L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] de’ Ricci, ibidem, pp. 49-102.
95 C. Donati, Vescovi e diocesi d’Italia dall’età post-tridentina alla caduta dell’antico regime, in Clero e società nell’Italia moderna, a cura di M. Rosa, Roma-Bari 1997, pp. 321-389, in partic. p. 383.
96 B. Neveu ...
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FARNESE, Ferrante (Ferdinando)
Stefano Andretta
Figlio primogenito di Bertoldo, duca di Latera e Farnese, del ramo farnesiano di Latera, e di Giulia Acquaviva, nacque il 3 dic. 1543 a Latera (Viterbo). [...] .
Al ritorno in diocesi i problemi non si erano certo risolti per il F., che anzi vedeva moltiplicarsi le vertenze col clero e col duca "suo affine" che lo costringevano a stare molto spesso assente da Parma per non essere sottoposto a mortificazioni ...
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MANGIADORI, Giovanni
Francesco Salvestrini
Nacque con molta probabilità intorno al 1210. Sebbene l'obituario della cattedrale di Pistoia lo dica originario di questa città, fu in realtà membro della [...] , di provata fede ghibellina. All'episcopato rimase un certo margine d'azione che consentì di limitare le violenze contro il clero e persino di ottenere l'allontanamento di un canonico del priorato di S. Lorenzo schierato con i vincitori ma giudicato ...
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BONIFACIO
Paolo Bertolini
Vescovo di Reggio in Calabria succeduto, non sappiamo in quale anno, a un Lucio, pontificò tra la fine del sec. VI e gli inizi del sec. VII. Le scarse notizie a lui relative [...] pontefice, dopo aver accennato ad una questione sorta tra il clero reggino e B., incaricava il suddiacono Savino e i cinque una specie di rifiuto d'obbedienza da parte del clero: "Il clero della diocesi di Reggio, fattaci pervenire una supplica, di ...
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FOLCO Scotti, santo
François Menant
Nato a Piacenza intorno al 1165, appartenne con ogni probabilità alla famiglia Scotti, che stava allora affermandosi fra le preminenti della città e si preparava [...] così gravi che i Pavesi vennero colpiti da gravi sanzioni papali. Come vent'anni prima a Piacenza, F. e una parte del clero presero la via dell'esilio; vi si trovavano ancora nel novembre 1225 e senza risorse, tanto che Onorio III pregò le diocesi ...
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BERLENDIS, Giulio
Gino Benzoni
Nacque ad Alzano, presso Bergamo, il 23 genn. 1616 da Nicolò di Giacomo, ed appartenne ad una famiglia, quella dei Berlendis o Berlendi, della nobiltà bergamasca, finanziariamente [...] Arch. di Stato di Venezia, Collegio Secreta. Relazioni, b. 34, Relazione del 20 sett. 1656 di F. Morosini…).
Nel clero, generalmente rozzo - la caccia appassionava assai più che la lettura e la meditazione -, non erano rari atteggiamenti indecorosi e ...
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GIRALDUS Cambrensis
S. Botti
(o de Barri, di Galles)
Geografo, storico e uomo di chiesa originario del Galles, G. nacque nel 1146 da una nobile famiglia - era infatti il figlio minore del cavaliere [...] 'arcivescovo di Canterbury Riccardo nella diocesi gallese di St David's, dove mostrò di essere un deciso riformatore del clero sostenendo la necessità del celibato e del pagamento delle decime. L'anno successivo divenne arcidiacono di Brecknock e fu ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] e prescrivendo con l'editto del 30 ottobre 1566 le norme per una vita veramente sacerdotale. Per la vigilanza sul clero nominò i visitatori, che furono rigorosissimi: molti preti indegni furono allontanati e i vescovi costretti all'osservanza dell ...
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Teologo e politico (Pieve S. Carlo, Lucca, 1812 - Torino 1887). Gesuita, prof. al Collegio Romano di teologia dommatica, il più zelante sostenitore del dogma dell'Immacolata Concezione (col padre C. Schräder [...] Filalete, altri quattro opuscoli. Continuò la lotta contro il potere temporale e divenne figura di primo piano nel clero liberale italiano. Fondò a Torino Il mediatore (1862-66), bisettimanale politico-religioso, che si propose la conciliazione fra ...
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Alberto di Morra o di Mora (n. Benevento - m. Pisa 1187); prof., pare, di diritto canonico all'università di Bologna, cardinale dal 1155 (o 1156), fu legato di Alessandro III in Danimarca e Ungheria (1167) [...] papale, detto dal suo nome stilus gregorianus. Eletto papa a Ferrara nel 1187, mentre si proponeva di conciliarsi definitivamente col Barbarossa, di bandire una crociata e di riformare i costumi del clero, morì dopo appena 57 giorni di pontificato. ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...