Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] la savana in Tanzania ed Etiopia e la prateria d'altitudine nel Transvaal; l'occupazione della Provincia del Capo, che ha clima mediterraneo, è molto recente, probabilmente non risale a molto più di 10.000 anni fa (Diamond, 1997). In sostanza, l'uomo ...
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geografia Mari m. Genericamente, i grandi bacini marini quasi interamente contornati da terre. I più tipici sono dipendenti dall’Atlantico: oltre al Mediterraneo propriamente detto, il Baltico, il Caribico [...] sud-occidentale. Per estensione, in tutte queste regioni si parla di ecosistemi mediterranei. Fattori fondamentali di tale clima sono l’influenza delle correnti marine, che vi convogliano acque con temperatura più elevata di quanto comporterebbe la ...
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Genere di piante (Aloë) della famiglia Asfodelacee, con 250 specie, la maggior parte originarie dell’Africa. Sono piante perenni, con fusto semplice o ramificato, alto anche qualche metro. Il fusto e i [...] rossi, gialli o verdicci. Il fusto presenta struttura secondaria.
Alcune specie sono coltivate per ornamento nei paesi a clima mite, Aloë barbadensis è spontaneizzata nell’Italia meridionale. La coltura si fa in terreno povero di sostanze organiche ...
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Albero (Laurus nobilis) della famiglia Lauracee, alto fino a 10 m, con foglie persistenti coriacee, largamente lanceolate, fiori dioici, giallognoli, drupe ellittiche, nere, contenenti un seme con grossi [...] cotiledoni. Presente nella flora mediterranea sin dal Terziario, è largamente coltivato nelle zone a clima temperato come pianta ornamentale. Dai frutti freschi si ottiene, per pressione o per bollitura, il burro di lauro, usato nella preparazione ...
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Pianta dal cui frutto (uva) si trae il vino. Per v. s’intende normalmente la v. europea o v. nostrana (Vitis vinifera; v. fig.), unica specie del genere che vive spontanea in Europa e in tutto il bacino [...] questi due coefficienti può esprimersi con una cifra, detta punto climenologico. La v. è certo più esigente in fatto di clima che di terreno: ne permettono la coltura quasi tutti i terreni, tranne quelli troppo umidi, troppo acidi o troppo alcalini ...
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latifòglie Piante, generalmente arboree o arbustive, con foglie a lamina più o meno ampia, come il faggio (Fagus sylvatica), il tiglio (Tilia), il castagno (Castanea sativa). Le l. sono Angiosperme e si [...] contrappongono alle aghifoglie (Gimnosperme). La maggior parte delle l. sono decidue; il bosco di l. è caratteristico delle zone con clima temperato. ...
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Difetto dei legnami (detto anche girello, accerchiatura, mal della c.), dovuto al distacco tra due anelli annuali consecutivi, il quale dà luogo a una continuità nella massa, che può estendersi anche per [...] . Si possono avere c. doppie, triple ecc. Può essere dovuta alle differenze di accrescimento dei cerchi annuali in dipendenza del clima, del terreno ecc., ad azioni meccaniche (vento, fulmine, gelo e disgelo ecc.), ad azioni fungine, al taglio fuori ...
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Pianta della famiglia Betulacee, appartenente alle specie Betula verrucosa e B. pubescens, entrambe comprese talora sotto il nome di B. alba. Sono alberi alti fino a 30 m o arbusti alti 3÷5 m, con scorza [...] del tronco bianca, staccabile in larghi fogli, e chioma piuttosto rada. Betula verrucosa vive nei terreni piuttosto secchi e in clima meno freddo, in tutta l'Europa; B. pubescens, caratteristica dei terreni torbosi, si spinge dalle Alpi fino al Capo ...
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Botanico italiano (Roma 1888 - Firenze 1960); direttore della stazione sperimentale di selvicoltura presso l'univ. di Firenze (dal 1924); socio corrispondente dei Lincei (1948). Ha pubblicato numerosi [...] sulla coltura di specie forestali esotiche in Italia (2 voll., 1916-21); L'influenza dei boschi mediterranei sul clima (1936); Esperienze ed indagini sulle provenienze e razze dell'abete bianco (Abies alba) (1951); Governo e trattamento dei ...
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(sp. Cordillera de los Andes) Il principale sistema montuoso del Sudamerica (e uno dei maggiori del mondo), che si sviluppa per 7500 km dal Golfo di Paria (10° lat. N) al Capo Horn (56° lat. S), interessando [...] della temperatura media (15° C) e delle precipitazioni (500-1500 mm), escursione termica giornaliera notevole e annua scarsa. Il clima desertico e semidesertico compare, invece, in due distinte regioni: la prima, estesa fino ai 1500 m di quota, tra ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.