L'Eta dei Lumi: matematica. Aspetti istituzionali della matematica
Gert Schubring
Aspetti istituzionali della matematica
Panorama degli sviluppi istituzionali nei secc. XVI e XVII
All'inizio dell'Età [...] era parte del corso di fisica tenuto nel secondo anno della classe finale del collège, seguito solo da una minoranza degli studenti quasi sempre oltre la prima fase sessennale (non di rado restavano in carica per venti o trent'anni). Il più illustre ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Lo sviluppo della teoria della probabilita e della statistica
Oscar Sheynin
Lo sviluppo della teoria della probabilità e della statistica
I primi sviluppi del calcolo delle [...] portavano a un teorema integrale del limite, dal momento che s doveva restare piccolo rispetto a n, né a un teorema locale.
Intorno alla Moivre affermò che "vi sono scrittori, certo di una classe diversa da quella di Jakob Bernoulli, i quali insinuano ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] mentre del Programma di Klein ignora perfino l'esistenza. Del resto, per quasi vent'anni lo stesso Klein non sembra essersi . È la scoperta dell'antinomia di Russell della classe di tutte le classi che non appartengono a sé stesse, che discende dall ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] uniforme (le ipotesi nel lavoro di Green erano vaghe e restarono tali ancora per molti anni), il metodo della funzione di lavoro, assieme a quello di Neumann, estese la classe di regioni nelle quali è possibile fornire costruttivamente soluzioni al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Algebra, geometria, indivisibili
Enrico Giusti
Primi progressi nell’algebra
Dopo un periodo di gestazione lungo tre secoli, l’algebra è la prima disciplina in cui nel Cinquecento si registrano sostanziali [...] punto perché suppone certo metodo Vieteo a me ignoto, e del resto è difficilissimo di spiegatura come mi riescono per lo più gli introdurre, accanto alle figure geometriche, una nuova classe di grandezze che corrispondono, ma che non coincidono ...
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Solitoni
Francesco Calogero
SOMMARIO: 1. Introduzione: cenno storico. 2. Soluzione di equazioni lineari di evoluzione mediante la trasformata di Fourier. 3. L'equazione di Korteweg-de Vries. 4. La [...] collisioni ‛elastiche', come, per esempio, quelli corrispondenti alle soluzioni delle equazioni della classe (36), e in particolare dell'equazione KdV; si ritiene, del resto, che tutte le equazioni non lineari di evoluzione che danno luogo a tale ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] assiro, ma nel 525 cadde in mano ai Persiani e vi restò fino al 405.
Ancor prima che Cambise conquistasse l'Egitto, Ciro rapporti passavano infatti attraverso un'organizzazione sociale (caste, classi, e così via) avallata in modo mitico, mentre ...
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Operatori, teoria degli
Helmut H. Schaefer e Manfred P. Wolff
Sommario: 1. Introduzione. 2. Operatori lineari fra spazi di dimensione finita. a) Generalità. b) Operatori hermitiani, normali e unitari. [...] Gli operatori autoaggiunti rappresentano del resto le osservabili nella formulazione modulare' di ϕ. Sia Aϕ il suo generatore (v. cap. 4, § d). La classe dei fattori W di tipo III si suddivide ulteriormente mediante lo ‛spettro di Connes' Γ(W) ...
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La grande scienza. Combinatoria
Peter J. Cameron
Combinatoria
Secondo alcuni la combinatoria costituisce soltanto una parte della matematica, secondo altri essa non rappresenta una branca separata, [...] grafi che su tutto il resto della combinatoria, un grafo resta comunque una struttura combinatoria molto particolare G, e si vede così subito che ≤ è un ordine parziale nella classe dei tipi di isomorfismo dei grafi finiti. È chiaro che non vi sono ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] discriminante d=b2−4ac viene ripartito in h(−d) classi di forme equivalenti, in ciscuna delle quali le forme esiste un numero γ, 0≤γ⟨p−1, tale che gγ e n danno lo stesso resto nella divisione per p, cioè n≡gγ(mod p). Il numero γ si dice indice del ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il divisore è contenuto nel dividendo: q....
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...