Fiume dell’Africa occidentale, il cui bacino ricade nel Burkina Faso e nel Ghana. È lungo 1600 km, ed è formato da due rami, il V. Nero e il V. Bianco. Il primo, più importante, ha origine da modesti rilievi [...] sudanesi parlate presso il V., secondo alcuni studiosi da considerare come semi-bantu. Possiedono classinominali, ottenute mediante suffissi. L’affisso di classe distingue il nome dal verbo; in mancanza di affisso, l’ordine dei vocaboli permette ...
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Gruppo linguistico che comprende 48 lingue africane parlate lungo il Golfo di Guinea, dalla Costa d’Avorio al Benin, tutte assai simili fra loro e distinte da un sistema di classinominali a prefissi che [...] ricorda quello del bantu. Appartengono a questo gruppo, fra l’altro, il fon o dahomiano propriamente detto, l’ ewe, il ga, il guang, l’ agni e il gola ...
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semibantu Termine usato da D. Westermann per designare un gruppo linguistico africano a classinominali, diffuso dal Kordofān al basso Senegal.
Il termine s. è altresì impiegato da H. Baumann per indicare [...] una provincia culturale di lingua s. localizzata nel Camerun nord-occidentale e nella Nigeria meridionale ...
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WOLOF
Carlo Tagliavini
. La lingua wolof rientrerebbe, secondo la classificazione del Delafosse, nel gruppo senegalo-guineense delle lingue centroafricane (cfr. sudanesi: Lingue, XXXII, p. 953). È parlata [...] Senegal da Dakar a Dagana. Possiede un sistema di classinominali, considerevolmente semplificato; parecchi pronomi di classe non vivono ormai più come pronomi indipendenti o come prefissi nominali, ma rimangono come determinativi o come prefissi di ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] -ĭties (la bellezze/-izzi, la ricchezze/-izzi, ecc.); appartiene anche alla lingua, invece, fede < fidem.
Altre classinominali sono quantitativamente meno rilevanti, come la serie dei maschili in -a del tipo poeta, pirata, pilota, ecc., e il ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] (come punto di riferimento normativo della teoria cortigiana; Giovanardi 1998: 111-137; per la corretta individuazione delle varie classinominali: D’Achille 2001), si rileva anche nel fatto che registra, senza censure (unico caso nel XVI secolo), i ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] forma dell’accusativo e non da quella del nominativo latino. Ciò però si vede con chiarezza solo in alcune classinominali, in particolare quelle ove la differenza tra nominativo e accusativo non dipendeva solo dalla vocale dell’ultima sillaba ma ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] a Lecce ... //
GAB: Lecce / bellissima // («Viaggio in Italia», in Scarano 2004: es. 11)
(b) La seconda classe di enunciati nominali pone al centro della comunicazione l’elemento referenziale. Tali enunciati possono essere chiamati presentativi in ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] ) continuarono a pretendere di esercitare un governo, puramente nominale, su tutto il paese, di fatto ignorati dai posto usa formule perifrastiche. I verbi si dividono in due classi: forti e deboli; si individua una distinzione di coniugazioni, ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...