EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] di G. Papini, da cui si allontanò quando quest'ultimo si convertì al cattolicesimo; frequentò i futuristi romani. Da questo clima culturale trassero linfa quelli che saranno i temi preminenti della sua speculazione: la volontà di potenza e la rivolta ...
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CORTELLA, Carlo Giuseppe
Luciano Tamburini
Si ignorano gli anni di nascita e di morte, e la sua attività (circoscritta al periodo 1676-99) è documentata quasi unicamente dal breve regesto cronologico [...] somma, 161 lire, non pare attestare una commissione d'importanza.
L'intervallo d'un quinquennio ci porta ad altro clima artistico, pienamente barocco: quello guariniano. Del 1682 è infatti un pagamento (sia pur modesto: 90 lire) per affreschi alla ...
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FRANCISCI, Giuseppe
Silvana Toppetti
Nacque a Todi il 2 febbr. 1817 da Francesco, conte di Baschi, e da Costanza Piccini; primo maschio di quattro fratelli, ereditò il titolo nobiliare.
Dopo aver studiato [...] volte deputato di Carità, consigliere del Monte di pietà e presidente della società promotrice del nuovo teatro.
Partecipe del clima politico del 1848, promosse a Todi l'istituzione del Circolo popolare. Dopo aver preso parte alla prima guerra d ...
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ORIZIA, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, la cui attività si può fissare entro il terzo e quarto decennio del V sec. a. C.
Dipinge grandi vasi, tra cui due singolari anfore appuntite, quasi [...] è un esempio assai più soddisfacente di questa sua maniera tersa e cristallina che raggiunge un suo peculiare clima di fresca grazia attraverso forme minute, profili aguzzi, drappeggi filiformi. La chiarezza costruttiva, l'evidenza drammatica che ...
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(sp. Barcelona) Città della Spagna nord-orientale (1.595.110 nel 2007), situata sulla costa mediterranea, fra il delta del fiume Ebro (costa di Ponente) e i Pirenei catalani (costa di Levante), capoluogo [...] Montjuich; nella sua espansione verso l’interno si trova ostacolata dai rilievi costieri (culminanti nel Tibidabo, 532 m). Il clima è mediterraneo, con temperatura media annua di 16 °C e scarse precipitazioni. Il nucleo centrale include la zona che ...
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Architetto e designer italiano (Milano 1891 - ivi 1979). Assertore di una riforma architettonica e decorativa che si riflette nelle diverse manifestazioni della sua opera versatile di architetto e di decoratore [...] tecnico e artistico di quell'arte.
Laureatosi al Politecnico di Milano (1921), dove poi insegnò (1936-61), esordì nel clima del gruppo «neoclassico» milanese sviluppando, verso la fine degli anni Venti (studio Ponti-Lancia, 1927-33), un'originale ...
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(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno [...] quello dell'invito al dialogo e al negoziato. In questo clima, Barco ottenne risultati politici apprezzabili con la decisione dell' lotta armata da parte delle FARC e, soprattutto, dal clima di terrore instaurato dai cartelli di Medellín e di Cali, ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] (1923) e Rhythmus 25 (1925) di Richter e Diagonal Symphonie (1925) di Eggeling, uno dei capolavori del cinema d'avanguardia. Ma il clima in cui era nato il D. era in parte cambiato, oltre tutto Eggeling morì proprio nel 1925 e Richter proseguì la sua ...
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La conservazione e il restauro dei manufatti archeologici
Rossella Colombi
Costantino Meucci
Giovanni Scichilone
Cristina Menegazzi
Giovanna De Palma
Paola Fiorentino
Mario Micheli
Roberto Nardi [...] di un museo o di un deposito, gli armadi, le scatole, le vetrine. I due elementi principali che caratterizzano il clima sono l'umidità e la temperatura. Negli spazi chiusi e di dimensioni ridotte, le variazioni di temperatura non sono molto elevate ...
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TESSUTO
S.S. Blair
J. Bloom
Il t. è composto da un ordito o catena (fili disposti longitudinalmente sul telaio) e da almeno una trama, che unisce i fili dell'ordito per la larghezza del telaio. Un [...] da una fibra derivata da una pianta che deve essere raccolta e filata. La pianta del cotone necessita, per crescere, di un clima caldo e umido; quando la pioggia non è sufficiente, si può sopperire con l'irrigazione, ma è comunque più facile filare ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.