ARNOLFO
Cinzio Violante
Pronipote del fratello dell'arcivescovo di Milano Arnolfo (I) di Arzago (970-974) secondo la sua stessa affermazione, A. deve considerarsi nato negli ultimi anni del sec. X o [...] stile di A. la sua appartenenza al clero.
Del resto, l'appassionata difesa della Chiesa milanese di fronte agli pratiche illecite che venivano compiute a favore delle più alte classi del laicato. Una riprova può essere trovata nella considerazione che ...
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BIGNAMI, Giuseppe
Lucetta Franzoni Gamberini
Nacque a Bologna il 14 sett. 1838, da Camillo e Anna Lolli; frequentò il liceo, ma interruppe gli studi regolari alla morte dei genitori nel 1855. Appena [...] materiale, ma anche dell'elevazione morale delle classi operaie (istituzione di premi per gli operai (1918), n. s, p. 132; La morte del cav. G. B., in Il Resto del Carlino, 19 maggio 1918; G. Federzoni, G. B., in La Strenna delle Colonie scolastiche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
De Blasiis, Caggese, Pontieri
Luigi Mascilli Migliorini
In Giuseppe De Blasiis (Sulmona 1832-Napoli 1914) può agevolmente riconoscersi una delle figure più rappresentative di quella generazione che [...] . La successiva attività scientifica di De Blasiis si mosse, del resto, sul filo di una ricerca in cui la vasta erudizione era di appartenere le sue principali opere di quel periodo: Classi e Comuni rurali nel Medioevo italiano, pubblicato nel 1907 e ...
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GIBERTI, Giovanni Battista
Piero Doria
Nacque a San Ginesio, nel Maceratese, intorno al 1636. Figlio di Carlo, si laureò in utroque iure all'Università di Roma. Maestro di teologia e filosofia, fu canonico [...] vescovo di Cava de' Tirreni da Innocenzo XI.
Il G. restò nella diocesi di Cava fino al 1696, quando passò all'episcopato ibid. 1870, p. 383; R. Colapietra, Vita pubblica e classi politiche del Viceregno napoletano (1656-1734), Roma 1961, ad indicem; ...
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Fitzgerald, Francis Scott
Arnaldo Colasanti
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Saint Paul (Minnesota) il 24 settembre 1896 e morto a Hollywood il 21 dicembre 1940. F. è stato il maggiore [...] eredità, unendo un tagliente moralismo al fascino delle classi elevate americane. Formatosi a Princeton (dove ebbe per hollywoodiane (come del resto, molti racconti della serie The pat hobby stories, uscita postuma nel 1962), restò incompiuto e fu ...
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COPPEDÈ, Cesare
Roberto Ferola
Nacque a Terrinca (Lucca) il 23 genn. 1880 da Francesco e da Angela Paiotti, in una famiglia di contadini. All'età di quindici anni entrò nel noviziato delle Scuole pie [...] possono distinguere dal punto di vista topologico in nove classi distinte, come le curve considerate dal Loria.
capo e rettore. Durante la guerra prestò servizio militare, ma restò a Firenze presso i confratelli. Ristabilita la pace, fu rettore ...
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BORROMEO, Renato
Valerio Castronovo
Conte d'Arona, figlio di Carlo e di Isabella d'Adda, nacque il 23 ag. 1613. Fu avviato a studi civili di filosofia e belle arti, e inviato, ancora adolescente, nel [...] 'unica forma di investimento sicuro e redditizio, guarderà del resto anche il figlio Carlo, prima di assurgere sotto la lombardo, LXXXIV (1957), pp. 168 e 171; B. Caizzi, Le classi sociali nella vita milanese, in Storia di Milano, XI, Milano 1958, p ...
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BAIARDI, Francesco
Alberto Pironti
Nato a Isnello (Palermo) il 23 apr. 1867, studiò dal 1879 al 1884 nel conservatorio di musica di Palermo, allievo di Edoardo Caracciolo per il pianoforte, di Pietro [...] di Londra ed ebbe un lusinghiero articolo nel Times; a Londra restò tre mesi. Dopo di allora alternò l'attività concertistica in Italia dal 1901 tenne la classe media di pianoforte, mentre Sgambati attendeva alla classe di perfezionamento, e dal ...
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ARNABOLDI, Alessandro
Umberto Coldagelli
Nacque a Milano il 19 dic. 1827. Laureatosi in legge a Pavia, entrò, ubbidendo alla volontà paterna, negli uffici dell'amministrazione comunale milanese. Si [...] come quello della condizione operaia e della lotta delle classi (nelle poesie Banche popolari e Una filandaia), o il suo impiego, si ritirò a Bosisio, dove visse per quasi tutto il resto della sua vita; si spense a Milano l'8 sett. 1896.
Bibl.: G ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il divisore è contenuto nel dividendo: q....
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...