Fotino
Raoul Manselli
Diacono di Tessalonica, partecipe dello scisma di Acacio, di cui fu amico; venne inviato al papa Anastasio II, che aveva mostrato l'intenzione di concludere pacificamente un pericoloso [...] Acacio la sua dignità e di riportarlo nel seno della Chiesa, suscitò, secondo la tradizione, una vivace opposizione nel clero romano; non poté tuttavia realizzare il suo proposito perché colpito dalla mano punitrice di Dio.
Questa tradizione, che ha ...
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Giurista tedesco (Metschkau, Slesia, 1827 - Hamm 1900). Avvocato, funzionario del ministero della Giustizia, deputato dal 1867. Chiamato da Bismarck a reggere il dicastero per i Culti (1872), dovette affrontare [...] Kulturkampf. Tutti i progetti per una nuova legislazione ecclesiastica dal 1873 in poi sono dovuti a lui. L'opposizione del clero e dei cattolici fu energica; ma la resistenza del ministro fu altrettanto ferma: si arrivò alla dimissione di vescovi e ...
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Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] di Colonia e vicario imperiale in Italia, e compiuta contro ogni norma canonica, alienò all'imperatore una parte dell'alto clero d'Italia e di Germania. Qualche maggior fortuna trovò il Barbarossa presso Enrico II d'Inghilterra, che, in lotta con ...
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HASTINGS, James
Ecclesiastico scozzese, nato a Huntly (Aberdeen) nel 1852, morto in Aberdeen il 15 ottobre 1922. Ordinato ministro nel 1884, abbandonò l'ufficio pastorale nel 1911, per dedicarsi tutto [...] di organizzatore e seppe intuire uno dei bisogni più sentiti nel campo degli studî religiosi: quello di diffondere tra il clero la conoscenza dei risultati cui man mano pervenivano gli studiosi specialisti, e nello stesso tempo di fornire a questi ...
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SERGIO I, papa, santo
Vera von Falkenhausen
SERGIO I, papa, santo. – Secondo il Liber pontificalis, principale fonte di informazioni su di lui, Sergio nacque a Palermo. Non si conosce l’anno di nascita. [...] il giovane Sergio venne a Roma, ove fu accolto nel clero e ricevette l’educazione superiore nella schola cantorum. Nel 680 si può presumere che Sergio avesse potuto contare, entro il clero romano, su un forte schieramento di connazionali, che forse ...
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DAL LEGNAME (de Lignamine, de Oligname, dal Legno, de le Ase), Francesco
Alfred A. Strnad
Apparteneva a una ricca famiglia di origine popolare la quale, trasferitasi da Ferrara a Padova, sin dal 1275 [...] . provinc. ferrarese di storia patria, s . 3, XXIV (1977), pp. 51-86;E. Peverada, Il vescovo F. D. e il sinodo del clero romano del 1461, in Analecta pomposiana, IV (1978), pp. 177-241; Id., La visita pastorale del vescovo F. D. a Ferrara (1447-1450 ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] nella Chiesa russa una serie di riforme liturgiche, approvate dal Concilio del 1656, ma violentemente respinte da una parte del clero e dei fedeli, che prendono il nome di ‘vecchi credenti’ e danno origine a uno scisma. Un battagliero rappresentante ...
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Vescovo di Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. di Pisa, ordinato sacerdote (1766), visse [...] vescovo di Pistoia e Prato, pensò di poter attuare una serie di radicali riforme per metter fine alla decadenza del clero e all'indifferenza dei fedeli; autorizzato da Leopoldo (R., come molti vescovi di Francia, riteneva il potere civile il solo ...
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interdétto In diritto canonico, punizione ecclesiastica che interdice il culto e i sacramenti in uno Stato cattolico e che, per tale motivo, è considerata equivalente alla scomunica, pur agendo nei confronti [...] tra la Santa Sede e Venezia in seguito a una disputa in materia di giurisdizione sui beni ecclesiastici e di privilegi del clero. Colpita dalla scomunica (1606), Venezia non si sottomise e si oppose a papa Paolo V attraverso gli scritti di P. Sarpi ...
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Poeta (n. 1093 circa - m. 1160 circa), uno dei più caratteristici rappresentanti della letteratura goliardica. U., che fu dai suoi amici e condiscepoli detto Primas, "primate", è un vagante che incontriamo [...] suoi versi i momenti della sua e dell'altrui vita: gli amori, la tavola, l'odiata povertà, il gioco, la corruzione del clero, sono motivi che tornano insistenti nella sua opera, con grande varietà di metri e di ritmi (De non miscenda aqua vino; De ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...