Donazione di Costantino
Pier Giorgio Ricci
. Si tratta di un documento, fabbricato probabilmente nel periodo 750-850 a Roma o a S. Denis, che pretende di essere l'atto diplomatico con il quale l'imperatore [...] romana attribuendole i poteri e le dignità dell'Impero sì che il pontefice potesse portare insegne imperiali, e che il clero di Roma avesse gli stessi onori degli ufficiali dell'Impero, esprimendo inoltre la volontà che il vescovo di Roma avesse ...
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GIRALDUS Cambrensis
S. Botti
(o de Barri, di Galles)
Geografo, storico e uomo di chiesa originario del Galles, G. nacque nel 1146 da una nobile famiglia - era infatti il figlio minore del cavaliere [...] 'arcivescovo di Canterbury Riccardo nella diocesi gallese di St David's, dove mostrò di essere un deciso riformatore del clero sostenendo la necessità del celibato e del pagamento delle decime. L'anno successivo divenne arcidiacono di Brecknock e fu ...
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Giovanni I detto Senzaterra
Giovanni I
detto Senzaterra Re d’Inghilterra (Oxford 1167-Newark 1216). Figlio minore di Enrico II, ebbe il soprannome di Senzaterra (ingl. Lackland) per essere rimasto, [...] per sposare Isabella di Angoulême. Si trovò subito a tener testa all’opposizione baronale, che contava anche sull’appoggio del clero. Si oppose alla nomina (1206) di Stefano Langton ad arcivescovo di Canterbury, sfidando l’interdetto di Innocenzo III ...
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Camillo Borghese (Roma 1552 - ivi 1621). Fu eletto pontefice nel 1605. All'inizio del pontificato entrò in conflitto con Venezia, che aveva promulgato leggi restrittive in materia di proprietà ecclesiastica, [...] , intervenne decisamente in difesa del foro ecclesiastico. Venezia, pure colpita dall'interdetto, non si piegò: anzi espulse quel clero regolare che osservava l'interdetto, difesa dal suo teologo di stato Paolo Sarpi; se la mediazione di Francia e ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] e prescrivendo con l'editto del 30 ottobre 1566 le norme per una vita veramente sacerdotale. Per la vigilanza sul clero nominò i visitatori, che furono rigorosissimi: molti preti indegni furono allontanati e i vescovi costretti all'osservanza dell ...
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Teologo e politico (Pieve S. Carlo, Lucca, 1812 - Torino 1887). Gesuita, prof. al Collegio Romano di teologia dommatica, il più zelante sostenitore del dogma dell'Immacolata Concezione (col padre C. Schräder [...] Filalete, altri quattro opuscoli. Continuò la lotta contro il potere temporale e divenne figura di primo piano nel clero liberale italiano. Fondò a Torino Il mediatore (1862-66), bisettimanale politico-religioso, che si propose la conciliazione fra ...
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Alberto di Morra o di Mora (n. Benevento - m. Pisa 1187); prof., pare, di diritto canonico all'università di Bologna, cardinale dal 1155 (o 1156), fu legato di Alessandro III in Danimarca e Ungheria (1167) [...] papale, detto dal suo nome stilus gregorianus. Eletto papa a Ferrara nel 1187, mentre si proponeva di conciliarsi definitivamente col Barbarossa, di bandire una crociata e di riformare i costumi del clero, morì dopo appena 57 giorni di pontificato. ...
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Cardinale e uomo politico (Parigi 1585 - ivi 1642). Di famiglia nobile ma non illustre, ebbe un'educazione letteraria accurata. L'improvvisa rinuncia al vescovado di Luçon, cui la famiglia Du Plessis aveva [...] della diocesi, preoccupato di far valere l'autorità episcopale, come principio d'ordine spirituale e politico. Nominato deputato del clero del Poitou agli Stati Generali, si stabilì (1616) a Parigi, ottenendo con l'appoggio di Maria de' Medici la ...
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HERBST, Eduard
Ermanno Loewinson
Uomo politico austriaco, nato a Vienna il 9 dicembre 1820, morto ivi il 25 giugno 1892. Dopo aver terminato gli studî di legge all'università di Vienna, e aver servito [...] liberale tedesco nella dieta boema fin dal 1861, propugnò l'emancipazione della scuola e del matrimonio dall'influenza del clero. Più tardi, membro del Reichsrat, si segnalò come conoscitore delle finanze, delle leggi sulla stampa, e nelle questioni ...
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MININ, Kuz′ma
Sergio Pu¿karev
Uno dei più celebri personaggi dei cosiddetti "tempi torbidi" del regno moscovita, sul principio del sec. XVII. Nell'autunno del 1611, le condizioni del regno erano disperate. [...] saccheggi e prepotenze; un governo centrale non esisteva più.
In questo momento, mosso dalle invocazioni patriottiche del clero ortodosso, si presentò in difesa della patria Kosma M., zemskij starosta (anziano provinciale) di Nižnij Novgorod. Per ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...