ARCELLA, Fabio
Gaspare De Caro
Nacque, a Napoli alla fine del sec. XV, da una famiglia di origine piacentina, iscritta alla nobiltà del seggio di Capuana. Trasferitosi a Roma, nel dicembre 1527 fu nominato [...] riscossione delle decime straordinarie imposte dopo il Sacco di Roma, suscitando, però, una così tenace resistenza tra il clero del Regno da vedersi costretto a rinunciare ad attuare per intero il programma fiscale fissatogli dalla Curia. Altre gravi ...
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GOFFREDO
Nicolangelo D'Acunto
Nacque presumibilmente nel primo quarto dell'XI secolo; di famiglia romana, era figlio di un Giovanni, morto avanti il 1059, e di una Cuniza, figlia a sua volta di Ildebrando. [...] 'ambiente riformatore toscano è forse da porsi in relazione col fatto che G. era canonico di Firenze, forse membro del clero di quella chiesa maggiore da cui nel 1068 sarebbe partita l'iniziativa di cacciare il vescovo simoniaco Pietro Mezzabarba.
In ...
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WYSZYNSKI, Stefan
Ecclesiastico polacco, nato il 3 agosto 1901 a Zuzela, diocesi di Łoniza. Ordinato sacerdote nel 1924, dal 1930 fu prof. di scienze sociali nel seminario di Włocławek. Consacrato vescovo [...] Polonia dal nuovo ordinamento politico, per le innumeri rovine e i danni apportati dalla guerra alle chiese, per la scarsità del clero. Creato il 12 gennaio 1953 cardinale del titolo di S. Maria in Trastevere, non gli fu allora consentito di venire a ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] di embrione di quelli che saranno, negli anni Settanta, i piani pastorali. Nel 1967 si affrontò il tema della cultura del clero e del laicato, l’anno successivo fu al centro il problema dei laici, nel 1969 la collegialità. La ricezione del concilio ...
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COLOMBANO (Columba, Columbanus), santo
Donald A. Bullough
Nacque, secondo quanto ci è dato stabilire sulla base dei Vitae Columbani abbatis discipulorumque eius libri, nel Leinster, la provincia più [...] Teodolinda. Quanto al sovrano e ai suoi fedeli, essi erano ariani come buona parte dei loro sudditi longobardi; e vescovi e clero ariani erano allora presenti in un certo numero di città del regno longobardo. La convinzione di C., che il trinitarismo ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] Sessanta e Settanta un’opinione analoga aveva prevalso nell’ampio dibattito che si era svolto sul problema nella stampa per il clero, sulla base della teoria del male minore, della comparazione dei diritti tra la vita della donna, già attiva e dotata ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] e appartiene alla classe dei nobili. Fin dall’epoca di Gregorio, il kat῾ołikos della Chiesa armena è il capo incontestato del clero, e tende a ereditare tutti i titoli e le prerogative del capo dei magi: è detto k ῾ahanayapet (capo dei preti), come ...
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GRIMALDI, Girolamo
Filippo Crucitti
Nacque a Genova il 20 ag. 1597 da Gian Giacomo, della famiglia dei Grimaldi-Cavalleroni, barone di San Felice nel Regno di Napoli, senatore di Genova nel 1606, e [...] Le cose si complicarono per il G. con la morte di Richelieu (4 dic. 1642) per il rinvigorirsi delle tendenze gallicane nel clero francese, per l'ostilità del Parlamento di Parigi verso i gesuiti e ancor più per la pubblicazione a Roma (19 giugno 1643 ...
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CARINI, Isidoro
Giulio Battelli
Nato in Palermo il 7 genn. 1843 da Giacinto e da Concetta Testaferrata, a cinque anni restava affidato alle sole cure della madre, avendo il padre dovuto esulare a Parigi [...] in Sicilia come capobattaglione dei Mille e rimasto ferito a Palermo. Datosi allora ad un apostolato più libero nel clero secolare, entrò nella Congregazione dell'oratorio, poi, dopo aver seguito gli studi teologici nel seminario arcivescovile, fu ...
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CARAFA (Caraffa), Decio
Georg Lutz
Nacque nel 1556 a Napoli, secondogenito di Ottaviano signore di Cerza Piccola, del ramo collaterale dei Carafa della Stadera, e di Marzia Mormile. Destinato alla carriera [...] per la prima udienza.
In base alle istruzioni datate al 2 luglio il C. si doveva adoperare per la riforma del clero secolare e regolare, per il ritorno all'osservanza più severa della disciplina ecclesiastica e per l'istituzione di nuovi seminari ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...