Angelo Carotenuto cita Siracide, all’inizio del suo Viva il lupo (Sellerio, 2024): «quando c’è un’esecuzione non effonderti in chiacchiere | e non fare il sapiente fuori tempo», recita il passo scelto. [...] che parla per citazioni («il codice con cui ogni tanto Ardo parlava all’inizio poteva spiazzare – una specie di claustrofobia del ragionamento che lo portava a rifugiarsi nel catalogo registrato alla Siae»). Ardo fa bene a rifugiarsi nelle parole ...
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claustrofobico
claustrofòbico agg. [der. di claustrofobia] (pl. m. -ci). – Inerente a claustrofobia: manifestazioni c.; riferito a persona, anche come sost., che o chi soffre di claustrofobia.
claustrofobìa Paura ossessiva per i luoghi chiusi o affollati. Si manifesta con malessere, senso di soffocamento e di oppressione, e può dar luogo ad attacchi di panico. Può essere legata a esperienze traumatizzanti vissute per es. in periodo...
È il timore ossessivo di soffocare negli spazî angusti, p. es., nelle gallerie ferroviarie, o di correr pericolo in sale ristrette o in locali chiusi, specialmente se affollati. Questo timore non è risentito affatto nella propria abitazione....