Clientela
Shmuel Noah Eisenstadt
Luis Roniger
Introduzione
L'espressione 'relazioni patrono-cliente', coniata in origine nell'antica Roma repubblicana, è stata usata in misura crescente nell'antropologia, [...] forma di scambio sociale
Da un punto di vista economico le società del XIX e del XX secolo tendenti al clientelismo sono state caratterizzate da una proprietà terriera assenteista, da un notevole divario tra il settore urbano e quello rurale e ...
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Antropologa culturale italiana (Roma 1934 - ivi 2017). Allieva di E. de Martino, laureatasi in Etnologia nel 1957 presso l'università La Sapienza di Roma ha mutuato dal maestro un profondo interesse per [...] d'Italia fenomeni quali le dinamiche migratorie (Migrazioni e incontri etnografici, 2006), il clientelismo (Chi può e chi aspetta. Giovani e clientelismo in un'area interna del Mezzogiorno, 1983) e i processi di modernizzazione. Docente ...
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Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] 49-66). Secondo gli schemi tracciati da Della Porta (pp. 55, 58 e 62), il primo circolo vizioso è costituito dall'intreccio tra clientelismo e c., tale da rendere a spirale il processo: l'uno sviluppa l'altro e così via nel tempo. Questo circolo può ...
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Antropologo italiano (San Vito al Tagliamento 1916 - Palmanova 2005), insegnò nelle univ. di Pavia, Firenze e Trieste, di cui fu professore emerito. Inizialmente influenzato da B. Croce, si avvicinò successivamente [...] e lotta di classe in Italia (in collab. con R. Cartocci, 1979); La nostra Italia. Arretratezza socioculturale, clientelismo, trasformismo e ribellismo dall'unità al 2000 (1986); Populismo e trasformismo (1986); Soggetto, simbolo e valore (1992 ...
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Notabili
Giorgio Sola
Il termine 'notabili': storia e applicazioni
Per quanto il termine 'notabili' sia comunemente adoperato, persino nelle inchieste giornalistiche e televisive, in riferimento a persone [...] di voti che conferiscono a un candidato piuttosto che a un altro sulla base di rapporti di parentela o di clientela e per ricavarne vantaggi personali. Dal momento che il deputato dipende dal notabile locale che ne assicura il successo elettorale ...
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Mafia
Salvatore Lupo
La parola e la cosa
La parola 'mafia' compare per la prima volta, nel 1863, in una commedia popolare siciliana di grande successo, I mafiusi de la Vicaria, e già nel 1865 viene [...] , anche italiani, ne escono rinnovati e il dibattito si riapre. Ma la mafia viene ridotta sotto la categoria generale del clientelismo, vista come un elemento residuale destinato a esaurirsi in breve tempo. "Prima c'era la mafia; adesso c'è la ...
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Il dibattito circa le ragioni che avrebbero determinato e, con il trascorrere del tempo, aggravato la situazione di sottosviluppo economico e sociale del Mezzogiorno d’Italia, fin dal costituirsi dello [...] opere’ e di incentivazioni e agevolazioni, che finì con il cadere sotto il controllo di gruppi politici. Clientelismo, corruzione e oligarchismo notabilare si saldarono frequentemente in un nesso deteriore più forte di quanto fosse mai accaduto ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] , inoltre, il coinvolgimento di numerosi esponenti di spicco delle aziende a p. statale in episodi di corruzione e di clientelismo politico e il ripensamento stesso del concetto di intervento dello Stato nell’economia hanno creato le premesse per la ...
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Formazioni economico-sociali
Luciano Gallino
Significato, origini ed evoluzione del concetto di formazione economico-sociale
Al concetto di 'formazione economico-sociale' è sotteso fin dalle origini, [...] distintivo del modo di organizzazione politica è l'antica forma di rapporto patrono-cliente, più di recente denominata clientelismo, in forza della quale un notabile del luogo - spesso un parlamentare uscito dalla borghesia d'una città vicina ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] con grande ricchezza di particolari: ovunque esso è dovuto scendere a patti con i poteri tradizionali (ad esempio le clientele di tipo etnico o locale) e con la burocrazia razionale, che è l'unica forma disponibile di amministrazione dei dominati ...
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clientelismo
s. m. [der. di clientela]. – Il fenomeno delle clientele (v. clientela, nel sign. 2), soprattutto nella vita e nell’attività politica o amministrativa: c. politico, c. elettorale.
clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...