Cardinale (Ajaccio 1763 - Roma 1839), zio di Napoleone. Arcidiacono, durante la Rivoluzione giurò la costituzione civile del clero e lasciò l'abito talare che riprese dopo il 1799. Arcivescovo di Lione [...] nel 1802, cardinale nel 1803, ambasciatore a Roma nel 1804, venne (1811) in urto con Napoleone per questioni ecclesiastiche. Dopo il 1815 si ritirò a Roma e rinunciò all'esercizio, ma non al titolo di ...
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MARINO I papa
Giovanni Battista Picotti
Nato a Gallese (Roma) da un prete Palumbus, entrò giovanissimo nel clero romano. Come diacono, fece parte dell'ambasceria mandata nell'866 da Niccolò I a Costantinopoli [...] per regolare la questione della Chiesa bulgara; ma non poté passare la frontiera greca. Per incarico di Adriano II, presiedette con grande fermezza al concilio di Costantinopoli, che condannò Fozio (869-70); ...
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GOFFREDO di Fontaines
Guido Calogero
Scolaro di Enrico di Gand e principale rappresentante, dopo di lui, del clero secolare all'università di Parigi. Nato a Fontaines-les-Hozémont (Liegi) nella prima [...] metà del sec. XIII, fu per tredici anġii magister actu regens nello Studio parigino ed ebbe varie cariche ecclesiastiche a Liegi, Parigi, Tournai e Colonia. Partecipò, col maestro, alla lotta contro gli ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] affari nell’Italia repubblicana. 1943-1991, Roma-Bari 1992.
82 Cfr. per esempio F. De Giorgi, Il postconcilio a Lecce, «La rivista del clero italiano», 73, 1992, 7-8, pp. 519-530.
83 Cfr. A. Giovagnoli, La diocesi di Napoli e l’episcopato di C. Ursi ...
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Sacerdote spagnolo (Tortosa 1836 - ivi 1909); fondatore della Congregazione degli operai diocesani (1885) per la formazione del giovane clero, e del collegio spagnolo a Roma (1892), promotore della devozione [...] al Sacro Cuore di Gesù. Beatificato nel 1987 ...
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nepotismo
Tendenza a favorire i propri familiari nell’assegnazione di uffici e incarichi. Il fenomeno, caratteristico del clero nell’Età medievale e moderna, conobbe particolare intensità nei secc. 15° [...] e 17°. Per quel che riguarda il n. papale se ne distinguono due tipologie. Tipico della prima Età moderna è il «grande n.», caratterizzato dalla prerogativa che i pontefici s’attribuirono di infeudare ...
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Monaco (sec. 11º) di Costantinopoli, metropolita di Kiev dal 1080 al 1089. Si adoperò per l'elevazione del clero e lottò contro il ritorno del paganesimo. Fu favorevole alle proposte di unione dell'antipapa [...] Clemente III, ma rimase fermo sulle posizioni di Michele Cerulario, entrando in polemica con i Latini ...
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Già Tertulliano e San Girolamo hanno trasportato la voce classica capitulum a significare le divisioni di un libro, dal che è derivato il senso di passo della Sacra Scrittura che si canta durante l'ufficio [...] e supplire il vescovo nel governo della diocesi.
Fin dai primi secoli del cristianesimo il presbyterium, cioè l'insieme del clero addetto alla chiesa vescovile, assisteva il vescovo, ne faceva le veci per gli affari ordinarî o urgenti, se la sede ...
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I Seminari
Cristina Sagliocco
Maurizio Sangalli
I seminari italiani postunitari, tra continuità e cesure1
A Firenze, nel 1873, in previsione del primo congresso cattolico, che si sarebbe tenuto l’anno [...] socio-culturali in Italia tra Otto e Novecento, a cura di L. Pazzaglia, Brescia 1999, pp. 341-374.
4 Cfr. P. Stella, Il clero e la sua cultura nell’Ottocento, in Storia dell’Italia religiosa, III, L’età contemporanea, a cura di G. De Rosa, Roma-Bari ...
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ALLUCINGOLI, Gerardo
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Di nobile famiglia lucchese, parente del papa Lucio III, era già stato eletto vescovo dal clero lucchese, quando venne creato nel 1182, proprio da Lucio III, cardinale diacono [...] di S. Adriano, comparendo tra le sottoscrizioni delle bolle nell'agosto di quell'anno.
Uomo di fiducia dei pontefici da Lucio III ad. Innocenzo III, fu incaricato di molte e delicate missioni diplomatiche: ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...