Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] , il 14,9% sono aggettivi, il 2% sono avverbi; tutte le altre classi (pronomi, congiunzioni, ecc.) sono sotto l’1% (Iacobini & Thornton 1994 (ma anche di altre lingue) molte forme nominali del verbo (infiniti, participi, gerundi) sono diventate ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] rappresentato nella frase.
I verbi non sono l’unica classe di parole che abbia una struttura argomentale: anche i costo, e che hanno il secondo argomento espresso da un sintagma nominale non oggetto: così in questa stanza misura tre metri, il libro ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] sia nata ‘dal basso’, ad opera delle stesse classi popolari, al di fuori dei processi di standardizzazione fenomeni più rilevanti sono:
(a) la tendenza a regolarizzare i paradigmi nominali e aggettivali, per lo più con l’adozione di maschili in -o ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] ripiano
Il pronome può però anche riferirsi a un membro della classe individuata dall’antecedente: si parla in questo caso di identità di essere o fare può avere come antecedente un predicato nominale o verbale e riferirsi alla proprietà o attività da ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] proprietà può corrispondere al possesso di una qualità (1), all’appartenenza a una classe (2) o all’aver luogo di un’azione (3):
(1) il quello dell’appartenenza del soggetto alla classe designata dal sintagma nominale in posizione predicativa (58-59). ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] 10), la cui testa è il verbo eseguire, e la si confronti col sintagma nominale (SN) dell’es. (11), la cui testa è il nome d’azione caratterizzati da altre proprietà più simili a quelle della classe dei verbi che alle proprietà canoniche dei nomi. Per ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] o grammaticalizzazione del medesimo.
Le locuzioni possono essere assimilate a varie classi di parole, di cui condividono distribuzione e funzioni.
Si parla di locuzioni nominali nel caso di sintagmi che esercitino la funzione di nomi (➔ nomi ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] & Zampese 2000: 275)
Forme verbali come conseguire o forme nominali come il motivo è sono infatti variabili: il verbo può essere coniugato Dal punto di vista del significato, l’ampia classe dei connettivi può essere articolata secondo il tipo di ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] ([ˈsɔːle] sole). A volte, talune classi di parlanti presentano pronunce particolari: nell’italiano parlato di mangiare, mangia «quanto a mangiare, …») e la reduplicazione dei nominali con verbi di movimento (➔ movimento, verbi di), per segnalare che ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] valori, sia prima sia dopo il nome (comunque sempre all’interno del sintagma nominale):
(8) ho trovato la tua bella cugina [= «ho trovato la del referente (10) o se servono a includerlo in una classe (11):
(10) lo credevo medico
(11) lo credevo ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...