costituito in gran parte da resti di microrganismi marini (Coccoliti, Foraminiferi e Tintinnidi), [...] . In Europa, sulla base delle associazioni faunistiche cretaciche, si possono distinguere due province biogeografiche: una boreale, con clima temperato e mari epicontinentali che si estendono attorno ai massicci ercinici, comprendente l’Europa centro ...
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Secondo periodo geologico dell’era cenozoica, compreso tra 58 e 27 milioni di anni fa, tra il Paleocene e l’Oligocene.
All’inizio dell’E. la distribuzione delle terre emerse e dei mari non differisce molto [...] formazione della catena pireneo-provenzale. L’attività magmatica è piuttosto intensa in relazione ai movimenti orogenetici. Il clima è ben differenziato e in tutta l’Europa ha carattere tipicamente tropicale. I resti fossili denunciano una grande ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Le scienze della Terra
Rachel Laudan
Theodore S. Feldman
Le scienze della Terra
Nel periodo fra il 1770 e il 1830 la geologia si affermò [...] e sensibile ai fattori climatici e fisici. In questo campo, Humboldt espresse molte delle sue iniziali convinzioni sull'integrazione del clima con la fisica e con la biogeografia. Al tempo stesso, le domande che lo scienziato si poneva riguardo alla ...
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La scienza che studia gli oceani e i mari nel loro complesso e quindi: le loro proprietà chimico-fisiche, i loro movimenti e lo scambio energetico tra oceano e atmosfera (o. fisica), gli organismi che [...] delle circolazioni marine e l’interazione con atmosfera, coste e fondi oceanici. Nell’ambito del WCRP, il SICM (Sea ice climate modelling) ha come obiettivo lo studio su un lungo lasso di tempo dei ghiacci polari.
Metodi di misura e strumenti
L ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La macrofisica
Theodore Feldman
La macrofisica
La meteorologia
Intorno al 1900, nella meteorologia si distinguevano tre diversi filoni. Nel primo [...] nella storia climatica della Terra, che si erano rivelate difficili da interpretare; Wegener suggerì che non fosse stato il clima a cambiare più di tanto ma che fossero stati piuttosto i continenti ad aver attraversato regioni che presentavano forti ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] Terra si aggiunge l’analisi storica, si può arrivare al riconoscimento della coesistenza di forme in equilibrio con il clima attuale e di forme estranee, in quanto relitti di un ambiente morfoclimatico distinto e precedente. L’entità stessa della ...
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Biologia
E. genetica Perdita di diversità genetica naturale causata dall’estinzione di specie vegetali e animali. La progressiva distruzione di ecosistemi molto ricchi di specie (come le foreste pluviali [...] e al deposito, un modellamento del paesaggio terrestre.
L’intensità dell’e. è fortemente condizionata da una serie di fattori: clima, altitudine, latitudine, tipo di rilievo, tipo di roccia, copertura vegetale, tettonica. Il processo alla base dell’e ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.