Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] , parallele tra di loro). Ogni elemento entro la classe considerata definisce la medesima classe; e ciò perché la relazione di parallelismo tra rette è riflessiva, simmetrica e transitiva: è cioè una relazione (➔) diequivalenza.
Psicologia
Disturbi ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] In matematica, si chiama m. un elemento scelto in una classedi enti equivalenti rispetto a una data relazione diequivalenza, come rappresentante dell’intera classe, detta classediequivalenza. Mentre quest’ultima è in sostanza un ente astratto, il ...
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Antropologia
C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima [...] ecc.
Per le c. diequivalenza ➔ equivalenza.
Scienze sociali
C. sociale Uno dei gruppi di persone che, in una società la flotta). In particolare si chiamò classis la prima classe contrapposta a quelle inferiori, i cui appartenenti erano detti ...
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Ciascuna delle parti in cui è diviso un tutto; o parte staccata di un tutto.
Diritto
F. di Comune
Parte di territorio comunale comprendente di norma un centro abitato, nonché nuclei abitati e case sparse [...] sulle f. possono servire, viceversa, a una definizione formale delle f. come opportune classidi coppie ordinate di interi (o, più in generale, di elementi di un dominio di integrità) tra loro equivalenti (le coppie m1/n1 e m2/n2, con n1n2≠0, sono ...
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STATISTICA (XXXII, p. 506; App. I, p. 1018)
Franco Giusti
Bruno Grazia Resi
Ludovico Piccinato
Alfredo Rizzi
Metodo scientifico che ha per oggetto lo studio quantitativo di fenomeni di massa, cioè [...] logica della conformità, risulta soltanto asintoticamente equivalente al test del rapporto delle verosimiglianze.
Problemi non parametrici. - Nelle applicazioni pratiche può essere difficile individuare una classedi distribuzioni V a cui appartenga ...
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Gli sviluppi dell'algebra generale, o astratta, che ormai può denominarsi a. senz'altro (il termine "a. moderna" tende a cadere in disuso), sono stati così vasti e varî negli ultimi anni da far parlare [...] tra A e A′ si può associare una "relazione di congruenza" Θ, considerando equivalenti gli elementi di A che hanno la medesima immagine in A′; allora, se X1,..., Xn sono n classidi elementi equivalenti "modulo Θ", l'immagine del sottoinsieme fα (X1 ...
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. Introduzione. - L'a. o. è stata già introdotta nella voce topologia, (App. III, 11, p. 960) in quanto è proprio in questa materia che essa trova le sue motivazioni d'origine. Infatti, in topologia, "teorie [...] equivalenti. Una teoria più generale di funtori derivati è sviluppata in categorie abeliane, anche diverse da ℳ e Ab, mediante convenienti definizioni riguardanti la nozione di oggetti "proiettivi relativamente a certe classidi omomorfismi ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] in (u, v). In altre parole: la d. [fn(x)] è la classedi tutte le successioni fondamentali in (u, v), che sono ivi equivalenti alla {fn(x)}.
La condizione necessaria e sufficiente affinché sia [fn(x)] = [gn(x)], è che la successione
sia fondamentale ...
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Variazioni, calcolo delle
Giuseppe Buttazzo
Gianni Dal Maso e Ennio De Giorgi
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Alcuni esempi storici: a) il problema isoperimetrico; b) il principio di Fermat e le leggi [...] solo se u è soluzione del problema di Dirichlet per l'equazione di Laplace
Questa equivalenza fu usata da Hilbert nel 1899 per dare estesi nel corso degli anni ottanta a particolari classidi integrandi quasi convessi.
Se, in aggiunta alle ipotesi ...
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Fermat, ultimo teorema di
MMassimo Bertolini
di Massimo Bertolini
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Storia: il lavoro di Kummer. ▭ 3. Estensioni abeliane di Q. ▭ 4. Estensioni esplicite di campi e funzioni [...] non nulli di Z[ζp] dichiarando equivalenti I e J se esistono elementi non nulli α e β di Z[ζp] tali che αI = βJ. La moltiplicazione di ideali induce una struttura di gruppo abeliano sull'insieme quoziente Clp, detto 'gruppo delle classidi ideali ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il divisore è contenuto nel dividendo: q....
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...