In psichiatria, psiconevrosi caratterizzata dalla tendenza morbosa a vivere in luoghi chiusi e appartati. La c. rinvierebbe a esigenze primarie di fusione con figure genitoriali, esigenze che nascerebbero [...] della vita, costituendo il necessario e continuo correlato di altrettante fondamentali istanze di differenziazione dell’Io.
La claustrofobia è invece il timore ossessivo per i luoghi chiusi, ricondotto in psicanalisi al trauma della nascita. Sembra ...
Leggi Tutto
Nevrosi
Edoardo Giusti
Con nevrosi, o neurosi, si indica un disturbo del comportamento d'origine psicogena, cronico o ricorrente, senza base organica dimostrabile, con sintomi vari caratterizzati da [...] eventi e situazioni: si spiegano in questo modo i particolari tipi di timori e le varie paure immotivate (claustrofobia: paura dei luoghi chiusi; agorafobia: degli spazi aperti; logofobia: del parlare; ereutofobia: dell'arrossire; pornofobia: della ...
Leggi Tutto
Fisica medica
Silvia Comani-Arcangelo Merla
Gian Luca Romani
Tra le diverse aree della f. m., quella delle bioimmagini ha segnato i progressi di maggiore sostanza e rilevanza anche a livello sociale. [...] a questa tecnica diagnostica anche ai pazienti per i quali il forte campo magnetico, o problemi di claustrofobia, costituiscono una controindicazione. Sempre utilizzando uno SQUID come rivelatore, è stato possibile misurare contemporaneamente il ...
Leggi Tutto
La definizione diagnostica per immagini indica la metodica che permette di conoscere, attraverso la formazione di immagini radiologiche nel vivente, la presenza di uno stato patologico. Essa si è andata [...] magneti aperti, limita l'esecuzione dell'esame in una piccola percentuale di pazienti (3% circa) per problemi di claustrofobia. Lo studio con RM trova applicazione nei più disparati campi d'indagine, incluso lo studio degli organi addominali, della ...
Leggi Tutto
Tomografia
Roberto Passariello
Bruno Beomonte Zobel
Massimo Gallucci
Carlo Masciocchi
Alberto Del Guerra
Tomografia a risonanza magnetica nucleare di Roberto Passariello, Bruno Beomonte Zobel, Massimo [...] per un tempo che oscilla tra i 30 e i 60 minuti in uno spazio ristretto che può causare sensazioni di claustrofobia o di soffocamento.
Nonostante tale preparazione, esiste, secondo dati riportati, una percentuale di pazienti del 2-3% che rifiuta di ...
Leggi Tutto
claustrofobico
claustrofòbico agg. [der. di claustrofobia] (pl. m. -ci). – Inerente a claustrofobia: manifestazioni c.; riferito a persona, anche come sost., che o chi soffre di claustrofobia.