MALVICA, Ferdinando
Antonio Carrannante
Nacque a Palermo nel 1802 da Antonino - barone di Villanova in base a un privilegio concesso alla famiglia nel 1788 e consigliere della Corte suprema - e da Angela [...] e dirette dal solo M.) proclamarono un concetto "morale" e "utile" della letteratura, sulla linea di un classicismo che può essere definito illuministico, di ascendenza giordaniana e romagnosiana, ossia molto attento al tema dell'incivilimento e ...
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FEDERICI, Fortunato
Luisa Narducci
Figlio del nobile Francesco e di Antonia Guadagnini, nacque ad Esine, villaggio della Val Camonica, in provincia di Brescia, l'11 ag. 1778 e fu battezzato col nome [...] quale illustrava il catalogo dei libri stampati dopo il 1756 dagli eredi dei Volpi e di G. Comino.
La passione per la letteratura classica, greca e latina, si tradusse nella stampa di vari opuscoli, contenenti per lo più versioni poetiche di operette ...
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CACCIANIGA, Francesco
Antonhy M. Clark
Figlio del pittore Paolo, nacque a Milano il 6 ag. 1700. Studiò con Pietro Giraldi, suo parente, che si era formato a Roma, e dal 1717 lavorò a Bologna, dove prese [...] giovane, con un cappello di paglia piumato - che è un bel dipinto di gusto romantico bolognese, in contrasto con il classicismo romano. Poiché il Gaburri dichiara di conoscere il C., dobbiamo ritenere che prima del 1739 sia stato a Firenze. Nel 1740 ...
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MALASPINA, Marcello
Riccardo Barotti
Nacque probabilmente a Firenze (non essendo il suo atto di battesimo registrato a Terrarossa) il 10 dic. 1689 da Manfredi di Filattiera, marchese di Terrarossa, [...] versi, il Bacco in America rispetta pienamente i canoni del genere ditirambico, caro soprattutto all'ambiente mediceo: un fresco classicismo, la varietà metrica e un forte interesse linguistico, di cui è tipica in particolare la coniazione di nuovi ...
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CROATTO, Bruno
Rossella Fabiani
Nato a Trieste il 7 apr. 1875 da Lodovico e da Pia Garghetta, secondo di cinque figli, ebbe la prima formazione artistica nella sua città natale quale allievo di G. Garzolini. [...] i frequenti viaggi e lo studio della pittura italiana del Rinascimento, che lo portò ad "una sorta di moderno classicismo pittorico" (Firmiani, 1976). La chiarezza del segno, la nitidezza dei colori, la forza plastica degli oggetti induce il C ...
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FATTORI, Bruno
Patrizia Bartoli Amici
Nato a San Giustino (Perugia) il 31 marzo 1891 da Quintiliano e Vittoria Bisigotti, entrambi di Urbino, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Senigallia, dove [...] Crescer d'anima (ibid. 1941) sono incluse quasi tutte le liriche dedicate all'argomento, pervase da un ostentato classicismo di maniera. La formazione culturale, la professione stessa d'insegnante di lettere rivolsero le sue scelte stilistiche più ...
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BAZZONI, Giunio
Mario Quattrucci
Nato a Milano da Riccardo il 27 marzo 1801, caro nella fanciullezza al Porta che era intimo della famiglia, la sua precoce disposizione poetica è rivelata da canti, [...] G. B., Milano 1950).
Pur vissuto in pieno clima romantico, il B. fu portato, per la sua educazione classica, all'imitazione del neo-classicismo del Monti: Il prigioniero rimase una felice eccezione. Poeta in complesso mediocre, il B. espresse le sue ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] 1831 una stampa di cui si ignora il curatore. Il lessico, la sintassi, i metri, i temi sono quelli di un classicismo arcadico divenuto maniera nell'esercizio di un epigono: pure, qua e là, si ravvisano spunti destinati a ulteriori sviluppi.
Col 1795 ...
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CENNI di Pepe (Pepo), detto Cimabue
Miklòs Boskovits
Poco si sa sulla vita del pittore ritenuto, sulla scorta di una citazione dantesca (Purg., XI, 92-97), maestro e precursore di Giotto fin dalla prima [...] 'inizio del Trecento, come pensarono il Van Marle (1932) e il Longhi (1948), al momento cioè quando il classicismo arnolfiano (che si riflette probabilmente nel calcolato equilibrio della composizione e nella monumentalità colonnare delle figure) e l ...
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CRESTI, Domenico, detto il Passignano
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Figlio di Michele, nacque a Passignano fraz. di Tavarnelle Val di Pesa, presso Firenze nel gennaio 1559 (Nissman, Disegni..., [...] altri pittori presenti a Roma in quel periodo, anche il C. si sarà esercitato nello studio e nella copia degli esempi classici dell'arte antica e moderna, come affermò più tardi egli stesso (Bertolotti, 1876, pp. 139, 142 ss.). Nel novembre del 1581 ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.