Ambrogio Damiano Achille Ratti (Desio 1857 - Città del Vaticano 1939). Dopo aver studiato a Desio, quindi nei seminari diocesani di Milano e nel Seminario lombardo di Roma, dove fu ordinato prete il 20 [...] per la codificazione del diritto canonico orientale. Papa intellettuale e umanista, emanò varî documenti sull'educazione del clero, diede un forte impulso agli studî ecclesiastici superiori e curò in modo particolare le istituzioni culturali della ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] regio. Negli ultimi decenni del 7° sec. divenne palese che il re non era in grado di tenere sotto controllo l’alto clero e la nobiltà neanche con la forza.
Nel 710 la S. fu travolta da Arabi e Berberi di religione musulmana provenienti dall’Africa ...
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Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, propri della Francia durante la monarchia, relativi sia all’estensione in Francia dell’autorità del capo supremo della Chiesa cattolica, sia [...] la condanna di Alessandro VIII (1690), continuò a ispirare il clero francese durante tutto il 18° sec., mentre in tutta Europa organici pubblicati da Napoleone nel 1802, nonché dello stesso clero dell’ancien régime, con lo scisma della cosiddetta ...
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Ottone di Lagery (n. presso Châtillon-sur-Marne 1042 - m. Roma 1099). Fu eletto papa nel 1088 a Terracina, in quanto Roma era nelle mani dell'antipapa Clemente III. Riprese il programma politico di Gregorio [...] . Lo stesso avveniva a Pisa e a Pistoia; in Germania i legati di U. II assumevano posizioni concilianti verso il clero incerto: e notevoli affermazioni conseguiva la parte papale in Lorena e nella Selva Nera. Il grande prestigio ormai acquistato dal ...
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Novelliere (n. Salerno - m. forse ivi 1475); dapprima nella corte e nell'ambiente culturale aragonese, fu poi al servizio di Roberto Sanseverino, come segretario. Postumo, a cura di Francesco Del Tuppo, [...] . I temi della narrativa di M. sono quelli consueti della tradizione boccacciana, con particolare insistenza per i motivi satirici contro il clero e le donne; più felice è la sua vena comica e grottesca, ma non prive di dignità letteraria sono le ...
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FOX, George
Alberto Pincherle
Fondatore della Società degli amici (quaccheri: v.), nato a Drayton (Leicestershire, Inghilterra) nel luglio 1624, morto a Londra il 13 gennaio 1691; da non confondersi [...] spirituale, e avendo nello stesso tempo il senso dell'inferiorità sociale e culturale in cui si trovava di fronte al clero anglicano, sdegnato per le persecuzioni di cui fu vittima, senza che egli si ribellasse apertamente alle autorità, il F. sfogò ...
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Scrittore e moralista francese, nato a Parigi nel 1541 e morto ivi nel 1603. Laureatosi in giurisprudenza a Bourges, rinunciò presto alla carriera, per abbracciare lo stato ecclesiastico. Teologo e predicatore, [...] tempo alle lotte civili e religiose. Nel 1595 fu a Parigi come rappresentante della diocesi di Cahors all'Assemblea generale del clero, della quale diventò poi segretario. Godette il favore anche di Enrico IV.
Lo Ch. volle fissare in alcune opere il ...
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PREBENDA
Agostino Tesio
. Comunemente designa i beni costituenti il patrimonio dei benefici ecclesiastici minori, e del cui reddito vive il beneficiato; parlando però a rigore, il termine non si estende [...] amministrata dal vescovo, il quale vi ricavava l'occorrente per la sostentazione sua e del suo presbyterium; cosa facile, finché vescovo e clero fecero vita comune; ma quando, col diffondersi del cristianesimo, fu necessaria la residenza stabile del ...
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Storico messicano, nato il 21 marzo, o secondo altri il 13 febbraio, 1739 a Guadalajara nella Nuova Spagna (Messico). Nel 1758 entrò nella Compagnia di Gesù, ed esercitò il suo ministero nelle missioni [...] lunga e penosa peregrinazione in Spagna e in Italia, egli trovò generosa accoglienza a Civitavecchia, poi a Roma. Passato al clero secolare nel 1770, sperò invano di ottenere il permesso di ritornare al Messico. Legato d'intima amicizia al Compagno d ...
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UTENHEIM, Cristoforo di
Vescovo di Basilea, discendente da nobile famiglia alsaziana, fu canonico di Basilea, poi rettore di quell'università nel 1473, e infine vescovo nel 1502, carica che tenne fino [...] dell'organizzazione gerarchica di essa: riforma che egli cercò di attuare con frequenti visite pastorali e con sinodi annuali del clero. Egli pertanto vide con benevolenza i primi moti della Riforma, ma se ne ritrasse, quando Lutero si separò dalla ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...