Architetto, scultore, pittore (Napoli 1598 - Roma 1680), figlio di Pietro. È il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. Esordì giovanissimo, attirando su di sé l'attenzione del card. Scipione [...] Popolo e la Maddalena e il S. Girolamo del duomo di Siena; per Clemente X ideò la decorazione di ponte S. Angelo; fece in S. Pietro straniera. Il B. riassume l'ideale classico del Barocco romano: per il quale, infatti, il classicismo non è scolastico ...
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Architetto (Melide, Lugano, 1543 - Napoli 1607). Venuto a Roma ventenne, lavorò dapprima come stuccatore, poi (dal 1570) il card. F. Peretti, il futuro Sisto V, lo prese al suo servizio affidandogli l'elaborazione [...] 'erezione dell'obelisco vaticano (1590). In questo periodo romano ebbe come collaboratori il fratello Giovanni, il nipote C invidie e sospetti provocarono il suo esonero, da parte di Clemente VIII, dalla carica di architetto pontificio. Il F. allora ...
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Medico, botanico e filosofo (Arezzo 1524 o 1525 - Roma 1603). Allievo a Pisa, ove si recò intorno al 1544, di L. Ghini, G. Guidi, R. Colombo e S. Porzio, attento lettore di Vesalio, C. è un tipico esponente [...] ottenne la cattedra di medicina. Trasferitosi a Roma venne nominato da Clemente VIII archiatra pontificio e chiamato alla cattedra di medicina della Sapienza (1592). Il periodo romano non fu esente da polemiche, accusato da N. Taurellus di monismo ...
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Ecclesiastico (n. forse Milano 1035 circa - m. Mantova 1086), nipote di Anselmo da Baggio (papa Alessandro II). Eletto dallo zio vescovo di Lucca nel 1073, partecipò al concilio lateranense del febbraio [...] prevalere del partito favorevole a Enrico IV e all'antipapa Clemente III, si rifugiò presso Matilde di Canossa. Vicario tutta intesa a dimostrare il primato del pontefice romano sulle altre autorità sia ecclesiastiche (Concilio compreso) sia ...
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Giacinto di Pietro Boboni, romano (m. 8 genn. 1198); cardinale diacono di S. Maria in Cosmedin (1144), svolse un'importante attività diplomatica (legazioni in Spagna e presso Federico I Barbarossa nel [...] 1158 e 1177). Successe, ultraottantenne, a Clemente III; fu eletto il 10 apr. e incoronato il 14 apr. del 1191. Il giorno dopo incoronò imperatore Enrico VI. Questi si volse, contro i patti, alla conquista del regno normanno, e in seguito catturò ...
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Ecclesiastico (Prato 1250 circa - Avignone 1321), forse della famiglia degli Albertini conti di Prato. Domenicano (dal 1266), procuratore generale (1296) e provinciale romano (1297) dell'ordine; vescovo [...] (è la I delle Epistole dantesche); e N. è anche uno dei cardinali italiani presenti nel conclave apertosi dopo la morte di Clemente V (20 aprile 1314) ai quali lo stesso Dante rivolge, con l'XI delle sue Epistole, un accorato invito ad impegnarsi per ...
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Incisore di gemme e di cristalli, e medaglista (Vicenza 1468 - ivi 1546), massimo rappresentante della glittica italiana del Rinascimento. Lavorò specialmente per i Medici e i Farnese. Dopo un lungo soggiorno [...] strinse rapporti di amicizia con Michelangelo e Raffaello, e Clemente VII gli commissionò le sue opere maggiori, tutte ultime eseguite a Vicenza dove era tornato dopo il soggiorno romano. Tra le numerose medaglie, notevole quella col ritratto di ...
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Umanista (Venezia 1450 circa - Gurk 1535); nel 1489 ebbe una cattedra all'univ. di Parigi, ma, implicato in acerbe polemiche, accusato di condotta immorale e di eresia, nel 1496 fuggì in Inghilterra e [...] fu poi prof. di diritto romano a Vienna (1494-99) e a Praga (1500-1501). Fattosi ecclesiastico, percorse una 1524 si trasferì a Roma come influente prelato domestico di Clemente VII. La sua produzione letteraria (epigrammi, particolarmente apprezzati ...
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Umanista (Iesi 1474 - Roma 1549). Gesuita, segretario di Leone X e Clemente VII, dopo Pomponio Leto fu l'anima dell'umanesimo romano; dal 1537 vescovo di Nocera Umbra. Tra i primi si occupò della poesia [...] italiana delle origini e della provenzale e per primo dell'antica poesia portoghese, facendo trascrivere una delle principali raccolte di cantigas (canzoniere C.-Brancuti, rinvenuto nel 1875 nella biblioteca ...
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Figlio (n. forse a Valenciennes tra il 1274 e il 1276 - m. Buonconvento 1313) di Enrico III, conte di Lussemburgo, e di Beatrice di Avesnes e di Beaumont. Scese in Italia (1311) per restaurare il potere [...] essere incoronato imperatore (1312), ma incontrò l'ostilità di papa Clemente V, Filippo IV di Francia e Roberto d'Angiò, re 29 giugno 1312 solamente grazie a un'azione violenta del popolo romano. Costretto dal papa, pena la scomunica, al rispetto di ...
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Prodinotti
s. m. inv. Sostenitore o esponente dello schieramento politico del centrosinistra che concilia e riassume le posizioni e le scelte politiche di Romano Prodi e di Fausto Bertinotti. ◆ In aula dibattito fiacco e a tratti aspro, col...
gamba
s. f. In senso figurato, componente di fondamentale importanza nel sostegno di una coalizione politica. ◆ «La mia lista non sarà la gamba moderata dell’Ulivo. È di centrosinistra, tutto attaccato» [Romano Prodi]. (Messaggero, 7 febbraio...