BARTOLOMEO da Ferentino
Peter Partner
Legato da vincoli di clientelismo con la famiglia Caetani, B. compare una prima volta in Inghilterra nel settembre 1276, quando agisce in qualità di procuratore [...] di Adinolfo di Anagni, "praepositus" di St. Omer e canonico di Lincoln, a sua volta legato ai Caetani per la sua appartenenza alla famiglia di Mattia "de Papa".
Il 10 maggio 1282 Giovanni Pecham arcivescovo ...
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Margai, Albert Michael
Politico della Sierra Leone (Gbangbatok 1910-Freetown 1980). Fu ministro delle Finanze nel primo governo indipendente (1961). Alla morte del fratello M. Margai gli successe alla [...] guida del Paese (1964). Accusato di corruzione e clientelismo su base etnica, perse le elezioni nel 1967 contro Siaka Stevens. Tentò allora di prendere il potere con la forza, ma fu costretto all’esilio. ...
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Antropologa culturale italiana (Roma 1934 - ivi 2017). Allieva di E. de Martino, laureatasi in Etnologia nel 1957 presso l'università La Sapienza di Roma ha mutuato dal maestro un profondo interesse per [...] d'Italia fenomeni quali le dinamiche migratorie (Migrazioni e incontri etnografici, 2006), il clientelismo (Chi può e chi aspetta. Giovani e clientelismo in un'area interna del Mezzogiorno, 1983) e i processi di modernizzazione. Docente ...
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Antropologo italiano (San Vito al Tagliamento 1916 - Palmanova 2005), insegnò nelle univ. di Pavia, Firenze e Trieste, di cui fu professore emerito. Inizialmente influenzato da B. Croce, si avvicinò successivamente [...] e lotta di classe in Italia (in collab. con R. Cartocci, 1979); La nostra Italia. Arretratezza socioculturale, clientelismo, trasformismo e ribellismo dall'unità al 2000 (1986); Populismo e trasformismo (1986); Soggetto, simbolo e valore (1992 ...
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Fava, Giuseppe (Pippo). – Giornalista e scrittore italiano (Palazzolo Acreide, Siracusa, 1925 - Catania 1984), vittima della mafia. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1947 presso l’Università di Catania, [...] a Dalla Chiesa (1982) – che ha trovato inevitabile sbocco in una posizione dissidente e accusatoria ai fenomeni di clientelismo e collusione in quanto prodotto di una rete illegale di contiguità politiche ed economiche. Propugnatore di un giornalismo ...
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MANCINI, Giacomo
Paolo Mattera
Nacque a Cosenza il 21 apr. 1916 da Pietro e da Giuseppina De Matera. Crebbe in una famiglia socialista, dominata dalla figura del padre, deputato del Partito socialista [...] flusso di investimenti pubblici da dirigere soprattutto verso il Meridione. Qui si trattava di sostituire il vecchio "rapporto clientelare personalizzato e fondato sulla concessione di un piccolo impiego" con nuove reti "di relazioni più complesse e ...
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BIFANI, Antonio (Antonino)
Giuseppe Covino
Nacque a Torraca (Salerno) il 1° sett., 1879 da Achille, medico ed autore di varie raccolte di poesie, racconti e memorie scientifiche, e da Elvira Cammarota, [...] vicende dei primo fascismo campano, segnato dal cosiddetto intransigentismo padovaniano che proclamava di volersi opporre al predominante clientelismo e trasformismo della vecchia classe dirigente liberale, ma che in realtà servì a coprire "una banda ...
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BOGGIANO-PICO, Antonio
Mario Belardinelli
Nacque a Savona il 31 agosto 1873 da Nicolò, possidente, e da Virginia Corsi, di antica famiglia piemontese. Giovanissimo, si distinse nella sua città nella [...] auspicando perciò una riforma della Camera nel senso della rappresentanza degli interessi, alla sua fine di ovviare al clientelismo.
Nel 1905 il B. iniziava la sua attività amministrativa, venendo eletto al consiglio provinciale di Genova (vi sarebbe ...
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GIRARDINI, Giuseppe
Fabio Zavalloni
Nacque a Udine il 14 apr. 1856 da Felice, perito agrimensore, e da Luigia Perissini. Compiuti gli studi inferiori a Udine, il G. si laureò in giurisprudenza a Roma [...] elezioni del 1904, si era costituita attorno alla figura di G. Giolitti. Il deputato udinese denunciò allora il clientelismo, la corruzione e, soprattutto, la deleteria influenza di quello che considerava il neotrasformismo giolittiano sulla vita e l ...
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BOCCELLA (Buccella, Buccelli), Enrico
Adriano Prosperi
Nacque a Lucca tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Ambrogio, dottore di legge. Seguendo l'esempio paterno e, in genere, la tradizione [...] vanno, per il B., a Paolo III e Carlo V. Nell'elogio per il papa Farnese e per l'imperatore il clientelismo lucchese suona come corda secondaria rispetto ad un più generale programma di impronta nettamente conservatrice ed aristocratica che si affida ...
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clientelismo
s. m. [der. di clientela]. – Il fenomeno delle clientele (v. clientela, nel sign. 2), soprattutto nella vita e nell’attività politica o amministrativa: c. politico, c. elettorale.
clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...