Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] -ĭties (la bellezze/-izzi, la ricchezze/-izzi, ecc.); appartiene anche alla lingua, invece, fede < fidem.
Altre classinominali sono quantitativamente meno rilevanti, come la serie dei maschili in -a del tipo poeta, pirata, pilota, ecc., e il ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] forma dell’accusativo e non da quella del nominativo latino. Ciò però si vede con chiarezza solo in alcune classinominali, in particolare quelle ove la differenza tra nominativo e accusativo non dipendeva solo dalla vocale dell’ultima sillaba ma ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] a Lecce ... //
GAB: Lecce / bellissima // («Viaggio in Italia», in Scarano 2004: es. 11)
(b) La seconda classe di enunciati nominali pone al centro della comunicazione l’elemento referenziale. Tali enunciati possono essere chiamati presentativi in ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] Altri avverbi. Ai nostri fini interessa distinguere qui solo alcune classi:
(a) Avverbi con portata definita. Oltre a non, della varietà informale è una focalizzazione a livello del sintagma nominale, che ha la funzione di segnalare una proprietà del ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...]
Non esiste per l’italiano una distinzione consolidata della flessione dei nomi in classi flessive, paragonabile alla distinzione delle cinque flessioni nominali del latino o alla coniugazione verbale dell’italiano. Solo recentemente D’Achille & ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] Inoltre, come si vedrà più avanti, con alcune classi di verbi e in particolari strutture frasali l’ordine quando si trova in strutture coordinate con un altro pronome o un sintagma nominale: né lei né nessun altro ha il diritto di fare ciò; o ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] Ariosto, Orlando furioso I, ottava 76, v. 1)
(14) sintagma nominale: nome + genitivo
a. Mischiate sono a quel cattivo coro [n]
de Mulino, 1976, pp. 115-154).
Jezek, Elisabetta (2003), Classi di verbi tra semantica e sintassi, Pisa, ETS.
Prandi, ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] 6) seguono brevi accenni ad altri tipi di sintagma.
Il ➔ sintagma nominale (SN) è un gruppo che ha come testa un nome (➔ di domanda o di esclamazione.
Non tutte le classi di parole possono espandersi mediante modificatori costituendo sintagmi (cfr ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] lo zio
Anche quando base e aggiunto appartengono a classi grammaticali diverse, la preposizione esercita la stessa funzione 1988-1995, 3 voll., vol. 1º (La frase. I sintagmi nominale e preposizionale), pp. 507-531.
Serianni, Luca (2000), Italiano. ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...