Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano alla radice -vis-.
Gli affissi non sono presenti in tutte le parole. Una parola può infatti essere formata da un solo morfo (per es., ieri, bar, sopra). In italiano invece la maggior parte delle parole ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), a un elemento lessicale (una radice, un tema o una parola autonoma) detto base. Si distingue in questo dalla ➔ flessione, che produce invece forme diverse di una stessa parola.
A seconda della posizione, ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] (Napoli 1533), afferma di chiamarsi "Marco Antonio Carlino, atheneo". Ateneo è un "agnomen", che - prosegue l'autore - secondo l'uso latino andrebbe preposto al "cognomen", ma in quanto "con più poche ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, la prefissazione (➔ prefissi), e la nomenclatura della terminologia scientifica (➔ elementi formativi).
Qui ci occuperemo della suffissazione, che determina la formazione di nomi raggruppabili ...
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Avverbi di maniera (detti anche di modo o qualificativi) è la denominazione tradizionale di una vasta categoria di ➔ avverbi che esprimono il modo o la maniera in cui ha luogo l’evento indicato dal predicato, oppure specificano l’ambito o il grado in cui una determinata proprietà si applica:
(1) ha confessato spontaneamente
(2) parlar chiaro [o bene o male]
(3) un libro particolarmente bello
(4) politicamente ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una caratteristica comune ai vari tipi di fenomeni che designa: quella di costituire, da parte del parlante, una ‘reinterpretazione’ di una parola o un costrutto complessi, non giustificata o anche errata ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda il nome (➔ flessione) e tutte le classi di parole a questo riconducibili (i cosiddetti nominali; ➔ aggettivi, ➔ pronomi e ➔ participio).
Il femminile, come ogni valore del genere grammaticale, svolge ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è il prefisso negativo in-, che appare in quattro forme diverse in parole come illogico, impossibile, inutile, irreale; un altro esempio è rappresentato dalla diversa realizzazione della consonante finale ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] delle idee linguistiche d’Oltralpe. Nel 1731, per es., fu pubblicata a Torino una traduzione della grammatica di Claude Lancelot con il titolo di Nuovo metodo per apprendere agevolmente la lingua latina: questo libro, più volte ristampato, fu ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto 1940: 309-341; Devoto 19742: 149-155; Giacomelli 1993: 198-205). Il repertorio dei tecnicismi liturgici introdottisi in latino per influenza cristiana permette di definire una componente innovativa che ...
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clàudio agg. [dal lat. Claudius]. – Appartenente o relativo alla gente romana dei Claudî (collettivamente gente Claudia, lat. gens Claudia), o in partic. all’imperatore Claudio (10 a. C
54 d. C.): leggi c., leggi dell’imperatore Claudio, relative...
claudia
clàudia agg. e s. f. [dal nome della regina Claudia (1499-1524), moglie di Francesco I di Francia, alla quale fu dedicata]. – In botanica, susina c. (o assol. claudia) o della regina Claudia (o semplicem. regina Claudia), tipo di susina...