Monaci armeni, rifugiatisi nel 1307 a Genova, dove adottarono la regola domenicana e il rito latino. Presero nome dalla chiesa di S. Bartolomeo, presso la quale si stabilirono.
Con lo stesso nome furono [...] Bartolomeo Holzhauser a Tittmoning (Alta Baviera) nel 1640, approvata nel 1647 e confermata nel 1680, per la formazione del clero nei paesi tedeschi. Non avevano voti ma vivevano in comune e con comunione di beni (erano detti perciò ‘comunisti’). Si ...
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Componimento narrativo in versi (distici di ottosillabi a rima baciata) proprio della poesia medievale francese di lingua d'oïl, praticato specialmente nel 13° secolo. Di estensione limitata (tra i 100 [...] e i 600 versi), i f. hanno il carattere di letteratura d'evasione, con accenti spesso di burla (racconti di inganni amorosi, beffe ecc.) o di satira (contro le donne, i villani, il clero ecc.). ...
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Ecclesiastico bruneiano (Seria 1951 - Taoyuan 2021). Ordinato sacerdote nel 1989, laureato in ingegneria in Scozia presso la Dundee University, ha conseguito un Master in teologia presso l'Università francescana [...] di Steubenville negli Stati Uniti. Nominato vicario apostolico del Brunei e vescovo di Puzia di Numidia nel 2004, nel 2020 è stato creato cardinale da Papa Francesco e nominato membro della Congregazione per il Clero. ...
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È, dopo S. Ambrogio, il più celebre e popolare arcivescovo di Milano. Fiorito in un'epoca della massima importanza storica, egli è l'uomo di governo che, per la sua attività e le sue eccezionali virtù [...] considerare il campione della Controriforma.
Lo zelo del B. non ebbe limiti: volle dapprima riformato l'uno e l'altro clero; servendosi dell'opera dei nuovi ordini di chierici regolari, quali i barnabiti, i gesuiti, i teatini, ecc. riordinò il culto ...
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Divisione amministrativa. - Sono state apportate delle modifiche nella divisione amministrativa dell'A. e attualmente essa è suddivisa come risulta dalla tabella. Nel 1950 fu abolita la provincia di Los [...] scatenò verso la fine del 1954 in seguito ad un discorso di Perón (10 novembre) che accusò apertamente il clero di attività antinazionale. La lotta degenerò rapidamente dal campo politico a quello religioso mediante una serie di provvedimenti miranti ...
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Venuto meno nel 911 il ramo dei Carolingi tedeschi con Lodovico il fanciullo, fu eletto re Corrado, duca di Franconia, figlio del conte di Franconia, Corrado di Lahugan, e di Glismut, figlia di Arnolfo [...] imperatore. L'elezione di Corrado, dovuta alla grande feudalità, ebbe subito anche l'approvazione del clero: il 10 novembre egli fu unto e incoronato re. Ma il suo governo, che sembrava unire in accordo l'elemento nobiliare e l'ecclesiastico, fu ...
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YEZDEGERD
Francesco Gabrieli
Nome di tre sovrani persiani della dinastia dei Sāsānidi.
Y. I, figlio di Shāpūr III, regnò dal 399 al 420. La tradizione sacerdotale predominante nella storia dei Sāsānidi [...] bazāgar); in realtà, egli condusse un'accorta ed energica politica antichiesastica e antifeudale, cercando di ridurre la potenza del clero e della nobilta, mitigando il trattamento fatto ai cristiani, e mantenendo la pace con l'impero bizantino. Finì ...
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LUDOVICO V il Vecchio di Wittelsbach, margravio di Brandeburgo e duca di Baviera
Figlio dell'imperatore Ludovico il Bavaro, nacque nel 1315. Il padre lo investì, nel 1324, della marca di Brandeburgo [...] , estintasi nel 1319), ch'egli però governò effettivamente solo a partire dal 1330. Ma egli trovò una violenta opposizione nel clero del Brandeburgo, per effetto della lotta divampante fra il padre, Ludovico, e la Curia romana; e si vide contrapporre ...
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ROBERTO, vescovo di Lincoln, detto anche Grosseteste e in latino Capito
Nato a Stodbrook circa il 1175, morto nel 1253. Di povera famiglia fu inviato, per il suo ingegno, a studiare a spese pubbliche [...] Fu dottore famoso dell'università di Oxford e vescovo di Lincoln nel 1235, e come tale combatté la corruzione del clero resistendo, in alcuni casi, anche agli interventi conciliativi della corte di Roma.
Fra le sue principali opere sono da ricordare ...
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rappresentanza
Stefano De Luca
Scegliere e controllare i governanti
Per rappresentanza politica si intende quel sistema grazie al quale i cittadini, tramite periodiche elezioni, nominano il parlamento, [...] (cioè non eletti), i parlamenti medievali rappresentavano gli stati o ceti in cui si articolava il corpo sociale (clero, nobiltà e borghesia); essi, inoltre, non facevano le leggi, ma conservavano quelle esistenti (diritti consuetudinari e privilegi ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...