GROSSI, Tommaso
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Bellano, sul lago di Como, il 23 genn. 1790 secondogenito di Francesco e di Elisabetta Tarelli. Di famiglia modesta, apprese le prime nozioni scolastiche a [...] la grandezza della Gerusalemme tassiana (amato anche dai romantici, T. Tasso rimaneva comunque il più tipico narratore del classicismo). Le intenzioni erano così destinate a subire un rovesciamento quasi parodico: "Non avendo religione" il G. "non ha ...
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CIAMPELLI, Agostino
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Nacque a Firenze il 29 ag. 1565 da Andrea di Lorenzo calzoláio (Firenze, Archivio di S. Maria del Fiore, Libro dei Battesimi, 1560-70, c. 13).
La [...] . Questo nuovo indirizzo non rimase lettera morta a Roma, perché artisti come il Baglione e il Vanni hanno risentito del classicismo primitivo presente nei pittori toscani della fine del XVI sec., quali il Cigoli e il Ciampelli. L'affresco della ...
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KAUFFMANN, Angelica
Simona Ciofetta
Nacque a Coira, capitale e sede vescovile del Cantone svizzero dei Grigioni, il 30 ott. 1741 dal pittore Johann Joseph e da Cleofe Lutz o Lucin. La forma completa [...] con qualche debolezza nella struttura della figura, riunì con grande capacità in una sintesi personale riferimenti al classicismo seicentesco (Reni) e allo stile della prima generazione neoclassica, ancora permeato di quella complessità di stimoli ...
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GIMIGNANI, Ludovico
Letizia Lanzetta
Figlio di Giacinto, pittore, e di Cecilia Turchi, nacque a Roma il 19 maggio 1643 e fu tenuto a battesimo da Caterina Tezi, moglie di Gian Lorenzo Bernini, e da [...] di un altare del transetto destro.
L'attività all'interno di chiese romane dimostra l'adesione del G. al classicismo, tuttavia riletto attraverso l'arte di Gaulli: in S. Luigi dei Francesi nella terza cappella sinistra eseguì il dipinto raffigurante ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] al 1700, anche il L. adottò consapevolmente lo stile pittorico allora in voga, uno stile che si rifaceva alla tradizione classica e devota delle opere di Raffaello, di Annibale Carracci, del Domenichino e di Guido Reni, aggiornata e integrata dal ...
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BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] originale, da parte dei moderni, che porta in sé, come vedremo, il germe di una nuova retorica e di un nuovo classicismo. Del resto - per capire il peso e il significato della definizione di preromanticosi ricordi che in questo caso lo stesso critico ...
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DEL PO, Pietro
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Palermo probabilmente nel 1616 da Francesco Iacopo e Francesca lo Po (Prota Giurleo, 1955, p.259); fu pittore e incisore. Nel 1637, nella parrocchia [...] de Haro marchese del Carpio.
Le uniche opere note del D. dopo la metà del secolo sono incisioni, soprattutto da autori classicisti. Si può affermare che il D. è noto sinora prevalentemente attraverso le stampe; il suo nome compare infatti in tutti i ...
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GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] (avvenuta nel 1857), fu fra gli ispiratori del cenacolo. Stilisticamente, l'appartenenza dello G. alla scuola si risolve in un classicismo che si stempera fra l'Arcadia e i coevi Carducci e Nencioni, in un fraseggio idillico già caro al Leopardi e ...
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PETRAZZI, Astolfo
Felice Mastrangelo
PETRAZZI, Astolfo. – Nacque a Siena il 20 novembre 1580 da Lazzaro di Giovan Francesco da Modena, di professione cappellaio, e da Lucrezia (Avanzati, 1987, p. 59).
Petrazzi [...] ispirato alla tela di analogo soggetto di Domenichino conservata nella Pinacoteca Vaticana, oltre ai riferimenti al classicismo bolognese, evidenzia un cromatismo vibrante che ricorda quello delle opere di alcuni pittori fiorentini come Ludovico ...
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GIARRIZZO, Carmelo
Maria Viveros
, Figlio di Francesco e di Angela Ognibene, nacque a Piazza Armerina il 24 giugno 1850.
Come si ricava dagli scritti (alcuni dei quali di suo pugno) presenti nella [...] nel 1957 ed esposta, tra l'altro, nel 1960 alla galleria milanese V.E. Barbaroux - combina elementi di un ingenuo classicismo e un'impostazione di morbide definizioni geometriche. A Firenze, tra il 1962 e il 1964 Adele scolpì la Deposizione per la ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.