Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] altre categorie grammaticali come nomi e verbi. Se osserviamo in primo luogo i segni nominali, è possibile distinguere due classi principali: la prima classe comprende i segni che hanno come luogo di articolazione diversi punti del corpo del segnante ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] linguaggio della stampa: il frequente uso di costrutti nominali, di espressioni e termini ‘prefabbricati’, di ➔ primo luogo testi autonomi e testi che elaborano altri testi. La classe dei testi autonomi, non subordinati dunque all’esistenza di un ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] Inoltre, come si vedrà più avanti, con alcune classi di verbi e in particolari strutture frasali l’ordine quando si trova in strutture coordinate con un altro pronome o un sintagma nominale: né lei né nessun altro ha il diritto di fare ciò; o ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] da simili fenomeni si avvertirono più rapidamente nelle classi medio-alte, desiderose e capaci di integrarsi nel dialettale, perché presenta anche devianze di altro genere: soprattutto metaplasmi (nominali, come le mane «le mani», il cano «il cane», ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] Ariosto, Orlando furioso I, ottava 76, v. 1)
(14) sintagma nominale: nome + genitivo
a. Mischiate sono a quel cattivo coro [n]
de Mulino, 1976, pp. 115-154).
Jezek, Elisabetta (2003), Classi di verbi tra semantica e sintassi, Pisa, ETS.
Prandi, ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] popolari, mentre ai gesuiti fu delegata l’educazione delle classi agiate, svolta in latino. Naturalmente si crearono forti discontinuità espande anche l’uso dello stile nominale (Durante 1981: 193 segg.; ➔ nominali, enunciati).
Si gettavano così le ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] 6) seguono brevi accenni ad altri tipi di sintagma.
Il ➔ sintagma nominale (SN) è un gruppo che ha come testa un nome (➔ di domanda o di esclamazione.
Non tutte le classi di parole possono espandersi mediante modificatori costituendo sintagmi (cfr ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] Tali fattori si possono ricondurre ad alcune grandi classi: il tempo, lo spazio, la collocazione sociale regolarizzati per analogia (nessuni amici) nel ➔ sintagma nominale; semplificazioni e generalizzazioni regolarizzanti nel paradigma dell’articolo ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] nomi l’accordo si realizza prima all’interno del sintagma nominale (art., agg. attributivo) e solo più tardi al di lì «siamo stati sistemati»). L’organizzazione del lessico in classi di parole sembra riflettere quella dell’italiano fin dalla varietà ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] lo zio
Anche quando base e aggiunto appartengono a classi grammaticali diverse, la preposizione esercita la stessa funzione 1988-1995, 3 voll., vol. 1º (La frase. I sintagmi nominale e preposizionale), pp. 507-531.
Serianni, Luca (2000), Italiano. ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...