Ecclesiastico (Parigi 1736 - ivi 1821); elemosiniere del re, coadiutore dell'arcivescovo, poi arcivescovo di Reims, fu deputato del clero agli Stati generali del 1789; poco dopo emigrò. Pari alla Restaurazione, [...] prese parte attivissima ai negoziati per il concordato del 1817 (poi non applicato) e ne fu ricompensato con il cappello cardinalizio e l'arcivescovado di Parigi, del quale prese possesso solo nel 1819 ...
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Cardinale (Rennes 1732 - Angervilliers, Seine-et-Oise, 1804). Arcivescovo di Aix (1770), negli Stati Generali (1789) difese il clero, propugnando insieme l'abolizione dei privilegi feudali. Nel 1790 fu [...] eletto presidente dell'assemblea. Dopo la Costituente, passò in Inghilterra: tornò in Francia dopo la firma del concordato, e, arcivescovo di Tours (1802), l'anno dopo fu nominato cardinale. Grande oratore, ...
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Iniziatore del movimento dei "cattolici tedeschi" (Bischofswalde, Slesia, 1813 - Vienna 1887). Sacerdote, scomunicato per un suo appello al clero nel quale proponeva l'istituzione di una Chiesa nazionale [...] tedesca a base sinodale, fondò (1845) una comunità tedesco-cattolica a Breslavia, cui aderirono molte altre. Avendo assunto posizioni radicali nei moti del 1848, andò (1849) esule in Inghilterra. Rientrato ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] Compagnia di Gesù (i febbraio 1906) e sospeso a divinis.
Tutto questo intenso moto di idee nuove destò, anche nel clero italiano, echi larghi e profondi, per quanto il modernismo italiano non si sia mostrato in quel periodo ricco d'individualità ...
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cahiers de doleances
cahiers de doléances
Nella Francia prerivoluzionaria, quaderni nei quali venivano raccolti, per ciascuno dei tre ordini (clero, nobiltà e «terzo stato», ossia la borghesia), le [...] la libertà di stampa e, soprattutto, una costituzione che ponesse un limite ai poteri del re. I c. de d. del clero e della nobiltà, tuttavia, ribadivano l’attaccamento ai propri privilegi, respingendo l’eguaglianza dei diritti; quelli del terzo stato ...
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Come termine storico e pubblicistico, adesione a un partito, a una causa. In particolare, il movimento di adesione del clero francese alla Terza repubblica, voluto dal papa Leone XIII intorno al 1892-93. ...
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SERAPIONE di Tmuis, santo
Giuseppe RICCIOTTI
Fiorì nel sec. IV, e morì dopo il 362. Educato fra il clero di Alessandria, e passato poi a dirigere un monastero, divenne vescovo di Tmuis nel Basso Egitto, [...] e come tale intervenne al concilio di Sardica del 343 in difesa di S. Atanasio, che l'inviò nel 355 con altri vescovi all'imperatore Costanzo per ribattere le accuse degli ariani; ma verso il 359 S. fu ...
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Cronista tedesco vissuto nella seconda metà del sec. XI. Apparteneva al clero della cattedrale di Magdeburgo. Morto l'arcivescovo Wezil o di Magdeburgo (1078), B. entrò in strette relazioni col vescovo [...] Werner di Merseburgo. Forse egli può essere identificato con l'omonimo cancelliere dell'antiré Ermanno di Salm; altri lo identificano con un prevosto della cattedrale o col magister scholarum di Magdeburgo. ...
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Nel linguaggio di curia, abbazie (o prelature) n. (lat. «di nessuna diocesi»), o semplicemente nullius, i territori il cui clero e popolo sono separati da ogni diocesi e nei quali l’abate o il prelato [...] esercita giurisdizione quasi episcopale ...
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Nato fra il 469 e il 471, entrò diciottenne nel clero di Chalon-sur-Saône, e due anni dopo nel monastero di Lérins. Per ricuperare la salute si recò ad Arles. Qui ebbe maestro di rettorica Giuliano Pomerio, [...] e il vescovo Aonio, suo parente, gli conferì il sacerdozio, lo mise a capo d'un monastero, lo designò successore. Divenuto vescovo (503), C. ebbe dal re visigoto Alarico II il permesso di convocare il ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...