Abate di Sens, poi vescovo di Metz (768), cappellano di corte di Carlo Magno (784) che gli procurò anche il titolo di arcivescovo; morì nel 791. Va sotto il suo nome la collezione di canoni detta Capitula [...] Angilramni, sulla necessità di garantire il clero da false accuse; ma la raccolta è forse opera dello pseudo-Isidoro. ...
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Guiberto, nato a Parma di nobile famiglia imparentata coi marchesi di Canossa, per favore dell'imperatrice Agnese tenne dal 1057 al 1063 l'ufficio di cancelliere per l'Italia. Sebbene favorevole alla riforma [...] disciplinare del clero, alla morte di Niccolò II (1060) assunse, per motivi politici, posizione nettamente avversa al partito riformatore e spinse i vescovi lombardi a rifiutare il riconoscimento di Alessandro II. Rimasto lontano dalla vita pubblica ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] F. Malgeri, La Chiesa italiana e la guerra cit., pp. 105 segg. Un quadro molto ampio e convincente è offerto da P. Gios, Il clero padovano durante la guerra e la lotta di liberazione, in I cattolici e la Resistenza nelle Venezie, a cura di G. De Rosa ...
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BARBABIANCA, Matteo
Angelo Ventura
Nacque da nobile famiglia a Capodistria nel 1532 circa. Arcidiacono della sua città natale e dottore in utroque iure, fu nominato da Pio V vescovo di Pola, il 28 apr. [...] episcoporum Polensium,Parenzo 1909, p. 59; C. Eubel, Hierarchia catholica..., III, Monasterii 1923, p. 276; M. Pavat, La rifornia tridentina del clero a Parenzo e a Pola,Roma 1960, pp. 92-94, 96, 100-102, 110, 126 s., 135, 140, 177, 195, 228, 241 ...
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Figlia del franco Bautone, moglie dell'imperatore romano d'Oriente Arcadio dal 395 al 404; nominata Augusta nel 400. Per la sua intelligenza e la sua bellezza esercitò grande influenza sul debole marito. [...] Si rese popolare a Costantinopoli per i regali al clero e la costruzione di un gran numero di edifici di culto, e per l'accanimento nel combattere ariani e pagani. Quando Giovanni Crisostomo fu chiamato al seggio vescovile di Costantinopoli, i ...
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GIBERTI, Gian Matteo
Pietro Tacchi Venturi
Diplomatico e vescovo, nacque a Palermo di padre genovese, il 20 settembre 1495, morì in Verona il 30 dicembre 1543. Intorno al 1513 seguì suo padre a Roma [...] lui un nuovo campo di zelo apostolico, dove risplendette la sua figura di vescovo come riformatore dei costumi del clero e del popolo e custode della fede cattolica. Monumento della sua inesausta energia, attestata dalle più autorevoli testimonianze ...
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Musicista, compositore e teorico, vissuto nella seconda med del sec. XV e, forse, fino ai primi anni del sec. XVI. Come quasi tutti i musici del suo tempo, egli appartenne al clero, pare quale monaco benedettino. [...] Non s'hanno, però, di lui notizie biografiche sicure. Si ignora anche il luogo di nascita: può darsi sia nato a Fulda (Hessen) o semplicemente abbia appartenuto al convento di benedettini di quella città. ...
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VITALIANO papa
Mario Niccoli
Nativo di Segni, alla morte di papa Eugenio I (2 giugno 657), in piena crisi monotelita (v. Monoteliti), fu eletto papa e consacrato il 30 luglio successiv. V. cercò di [...] vincere l'ostilità della corte e del clero bizantino inviando a Costantinopoli un apocrisiario munito di lettere anche per il patriarca Pietro, che gli rispose. A seguito di ciò, il nome di V., a differenza di quello dei suoi predecessori, fu ...
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NICCOLAI, Alfonso
Sabina Pavone
NICCOLAI (o Nicolai), Alfonso. – Nacque il 31 dicembre 1706 a Lucca. Il fratello maggiore Giambattista fu anch’egli gesuita e teologo presso il collegio di Arezzo, dove [...] insegnò teologia morale, e fu esaminatore per il clero per il granduca di Toscana.
Entrò nella Compagnia di Gesù a soli 17 anni, il 14 febbraio 1723. La sua formazione avvenne a Roma presso il Collegio Romano, dove frequentò i corsi di filosofia ( ...
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BUSSI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque a Viterbo (non ad Urbino, come vuole il Pastor) il 31 marzo 1657; si addottorò in leggi alla Sapienza; entrò in prelatura e probabilmente ottenne presto, [...] per la mediazione del rappresentante dell'elettore di Treviri all'Aia; ma se il B. aveva pensato di acquietare il dissenso del clero olandese con la nomina di un vicario gradito, era andato troppo in là nel ritenere che il Potkamp avrebbe seguito ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...