Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] » e l’Italia del dopoguerra, Bologna 1992.
78 Gli articoli apparsi fra il 1952 e il 1954 furono raccolti in G. Salvemini, Clericali e cattolici, Firenze 1957.
79 Stato e Chiesa, a cura di V. Gorresio, Bari 1957, pp. 163-166.
80 La mozione conclusiva ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] , Africa, Asia), di nuovi protagonismi (in primo luogo quello dei laici e delle donne) rispetto al preponderante clericalismo e maschilismo del passato, e di nuovi metodi (in rapporto specialmente all'emergere del valore della prassi: ‛ortoprassi ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] per la penisola. A differenza del seminario lombardo emergevano qui due elementi di novità: un’impronta più tipicamente romana e clericale da un lato (rispetto all’istituto di monsignor Ramazzotti, il progetto era rivolto solo a sacerdoti e non anche ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] ricordato che nella prima giovinezza, pure irritato dall'anticlericalismo di pessimo conio allora corrente, fu avverso a ogni clericalismo e non volle mai iscriversi "ad un circolo che avesse un assistente ecclesiastico". Nel 1919 rifiutò di aderire ...
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Cattolicesimo
Luigi Sartori
sommario: 1. Ecumenismo: sfida per una nuova cattolicità: a) cammino comune con le altre confessioni; b) dentro la storia generale; c) assunzione della prospettiva escatologica. [...] mutue corrosioni e rivendicazioni nel privilegiato ma infecondo rapporto clero-laici (che si è tradotto spesso in lotta fra clericalismo e laicismo e sottolinea eccessivamente la dimensione ‛potere' nella Chiesa), e invece al suo posto si evidenzi la ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] . In questi paesi si è avuto però tra Chiesa e Stato un rapporto diverso che nei paesi protestanti. Il clericalismo cattolico accentuato in Italia dall'esistenza dello Stato pontificio è stato sempre un pericoloso concorrente del sentimento nazionale ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] , all’interno di quella situazione.
In primo luogo essi si trovarono a fronteggiare due avversari46. Innanzitutto un fronte clericale che li considerava (e, soprattutto, chiedeva allo Stato di considerarli) rischiosissimi, che li combatté con tutti i ...
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clericalismo
s. m. [der. di clericale]. – L’atteggiamento di chi sostiene la partecipazione attiva e determinante del clero e del laicato cattolico al governo dello stato, e di chi, prendendo parte alla vita pubblica, subordina le sue scelte...
clericale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo clericalis, der. di clerĭcus: v. chierico]. – 1. agg. Di chierico, del clero, ecclesiastico: abito c.; privilegi c.; l’ordine clericale. 2. a. Come sost., appartenente allo schieramento dei laici...