Atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale di un paese, o a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una Chiesa [...] impersonata dal suo clero.
L’a. assunse grande importanza politica nel sec. 19°. Preparato dall’ideologia dei libertini del sec. 17° e da quella illuministica del secolo seguente, fu potenziato e nutrito dai postulati del positivismo, e si configurò ...
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Vescovo di Worcester (m. 1266). Eletto vescovo (1236), fu tra i sostenitori del partito della riforma ecclesiastica capeggiato da Edmondo Rich e da Roberto Grossatesta: e alla morte di quest'ultimo (1253) [...] fu l'esponente autorizzato del clero inglese antipapale. Scoppiata la guerra dei baroni, fu dalla parte di S. de Montfort. Morì dopo la disfatta di Evesham. ...
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Breve storia del cattolicesimo degli emigranti
Matteo Sanfilippo
Sommario: Introduzione ▭ Emigrazione italiana e assistenza religiosa prima dell’Unità. Sant’Uffizio e Propaganda fide ▭ La crescita dell’emigrazione [...] ai membri degli ordini regolari provenienti dalla penisola. Al di là della liturgia in latino gli emigranti cercano infatti un clero che sia in grado di parlare con loro.
La crescita dell’emigrazione nell’Ottocento
Sullo scorcio dell’Antico regime i ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] Formigoni, L’Italia dei cattolici. Dal Risorgimento a oggi, il Mulino, Bologna 2010.
E. Francia, «Il nuovo Cesare è la patria». Clero e religione nel lungo Quarantotto italiano, in Storia d’Italia. Annali, 22, Il Risorgimento, a cura di A.M. Banti e ...
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FARINA, Modesto
Giovanni Luigi Fontana
Nacque ad Oria Valsolda (od. prov. di Como), sul lago di Lugano, il 18 marzo 1771 da Iacopo, figlio di Domenico di Urio, e da Maria di Giovanni Battista Casanova [...] l'entusiasmo per la riforma della Chiesa secondo gli ideali del clero illuminato di Vienna e di Pavia" (Gambasin, Un vescovo studio e della disciplina degli istituti di studi superiori per il clero. Il 17 genn. 1812, giunto al vertice della carriera, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il potere delle donne nel Medioevo centrale
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo XI conferma l’esercizio del potere [...] e conosce anche l’affermarsi del potere semiepiscopale delle badesse, le quali esercitano la loro autorità nei confronti del clero e dei fedeli a loro sottoposti. Anche alcuni monasteri doppi, nei quali convivono una comunità maschile e una femminile ...
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Teologo domenicano (Miranda, Navarra, 1503 - Roma 1576). Sostenne al Concilio tridentino l'obbligo di residenza dei vescovi. Nel 1557 fu eletto arcivescovo di Toledo. I Comentarios sobre el catecismo cristiano [...] (1558), in cui condannava la corruzione del clero e l'abuso delle indulgenze, provocarono la reazione dell'inquisizione spagnola; fu giudicato a Roma nel 1567 e gli fu proibito di rientrare nella sua diocesi prima di 5 anni. Ma C. morì poco dopo. ...
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Succedette a papa Giovanni V, morto il 2 agosto 686. Figlio di un militare, era stato educato in Sicilia, poi diventato prete a Roma. L'esarca Teodoro da Ravenna approvò l'elezione e C. fu consacrato il [...] . Una nomina da lui fatta a rettore del patrimonio di Sicilia, nella persona di Costantino diacono di Siracusa, dispiacque al clero romano. Morì il 21 settembre 687.
Bibl.: L. Duchesne, Lib. Pontif., I, pp. cclxii, 368 segg.; C. J. Hefele, Histoire ...
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Filosofo e uomo politico, nato a Lione il 29 febbraio 1772, morto a Parigi il 12 novembre 1842. Realista, combatté la costituzione civile del clero e dovette emigrare; ma, col Direttorio, tornò in Francia. [...] A Parigi entrò in rapporto con gl'ideologi e con Madame de Staël e fu nominato socio dell'Istituto. Nell'età napoleonica coprì alte cariche politiche; poi fu professore di diritto amministrativo a Parigi ...
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FRANCO, Niccolò
Giuseppe Maria Croce
Nacque nel villaggio italo-albanese di Mezzoiuso (Palermo) l'8 genn. 1835. Ammesso tra gli allievi del collegio greco di S. Atanasio - fondato da Gregorio XIII nel [...] 1577 per la formazione del clero addetto alla propaganda "unionistica" nell'Oriente ortodosso - a Roma il 18 marzo 1847, vi erigere una parrocchia di rito "greco-unito". Difficoltà con il clero locale e la successiva annessione del Veneto al Regno d' ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...