COLONIZZAZIONE E DECOLONIZZAZIONE
David K. Fieldhouse
Lawrence Rosen
Economia e politica
di David K. Fieldhouse
Introduzione
Lo Shorter Oxford dictionary definisce la colonizzazione come "l'azione [...] . Per le principali potenze coloniali questo periodo segnò l'acme del processo di colonizzazione, superato il quale il clima morale dell'Europa occidentale divenne sempre più ostile all'idea di un'ulteriore espansione territoriale e, anche se non ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] a Roma, condotta nel 1866-67 da Michelangelo Tonello, riuscì a superare le intransigenze curiali e politiche, approfittando soprattutto del clima di paura per la sconfitta dell’Austria a Sadowa, che apparve un duro colpo alla tradizione. Pio IX fu ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] di voler pubblicare l’opera a Ginevra, città in cui era stato costretto a rifugiarsi: «Forse dico avverrà che in un altro clima potranno vedere la chiara luce [le sue «fatighe»] del sole nascere, farsi grande e volare da per tutto. Iddio difenda e me ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] proposta politica meridionalista in senso regionalista47). Nel clima del popolarismo sturziano, altri preti siciliani, in particolare il laicato.
Ben espressivo di questo clima ecclesiale e pastorale era il movimento delle Comunità ecclesiali ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] lo spirito dei pensatori ebrei più acuti era quello di come preservare una qualche forma della fede giudaica nel clima della società occidentale, con le sfide ch'essa lanciava in campo intellettuale, culturale e sociale alla religione in generale ...
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Ezzelino III da Romano
SSante Bortolami
Nacque nel 1195, terzo di questo nome, nella domus denominata originariamente da Onara e successivamente da Romano da due castelli dislocati rispettivamente nell'alta [...] lo stesso conte Rizzardo da Sambonifacio e insediarono come podestà il fedele alleato ferrarese Salinguerra Torelli. In un clima di altissima tensione che pervadeva tutta l'Italia settentrionale, gli stessi capi della Lega si fecero consegnare il ...
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SILVERIO, santo
Claire Sotinel
Figlio di papa Ormisda, S. nacque a Frosinone. Alla morte del padre, nel 523, ne compose l'epitaffio, oggi perduto, che celebrava la ricomposizione dello scisma fra gli [...] coglierne le reciproche contraddizioni. I resoconti dei cronisti africani Liberato di Cartagine e Vittore di Tunnuna, che risentono del clima del dibattito sui Tre Capitoli, riflettono il punto di vista del secondo autore del Liber pontificalis, e lo ...
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CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] superficiale "sofista", ma modificò i suoi giudizi nel clima culturale posteriore al 1870); amava molto l'Inghilterra, però, come sempre, appartato osservatore, e solo nel 1859, nel clima di entusiasmo con cui fu accolta a Roma la notizia della guerra ...
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GUIDI, Guido Novello
Mario Marrocchi
Figlio del conte Guido (VIII) e di Giovanna Pallavicini, nacque intorno al 1227.
Il padre era uno dei cinque fratelli - con molta probabilità il primogenito - discendenti [...] imperiale, non meno decisa era la madre, sorella del marchese Uberto Pallavicini, fedele partigiano di Federico II, e in tale clima il G. venne allevato. Sappiamo che nel 1239 era ancora minorenne e che, nell'aprile 1247, riceveva un segno tangibile ...
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CERETTI, Celso
Pier Carlo Masini
Nacque da Luigi e da Maria Malagodi il 23 genn. 1844 a Mirandola, città dove vivace era l'opposizione al regime estense. Il padre, incarcerato per i moti del '31, dette [...] perché in quella occasione, a contatto con altri volontari di ogni parte d'Italia e con esuli di altri paesi, nel clima della guerra di difesa repubblicana, egli maturò una sua scelta politica, di democrazia avanzata con forti venature di laicismo e ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.