Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] e definizioni di categorie grammaticali come i casi nominali, le costruzioni transitive, intransitive e assolute dei ambiente di sviluppo sia di tipo generale sia per assegnate classi di applicazioni.
A partire dagli ultimi anni del 1990 l ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] (dei verbi in -ere) e il condizionale (di tutte le classi) in -ia, sicilianismi morfologici di grande fortuna anche in Toscana, uno a uno in Eco (Tesi 2005) e allo ➔ stile nominale; nel lessico, in cui i giornali diventano il principale produttore di ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] nella pubblica strada tutto il giorno?». Il primo dovere della «classe agiata ed intelligente» doveva esser quello di «dare non solo subordinazione e viceversa non sono eccezionali le frasi nominali. Si diffondono anche modalità verbali in precedenza ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] altre categorie grammaticali come nomi e verbi. Se osserviamo in primo luogo i segni nominali, è possibile distinguere due classi principali: la prima classe comprende i segni che hanno come luogo di articolazione diversi punti del corpo del segnante ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] linguaggio della stampa: il frequente uso di costrutti nominali, di espressioni e termini ‘prefabbricati’, di ➔ primo luogo testi autonomi e testi che elaborano altri testi. La classe dei testi autonomi, non subordinati dunque all’esistenza di un ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] Tali fattori si possono ricondurre ad alcune grandi classi: il tempo, lo spazio, la collocazione sociale regolarizzati per analogia (nessuni amici) nel ➔ sintagma nominale; semplificazioni e generalizzazioni regolarizzanti nel paradigma dell’articolo ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] nomi l’accordo si realizza prima all’interno del sintagma nominale (art., agg. attributivo) e solo più tardi al di lì «siamo stati sistemati»). L’organizzazione del lessico in classi di parole sembra riflettere quella dell’italiano fin dalla varietà ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] sia nata ‘dal basso’, ad opera delle stesse classi popolari, al di fuori dei processi di standardizzazione fenomeni più rilevanti sono:
(a) la tendenza a regolarizzare i paradigmi nominali e aggettivali, per lo più con l’adozione di maschili in -o ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] & Zampese 2000: 275)
Forme verbali come conseguire o forme nominali come il motivo è sono infatti variabili: il verbo può essere coniugato Dal punto di vista del significato, l’ampia classe dei connettivi può essere articolata secondo il tipo di ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...