BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] li solenni uffizj precedenti la tumulazione nel giorno 29dec. 1778, Bassano 1779, e l'Orazione gratulatoria in nome del clero diocesano a mons. Gius. Maria Bressa vescovo di Concordia,quando nel 1815 rinunciava al patriarcato di Venezia, Padova 1817 ...
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CORNER, Francesco
Giuseppe Gullino
Primogenito di Marcantonio di Giovanni e di Cecilia Contarini di Giustiniano, nacque a Venezia nel 1547 (erronea la data del 14 ott. 1552, recepita, sulla scorta del [...] , 29, 40, 42, 46, 48, 71, 90, 121, 138, 168, 177, 182, 184, 212, 215 s., 237, 338, 361, 410; IX, Lo stato personale del clero diocesano nel secolo XVI, ibid. 1975, pp. 16, 19, 28, 39, 41, 162, 183, 191 s., 214, 225, 243, 253-656, 270, 302; G. Moroni ...
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GIUSTINIANI, Giulio
Stefano Tabacchi
Nacque nel 1539, o, più probabilmente, nel 1543, a Chio, da Pietro e da Maria Giustiniani. I genitori appartenevano a due diversi rami della famiglia Giustiniani [...] I. Rinieri, I vescovi della Corsica, Livorno 1934, ad indicem (con notevoli imprecisioni); V. Vitale, Un'ambasceria genovese a Roma e il clero di Corsica (1615), in Arch. stor. di Corsica, X (1934), pp. 1-53; K. Jaitner, Il nepotismo di papa Clemente ...
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BENZONI, Rutilio
Silvana Menchi
Figlio di Paolo Crema, dei conti Benzoni, e di Erminia degli Astaldi, di nobile famiglia romana, nacque in data ignota.
Dalla sua deposizione durante il processo romano [...] e a Loreto, a tenere due vicari generali, uno per Recanati e uno per Loreto, e ad assumersi nei confronti del clero recanatese alcuni impegni di carattere economico assicurandogli varie esenzioni fiscali.
Il B. morì a Loreto il 31 genn. 1613.
Fu ...
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ADALBERTO
Giovanni Cremaschi
Vescovo di Bergamo, nacque di nobile famiglia: il padre Attone, "de Carimalo" (probabilmente Carimate), che possedeva moltissimi beni nel Bergamasco e nel territorio di [...] , nella quale furono poste le reliquie dei santi Alessandro, Narno e Viatore; altre chiese costruì poi nella diocesi. Per il clero destinato al servizio ordinario dell'altra cattedrale di S. Vincenzo, istituì la vita in comune: a tale scopo nell'897 ...
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ARBORIO, Giovanni
Axel Goria
Nato da nobile famiglia vercellese guelfeggiante, fu dapprima monaco e poi abate del monastero benedettino di S. Genuario di Lucedio. Nel marzo del 1243 ebbe parte importante [...] di Tormo; nel giorni successivi ebbe l'omaggio dei signori di Lanzo e di Ciriè e il giuramento di fedeltà del clero di alcune località minori della diocesi, ma non poté mettere piede in Torino. Nonostante le scomuniche, che, più volte, nel corso ...
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metodismo
Col nome di m. si indica un raggruppamento religioso che abbraccia sotto la sua denominazione varie sette e comunità del mondo protestante (quasi esclusivamente anglosassone), tutte derivate [...] industriali), che egli considerava inaridita nel sentimento religioso per il prevalere del deismo e dell’illuminismo nel clero anglicano. Ricorse perciò alla dottrina dei pietisti che facevano perno sull’esperienza intima del rinnovamento interiore e ...
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Riforma della Chiesa
Con questo nome si intende generalmente il processo svoltosi nella cristianità occidentale tra 11° e 12° sec. volto a sganciare le istituzioni ecclesiastiche dal controllo dei laici [...] crescente dei grandi ecclesiastici considerava ormai illegittime. In questo aspetto, come in altri, si cercò di far adottare al clero secolare uno stile di vita fino a quel momento tipico del mondo monastico. L’evoluzione di queste tendenze portò ...
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Teologo (sec. 12º), della cui vita non si hanno notizie (egli stesso volle coprire il suo nome col silenzio); monaco a Ratisbona, poi a Canterbury (ove subì l'influenza delle idee di Anselmo d'Aosta); [...] de angelo et homine; e ancora scritti di morale, tra cui l'Offendiculum seu de incontinentia sacerdotum sulla corruzione del clero (in esso prese posizione, circa i problemi sollevati dalla lotta delle investiture, a favore delle tesi papali romane). ...
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Teologo e medico svizzero (Baden-Dourlach 1524 - Basilea 1583); il suo vero nome, Lieber o Liebler, fu da lui latinizzato in Erastus (dal gr. ἐραστός "amato"). Studiò a Basilea, a Bologna e a Padova; nel [...] nitatur divino, an excogitata sit ab hominibus, in cui E. sostiene che la scomunica, non praticata dagli Ebrei, non trova precedenti nel Nuovo Testamento, e non può quindi attribuirsi al clero: ogni giurisdizione coercitiva spetta al potere civile. ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...