DALLOLIO (Dall'Ofio), Alberto
Alessandro Albertazzi
Nacque a Bologna il 28 genn. 1852, da Cesare - liberale minghettiano: sindaco di Pianoro (Bologna), deputato all'Assemblea costituente delle Romagne [...] progetto una palese ingiustizia sociale a scapito delle classi più disagiate, montarono una polemica che coagulò nella cittàdi Bologna, Bologna 1977, ad Indicem; M. Malatesta, Il Resto del Carlino. Potere politico edecon. a Bologna dal 1885 al 1922, ...
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Il mondo classico nella odierna cultura di massa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] mancare (e sempre più mancherà), negli appartenenti alle classi dirigenti e alle professioni intellettuali, una effettiva e gli interscambi fra università.
A un livello più generale, del resto, al di là della connessione specifica, l’uso di un ...
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Romani antichi
Tommaso Gnoli
Con la spada e con le leggi alla conquista del mondo
Originati da una mescolanza di elementi latini, sabini ed etruschi, in poche centinaia di anni i Romani divennero i [...] Pianura Padana, però, venne a lungo sentita come qualcosa di distinto dal resto d’Italia: fu solamente con Ottaviano, nel 42/41 a.C., di una vera e propria bancarotta. Poiché tra le classi sociali più colpite da questa situazione vi erano i militari ...
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CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] prima parte del dialogo egli esamina la struttura delle varie classi che costituiscono il corpus sociale della città: la parte nel matrimonio una moderata sostanza.
Ma la Iconomica, come, del resto, le altre opere del C., è anche un documento delle ...
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CASTELLAR, Giuseppe Vincenzo Francesco Maria Lascaris conte di
Enrico Stumpo
Di un ramo minore della grande famiglia dei Lascaris di Ventimiglia, investito nel 1530 con Gaspare del feudo di Castellar, [...] 27 ag. 1730.
Il C. frequentò regolarmente, dalle prime classi, i corsi dell'Accademia reale di Torino, dove il 1° Provincie Unite dei Paesi Bassi", si trasferì a L'Aia, ove restò fino al primi mesi del 1760.
Attento osservatore degli avvenimenti del ...
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DONINI, Alberto
Cristina Zaccanti
Nato a Roma il 31 ott. 1887 da Giovanni e Marianna Facci, si trasferì fin dalla giovinezza a Bologna, dove frequentò il corso di giurisprudenza laureandosi nel 1904. [...] e che relegava il settore agricolo e le sue classi dominanti in posizione secondaria.
Il D., che non era 1919; Il Giornale agrario, 22 apr. 1920, 19 ag. 1922; Il Resto del carlino, 18febbr. 1921; Portabandiera degli agricoltori. A. D., in Giornale ...
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ARTOM, Eugenio
Nidia Danelon Vasoli
Nacque ad Asti, il 17 febbr. 1896, da Vittorio e da Gemma Pugliese. La madre morì alla sua nascita; ed egli, insieme con la sorella Henriette e con il fratello Camillo, [...] aveva accresciuto il disagio e il malcontento delle classi subalterne e la loro potenziale ribellione. La guerra , sospese per qualche tempo la sua attività politica, ma restò nel partito.
Nel novembre 1946 fu eletto consigliere comunale, insieme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Rodolico
Andrea Villa
Niccolò Rodolico appartiene alla generazione di storici, formatisi negli ultimi decenni dell’Ottocento, che rinnovarono profondamente la storiografia italiana e per i quali [...] di Padova, scrisse un breve saggio sulla lotta di classe nel Medioevo che venne pubblicato sul giornale «L’Avanti!» il codice, la fonte insomma, nella sua immediatezza corposa: tutto il resto, studi, ricerche, volumi, veniva poi» (p. 222). A ...
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CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1835 da don Neri iunior, marchese di Lajatico, e da Eleonora dei marchesi Rinuccini; nel '58 sposava Anna Barberini Colonna di Sciarra. [...] erano ammessi, in qualità di soci onorari, anche cittadini delle classi abbienti. La sua fondazione, secondo quanto scrive A. Giannelli ( economiche di grande rilievo locale e nazionale. Del resto, la sua casata si era presto legata con vincoli ...
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rivoluzioni russe
Massimo L. Salvadori
Le giornate che sconvolsero la storia del Novecento
La rivoluzione del 1905 e le due rivoluzioni del 1917, l’una di febbraio che provocò la caduta dello zarismo [...] bocca di Lenin che era impensabile che la classe operaia, la classe più avanzata della società, cedesse il potere alle ’illusione. Pertanto la Russia sovietica vittoriosa rimase isolata dal resto del mondo, con il solo sostegno dei comunisti esteri ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il divisore è contenuto nel dividendo: q....
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...