L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] ’indicativo).
Pertanto, i verbi italiani si classificano in tre classi in base alle desinenze infinitive: -are, -ere e solitamente sostantivato, esso conserva caratteristiche sia verbali che nominali.
Si include nella categoria dell’aggettivo anche ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] , ecc.);
(b) possono essere testa di un ➔ sintagma nominale; in questo caso, comportano l’➔ accordo dell’aggettivo e dei lingue romanze; ➔ lingue romanze e italiano), limitata a poche classi e non è neanche sempre coerente. In effetti, in italiano ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] ed è possibile creare nomi a partire quasi da qualsiasi classe di parole.
In alcuni casi le nominalizzazioni hanno specifiche sfumature. Gli infiniti nominali, in particolare, codificano un significato durativo, designando processi indefiniti (Simone ...
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Insieme ai nomi, i verbi e gli avverbi, gli aggettivi sono una delle classi aperte di parole dell’italiano. Essa può essere suddivisa nelle due sottoclassi degli aggettivi qualificativi (che denotano per [...] un aggettivo, è importante osservare l’ordine fra i diversi modificatori in un sintagma nominale. È stato osservato che in molte lingue gli aggettivi appartenenti a classi semantiche diverse (per es., aggettivi di colore, di forma, di dimensione, ecc ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] vi sia una linea di demarcazione netta fra queste due classi, ma che si debba piuttosto ipotizzare l’esistenza di un relazione di tipo locativo fra il predicato tenere le mani e il nominale che la accompagna (la schiena), ed è quest’ultimo che indica ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] , il 14,9% sono aggettivi, il 2% sono avverbi; tutte le altre classi (pronomi, congiunzioni, ecc.) sono sotto l’1% (Iacobini & Thornton 1994 (ma anche di altre lingue) molte forme nominali del verbo (infiniti, participi, gerundi) sono diventate ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] rappresentato nella frase.
I verbi non sono l’unica classe di parole che abbia una struttura argomentale: anche i costo, e che hanno il secondo argomento espresso da un sintagma nominale non oggetto: così in questa stanza misura tre metri, il libro ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] sia nata ‘dal basso’, ad opera delle stesse classi popolari, al di fuori dei processi di standardizzazione fenomeni più rilevanti sono:
(a) la tendenza a regolarizzare i paradigmi nominali e aggettivali, per lo più con l’adozione di maschili in -o ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] ripiano
Il pronome può però anche riferirsi a un membro della classe individuata dall’antecedente: si parla in questo caso di identità di essere o fare può avere come antecedente un predicato nominale o verbale e riferirsi alla proprietà o attività da ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] proprietà può corrispondere al possesso di una qualità (1), all’appartenenza a una classe (2) o all’aver luogo di un’azione (3):
(1) il quello dell’appartenenza del soggetto alla classe designata dal sintagma nominale in posizione predicativa (58-59). ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...