regressione
Ritorno a stadi precedenti rispetto all’oggetto, allo sviluppo della libido o a quello dell’Io. Il concetto di r. è stato inizialmente proposto da Freud nell’interpretazione dei sogni, in [...] è vista come ostile e in qualche modo distruttiva, per cui emergono limitazioni di comportamento (attacchi di panico, agorafobia, claustrofobia, ecc.). Se, al contrario, la tendenza è verso il mondo esterno, se cioè il soggetto finisce con il mettere ...
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Fuller, Samuel
Valerio Caprara
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 12 agosto 1912 e morto a Los Angeles il 31 ottobre 1997. Indipendente [...] sul piano spettacolare, aggiorna la leggenda del noto bandito con spiazzanti ondate di odio e un senso di sgradevole claustrofobia; il secondo, saga di un cavalleresco truffatore interpretato da Vincent Price, riformula i topoi dell'avventura con ...
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La noire de…
Giuseppe Gariazzo
(Senegal/Francia 1966, bianco e nero, 65m); regia: Ousmane Sembène; produzione: André Zvoboda per Filmi Doomirev/Les Actualités Françaises; sceneggiatura: Ousmane Sembène, [...] , una tragedia dell'incomunicabilità, intima e minimale, un 'atto unico' che ha per set un'abitazione di Antibes, luogo di claustrofobia e morte, e le strade di Dakar, dove nel vivere quotidiano si intrecciano la tradizione e le spinte al cambiamento ...
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Argento, Dario
Stefano Della Casa
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Roma il 7 settembre 1940. Capace di lavorare su generi cinematografici raramente affrontati dal cinema italiano [...] . si è affidato in particolare ai Goblin). In realtà, molti elementi rivelano una decisa continuità del suo lavoro: la claustrofobia di ambienti e situazioni (con una Torino ricreata come città incubo), le nevrosi dei suoi personaggi, un uso libero e ...
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Paura, paure
Simona Argentieri
Vertici di osservazione e metodologie
Da qualche anno si va delineando un preciso interesse sul tema della paura, con ampia risonanza mediatica. Inchieste, dibattiti, [...] ossessiva, o di varie sindromi connotate dal termine composito che designa la situazione che scatena l’angoscia (acrofobia, claustrofobia, agorafobia ecc., a indicare la paura dell’altezza, dei luoghi chiusi o dei luoghi aperti); oppure il cosiddetto ...
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Burroughs, William Seward
Daniela Daniele
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a St. Louis (Missouri) il 5 febbraio 1914 e morto a Lawrence (Kansas) il 2 agosto 1997. Tra gli esponenti più noti [...] dream of electric sheep? (1968). Tuttavia B. prefigura una metropoli del 1999 che, per atmosfere e apocalittica claustrofobia, anticipa quella evocata dal successivo film, e nella quale audaci scalatori di grattacieli volano da un edificio all'altro ...
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Saura, Carlos
Flavio De Bernardinis
Regista cinematografico spagnolo, nato a Huesca (Aragona) il 4 gennaio 1932. Nell'ambito della sua ricca produzione si è rivelato autore capace di coniugare un senso [...] allegoria della guerra civile spagnola, nell'ambito di un clima claustrofobico segnato dal rancore individuale e dall'odio di classe. Ancora la claustrofobia, vista quale condizione esistenziale della borghesia spagnola, caratterizza l'atmosfera ...
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diagnostica per immagini
diagnòstica per immàgini locuz. sost. f. – Detta anche imaging, è un insieme di metodiche che permettono di diagnosticare, attraverso la formazione di immagini radiologiche nel [...] l’accesso a questa tecnica anche ai pazienti per i quali il forte campo magnetico, o problemi di claustrofobia, sono una controindicazione.
Integrazione multimodale. – Con questo termine si intende la ricerca sui metodi e sulle applicazioni della ...
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The Wind
Mario Sesti
(USA 1928, Il vento, bianco e nero, 81m a 22 fps); regia: Victor Seastrom [Victor Sjöström]; produzione: MGM; soggetto: dall'omonimo romanzo di Dorothy Scarborough; sceneggiatura: [...] trasformazione in personaggio era stato il motivo dominante del cinema di Victor Seastrom. La polvere, il buio, la claustrofobia del piccolo spazio domestico assediato dal vento riducono la rappresentazione della natura a un nulla oscuro e metafisico ...
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Kōshikei
Dario Tomasi
(Giappone 1967, 1968, L'impiccagione, bianco e nero, 117m); regia: Ōshima Nagisa; produzione: Nakajima Masayuki, Yamaguchi Takuji, Ōshima Nagisa per Sūzūsha; sceneggiatura: Tamura [...] in una sorta di cerchio luttuoso che Ōshima associa spesso a effetti di quadro nel quadro, accentuando quella dimensione di claustrofobia ed oppressione che regna sovrana in tutto il film.
Interpreti e personaggi: Satō Kei (direttore della prigione ...
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claustrofobico
claustrofòbico agg. [der. di claustrofobia] (pl. m. -ci). – Inerente a claustrofobia: manifestazioni c.; riferito a persona, anche come sost., che o chi soffre di claustrofobia.