STABILE, Annibale
Francesco Saggio
– Nacque forse a Napoli nel quinto decennio del XVI secolo: «napolitano» lo qualificano alcuni documenti (Casimiri, 1942, p. 105), napoletana era la famiglia d’origine, [...] 4), potrebbe indicare la naturalizzazione romana della famiglia o, più probabilmente, in seguito alla consacrazione, l’appartenenza al clero di Roma (Casimiri, 1942, p. 106). Il trasferimento sul Tevere dovette avvenire già nella prima infanzia.
Tra ...
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CICOGNANI, Amleto Giovanni
Luciano Osbat
Nacque a Brisighella, in provincia di Ravenna (e diocesi di Faenza) il 24 febr. 1883 da Guglielmo e da Anna Cerioni. Frequentò le prime tre classi ginnasiali [...] si trasferirono a Roma dove, nell'università del clero romano di S. Apollinare, perfezionarono i loro A un anno dalla sua morte il C. fu onorato per iniziativa dei clero della sua diocesi d'origine con un volume dal titolo Testimonianze al card. A ...
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BENEDETTO, santo
Paolo Bertolini
Arcivescovo di Milano tra la fine del sec. VII e gli inizi dell'VIII, secondo le liste episcopali milanesi avrebbe pontificato, succedendo a Mansueto, dal marzo 685 [...] , reso di fatto inoperante dopo l'occupazione di Pavia da parte dei Longobardi (3 sett. 569), la fuga e trasferimento del clero e della sede metropolitita milanese a Genova.
Quando, infatti, dopo la conquista longobarda di Genova, l'arcivescovo ed il ...
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GIOVANNI (Giovanni Bono, Giovanni il Buono), santo
Vasco La Salvia
L'unica notizia storicamente accertata riguardante questo vescovo di Milano è relativa alla sua sottoscrizione degli atti del concilio [...] vescovo Lorenzo III e che, da circa ottanta anni, aveva visto il metropolita ambrosiano trasferito a Genova insieme con il suo clero e ordo.
Nella sede milanese G. sarebbe rimasto in carica per circa dieci anni, ovvero fino al 651. Secondo la fonte ...
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FALIER, Benedetto
Irmgard Fees
Della nota famiglia veneziana, influente da tempo nella politica locale, era parroco della ricca parrocchia di S. Maria Zobenigo nei pressi di S. Marco quando, nel 1180, [...] dogale: nella gerarchia ecclesiastica veniva dopo i vescovi di Venezia ma prima di tutti gli altri membri del clero secolare. Nelle sue prerogative rientravano tra l'altro importanti incarichi di rappresentanza; ad esempio riceveva il nuovo doge ...
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Andrea da Micy
F. Avril
Miniatore e, forse, monaco di Saint-Mesmin di Micy, attivo nel primo terzo dell'11° secolo. Nel 1874 Delisle segnalava la presenza dei due versi seguenti, al principio del lat. [...] , di cui più tardi si stabilì la provenienza dall'abbazia di Saint-Père di Chartres): "Ultimus in clero Fulberti, nomine Sigo / Andreae manibus haec pinxit Miciacensis".
Poiché il manoscritto non presentava decorazioni dipinte, Delisle interpretò ...
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BRICCO, Giangiacomo
Pietro Stella
Nacque il 27 luglio 1762 a Torino da Giuseppe, oriundo d'Ala di Stura, e da Maria Elisabetta Clapié. Nonostante la povertà familiare, venne avviato agli studi, che [...] luglio) 1784. Ordinato sacerdote il 24 sett. 1785, rimase in seminario come prefetto e quindi come bibliotecario. Tra il clero torinese acquistò una posizione preminente per la cultura umanistica e teologica, nonché per le doti di educatore. Per un ...
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Figlio (Coimbra 1210 - Lisbona 1279) di Alfonso II, successe (1248) al fratello Sancho II. Tolse ai Mori l'Algarve; promosse lo sviluppo economico, favorendo la borghesia cittadina, fece di Lisbona la [...] dalla morte di questa (1258); non cessarono tuttavia i contrasti, dovuti a motivi soprattutto economici, tra A. e il clero portoghese, che portarono alla scomunica del re da parte di Giovanni XXI (1277), tolta solo in articulo mortis, avendo A ...
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Nella religione, la v. ecclesiastica, come distintivo permanente e non soltanto liturgico della professione sacerdotale, si trova nelle religioni cosiddette primitive e in quelle misteriche, non in quelle [...] un costume che non si allontanava troppo da quello borghese. All’inizio del 19° sec. la Santa Sede impose anche al clero secolare la v. lunga talare, che dal 1964, su permesso dei vescovi, può essere sostituita dal clergyman. La Chiesa Orientale usa ...
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È una persona giuridica alla quale è devoluta l'amministrazione di quella parte del patrimonio di una chiesa, che è destinata alla manutenzione dell'edificio e alle spese del culto.
Nella Chiesa antica [...] pontefici Simplicio e Galasio (sec. V), erano divise in quattro parti, delle quali una destinata al vescovo, la seconda al clero della diocesi, la terza ai poveri e la quarta alla fabbrica della chiesa (quarta, o portio fabricae). La portio fabricae ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...