Demetrio
Manlio Pastore Stocchi
Monarca ellenistico di Siria, della dinastia dei Seleucidi, regnò dal 162 al 150 a.C. Tra rivolte e intrighi tentò di realizzare la totale ellenizzazione dei propri domini, [...] 'Epistola XI, a rimprovero e ad ammonimento dei cardinali riuniti in conclave a Carpentras per eleggere il successore di ClementeV: D. infatti ricorda loro che già nell'elezione di quel pontefice essi avevano consentito in Alcimum cum Demetrio (§ 8 ...
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Giasone (Iasón)
Angelo Penna
Fratello del sommo sacerdote Onia III al tempo di Antioco IV Epifane. Di lui si parla nel secondo libro dei Maccabei. Ben diverso dal fratello, che difese la libertà religiosa [...] è ricordato nella terza bolgia da Niccolò III, subito dopo la predizione sulla triste fine dei suoi successori, Bonifacio VIII e ClementeV. Quest'ultimo (1305-1314), famoso per la sua bramosia di denaro, è paragonato a G., perché protetto e favorito ...
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Alcimo
Giorgio Padoan
Personaggio biblico. Secondo il racconto di I Machab. 7, 1-9 ss., quando Demetrio I Soter, figlio di Seleuco IV, si impossessò del trono di Siria, vennero a lui, per aizzarlo contro [...] il precipizio quando si accordarono " con Demetrio per eleggere Alcimo " (in Alcimum cum Demetrio consensistis): quando cioè si accordarono con Filippo il Bello, nemico della Chiesa e dell'Impero, nell'elezione papale di ClementeV, novello Alcimo. ...
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tosco (sost.)
Andrea Mariani
" Veleno " (latino toxicum); comune nel Medioevo, in D. non è necessariamente latinismo, ma termine tecnico del linguaggio dei medici e speziali.
Una sola volta è usato in [...] emesso per luxuria ", Lana; e così l'Anonimo, il Venturi).
Ancora traslato, violento ed efficace, in Rime CV 7, dove ClementeV è visto come l'infame che sugge il tòsco di Filippo il Bello, ossia approfitta della sua protezione per agire con malizia ...
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Caorsini
Adolfo Cecilia
. Gli abitanti di Cahors erano tristemente noti nel Medioevo come usurai : tale fama era dovuta agli altissimi tassi di sconto praticati dai banchieri della città francese, e [...] Caorsini e Guaschi (Pd XXVII 58) indica direttamente i pontefici francesi Giovanni XXII (Iacme Duesa, nativo di Cahors) e ClementeV.
Bibl. - F. Patetta, C. senesi in Inghilterra nel sec. XIII: con documenti inediti, in " Bull. Senese di st. Patria ...
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meretrice
Lucia Onder
Nel senso di " prostituta " il termine è usato sempre in espressioni figurate. Una sola volta nella Commedia, in un'ampia perifrasi riferita all'invidia che ricorre all'adulazione [...] , lo quale, s'è vile in alcuna [cosa], non è se non in quanto elli suona ne la bocca meretrice di questi adulteri (I XI 21).
Per la m., figura della curia romana al tempo di Bonifacio VIII e ClementeV, e di cui in Pg XXXII 148-160, cfr. Puttana. ...
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Prefetto (Perfetto)
In senso proprio, si registra in Cv IV XXIX 2 ser Manfredi da Vico … ora Pretore si chiama e Prefetto, magistrato di Roma (" la prefettura di Roma, secondo un decreto di Innocenzo [...] carica pubblica.
Figurato in Pd XXX 142 fia prefetto nel foro divino, " capo " nella Curia papale, cioè pontefice, detto di ClementeV. Secondo il Tommaseo, il " titolo di potestà secolare " è usato " forse non a caso ", cioè con allusione alla ...
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Guasco
Vincenzo Valente
‛Vascones' si dicevano i popoli dell'odierna quitania, e questo è il nome usato da D. (cfr. Ep XI 26). In volgare, a Guascogna (Pg XX 66) D. fa corrispondere l'etnico Guasco: [...] a Bertrand de Got, arcivescovo di Bordeaux in Guascogna, poi papa Clementev.
L'allusione generalizzata Guaschi si riferisce anche agli ecclesiastici francesi conterranei di ClementeV, scandalosamente favoreggiati dal papa. Si noti che i G. avevano ...
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piantare
Alessandro Niccoli
Nella sua accezione più propria e immediata ricorre solo nel Fiore, in armonia con il procedimento allegorico del poemetto, secondo il quale il fiore è simbolo della donna [...] lo usa in senso estensivo per ricordare che Bonifacio VIII starà piantato coi piè rossi (XIX 81) fino alla morte di ClementeV, che ne prenderà il posto. È uso attestato anche da G. Villani (X 117 " il detto Giovanni fu... attanagliato, e levategli ...
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rifuggire
Calogero Colicchi
Significa " affrettarsi a ritornare ", sia in Pd IV 81 possendo rifuggir nel santo loco, dov'è in relazione con la precedente affermazione di Piccarda (Dal mondo, per seguirla, [...] giovinetta / fuggi'mi, III 103-104), sia in Rime Cv 6 chi [forse ClementeV] ... uccide e poi rifugge / al gran tiranno, dove rifugge è una rima derivativa da fugge (v. 3). ...
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clementino
agg. – Relativo a papi di nome Clemente. In partic.: letteratura c., serie di opere di ispirazione ascetica di differenti autori ed età, attribuite a torto dalla tradizione a papa Clemente I (fine del 1° sec.), la cui parte più...
mastelleide
(Mastelleide), s. f. (iron.) Le gesta di Clemente Mastella. ◆ Adesso può cominciare la Mastelleide, miscellanea di analisi politica, spietati giudizi personali, riflessioni semiserie. (Ottavio Ragone, Repubblica, 10 settembre 2000,...