CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] degli equivoci di certa letteratura di fine Settecento. Il motivo e l'accostamento saranno ripresi e chiariti, più tardi, in mutato clima civile e culturale, da P. Giordani.
Il C. lavorò all'Emo fino a tutto giugno 1795, dopo di che partì assieme ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] i committenti intendevano come peculiare del tema assegnato. Il clima del Cristo in gloria è simile a quello della quali G. aveva sempre mostrato uguale interesse, nel generale clima cinquecentesco di adesione al concetto delle "arti sorelle", che ...
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Sport e arte nella storia
Marco Bussagli
Le culture preistoriche ed etnografiche
Il rapporto fra sport e arte, sia pure con modalità diverse e legami più o meno stretti in funzione dei differenti momenti [...] distanza fra le prestazioni circensi e la pratica sportiva vera e propria, al di là del favolistico, Rousseau coglie perfettamente il clima sportivo dei suoi tempi. Lo stesso fa con grande acume e una punta d'ironia Camille Bombois (1883-1987) in L ...
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Vedi KASSOPE dell'anno: 1973 - 1995
KASSOPE (Κασσώπη)
S. I. Dakaris
Una delle più grandi e più importanti città dell'antico Epiro e una delle meglio conservate; occupava una posizione strategica al centro [...] iii, 13, 6; Steph. Byz., s. v. Kassope). La città occupava un posto privilegiato dal punto di vista della sicurezza e del clima. Situata sull'altipiano in leggero pendio ad una altezza di m 550-620, è orientata verso S, cioè verso il mare Ionio e il ...
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BARTOLINI, Luigi
Arnaldo Bocelli
Giuseppe Marchiori
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Nacque a Cupramontana (Ancona) l'8 febbr. 1892 da Giuseppe e da Vittoria Bonci, che vi conducevano una fattoria. Terminate le scuole medie, venne [...] , e a ragione; ma, appunto come ogni artista, ha i suoi rapporti e le sue affinità con il clima e le esperienze in cui è maturato. Che sono il clima e le esperienze del movimento, o meglio, del periodo della Voce. Quel suo scrivere a confessione, e ...
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CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] quella sensibilità naturalistica, che è l'unico legame con il clima del primo Seicento genovese.
Dopo questa ipotesi cronologica, i tratte dalle Metamorfosi di Ovidio, temi evocanti il clima della cultura letteraria che aveva già fornito argomenti ...
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PAMPURINO, Alessandro
Lia Bellingeri
PAMPURINO, Alessandro. – Non si conosce la data di nascita di questo pittore originario di Cremona, figlio secondogenito di Francesco, maestro di muratura attivo [...] i due secoli che coinvolge appunto la statura artistica di Pampurino. Alle figurazioni dell’antifonario, che riflettono il clima locale fra tradizione bembesca e influenze ferraresi con un notevole scarto stilistico rispetto alle opere accertate, è ...
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TACUINUM SANITATIS
F. Moly-Mariotti
Denominazione tradizionale di un trattato medico (libro di sanità) redatto a Baghdad per iniziativa del medico e letterato Abū al-Ḥasan al-Mukhtar Ibn Buṭlān nell'11° [...] da seguaci; il prodotto nel suo ambito naturale; carte con l'identificazione delle piante, degli animali, delle stagioni, del clima, del movimento del corpo e degli stati d'animo; contadini intenti alla raccolta o giovani signori in atteggiamenti ...
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DEL DEBBIO, Enrico
Enrico Valeriani
Figlio di Lorenzo ed Ernesta Moracchini, nacque il 26 maggio 1891 a Carrara, dove nel 1912 si diplomò presso l'accademia di belle arti.
Durante gli anni di studio [...] per Parisina di G. D'Annunzio.
La sua prima produzione è caratterizzata da una sostanziale adesione al clima di rinnovamento ispirato dalle esperienze internazionali dell'art nouveau: lesuggestioni moderniste, con particolare attenzione alle immagini ...
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castelli
Chiara Frugoni
Dimore da signori con villaggio fortificato
Quando nelle fiabe si parla di un castello, si pensa a un unico edificio in pietra, con torri, torrette e ponti levatoi. In origine, [...] (o un complesso di edifici) cinto da mura. A partire dall'11° secolo, inoltre, forse per un miglioramento del clima, si era verificato un aumento della popolazione; gli abitanti che un tempo vivevano all'interno del villaggio fortificato erano ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.