RATERIO
Mariaclara Rossi
– Nacque assai presumibilmente fra gli anni 887 e 890, in Belgio, da una famiglia aristocratica; il padre è definito da lui stesso ingenuus, ossia appartenente alla nobiltà; [...] al tempo di Raterio; il terzo e il quarto sono dedicati ai doveri del re; il quinto e sesto sono invece rivolti al clero e in modo specifico ai vescovi – nel testo prende spesso il sopravvento l’originale vicenda dell’autore, al punto da fargli ...
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MATTEO
Francesca Roversi Monaco
– Nacque intorno al 1085 a Laon, in Francia, da una famiglia ricca e nobile. M. studiò con Anselmo di Laon; divenuto chierico, dopo il 1106 ricevette una prebenda canonicale [...] Étampes, convocato appunto per discutere sullo scisma apertosi con la doppia elezione pontificia, grazie a Bernardo di Chiaravalle il clero francese si schierò apertamente a favore di Innocenzo.
Il 18 ott. 1131 infine, a Reims, Innocenzo II aprì un ...
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Canuto II (detto il Grande)
Canuto II
(detto il Grande) Re di Danimarca, d’Inghilterra e di Norvegia (n. 995 ca.-m. Shaftesbury 1035). Figlio di Sven I di Danimarca, partecipò (1013, 1015) con il padre [...] all’invasione dell’Inghilterra, della quale nel 1016 fu eletto re. Appoggiato dal clero, attese a consolidare lo Stato, istituendo un gravoso sistema fiscale, elaborando un codice di diritto sassone e soprattutto creando una salda organizzazione ...
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Romano (m. 19 nov. 498), successe a Gelasio I il 24 nov. 496. Nell'intento di far cessare lo scisma seguito alla condanna di Acacio ad opera del papa Felice III, cercò un ravvicinamento con l'imperatore [...] monofisiti, e accolse benevolmente il diacono Fotino di Tessalonica: perciò, secondo il racconto del Liber Pontificalis, una parte del clero romano (che poi seguì il papa Simmaco) si sarebbe separata da lui come da un eretico, diceria mantenutasi a ...
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Uomo politico còrso (Vescovato 1731 - Bastia 1806); fu uno degli agenti più attivi del duca di Choiseul al tempo dell'annessione della Corsica alla Francia. Costretto a fuggire dai seguaci di P. Paoli, [...] fu ricompensato col titolo di conte. Deputato agli Stati Generali del 1789, emigrato per opposizione alla costituzione civile del clero, rientrò in Corsica nel 1794, ma si tenne lontano dalla vita politica. ...
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EGIDIO
Giancarlo Andenna
Di umile famiglia, nacque nel territorio di Piacenza negli ultimi decenni del sec. XII. A queste poche notizie fornite dal vescovo umanista Fabrizio Marliani, che scriveva nel [...] governo episcopale, dunque, E. si impegnò attivamente nell'opera di riforma e di ricostruzione morale e religiosa della vita del clero e del popolo che gli erano stati affidati. Tale opera non si limitò alla sola Piacenza, ma si rivolse al territorio ...
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Ugo il Grande abate di Cluny, santo
Benedettino (Brionnais, Borgogna, 1024-Cluny 1109) a Cluny e abate di quel monastero (1049). In sessanta anni di azione ininterrotta a fianco di Leone IX, Niccolò [...] II, Gregorio VII, combatté con efficacia a favore della riforma interna della Chiesa, contro la rilassatezza del clero, l’indisciplina, la simonia. Figura di primissimo piano in quel delicato periodo della storia della Chiesa, esercitando sempre una ...
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Cronista milanese (secc. 11º-12º), ecclesiastico; fu avversario della riforma cluniacense e di Gregorio VII soprattutto sul problema del celibato ecclesiastico. Scrisse (1100 circa) una Mediolanensis historia [...] che, iniziando dai tempi di s. Ambrogio, diventa fonte interessante per gli anni 961-1085; vi si narrano, con stile prolisso, le lotte soprattutto tra il clero simoniaco e quello riformatore, con una palese ostilità per quest'ultimo. ...
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Poeta scozzese (n. 1490 - m. 1555). Al servizio della corte prima della nascita di Giacomo V (1512), nel 1529 fu nominato baronetto. In qualità di capo del Collegio degli araldi ebbe importanti missioni [...] diplomatiche. Come poeta laureato scozzese non si fece scrupolo di fustigare il malcostume della corte e soprattutto del clero. Del 1528 è il suo primo poema The dreme, che contiene critiche e consigli per Giacomo V. La "morality" Satyre of the thrie ...
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Ecclesiastico (Ambras 1558 - Roma 1600), primogenito del matrimonio morganatico di Ferdinando del Tirolo, fratello di Massimiliano II, con Filippina Welser. Fu creato cardinale nel 1576, a 18 anni, da [...] ; il padre cercò di ottenergli qualche importante vescovado, urtando però contro la politica bavarese e contro la suscettibilità dell'alto clero per la nascita di A. da madre non nobile, per cui non ottenne né Münster, né Colonia. Fu coadiutore (1580 ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...