CAGLIERO, Giovanni
Pietro Stella
Nacque a Castelnuovo d'Asti l'11 genn. 1838 da Pietro e Teresa Musso. Rimasto presto orfano di padre, il 3 nov. 1851 venne accolto da don Giovanni Bosco a Torino nel [...] della capacità ecclesiastica di percepire i fenomeni sociali che coinvolgevano la fede tradizionale. A Piacenza il permanere della religiosità nella classe cittadina più colta, mentre ormai dominava "nella classe più umile l'indifferentismo, l ...
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BOLLATI, Giovanni
Valerio Castronovo
Nato a Trecate (Novara) il 20 genn. 1796 da Giuseppe, in una famiglia di commercianti che possedeva un negozio di tele e cotoni a Porta Milano, gestì dal 1831, sotto [...] dai primi anni del regno carlo-albertino la classe imprenditoriale locale, impadronitasi con un duro tirocinio di Novara, XXXV (1941), pp. 75 ss.; A. Rizzi, Aspetti economici e sociali di Novara e del Novarese. 1750-1870, Novara 1951, p. 56; Novara e ...
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BACCI, Giovanni
Ambrogio Donini
Nacque a Belforte all'Isauro (Pesaro) il 7 marzo 1857; giovanissimo, si trasferì in Lombardia, frequentò l'Istituto tecnico di Corno e fece le sue prime armi sul terreno [...] partire dal 1889. Quando entrò ufficialmente nelle file del Partito socialista, nel 1903, mise a disposizione dei suoi compagni di lotta rivelato sempre più uno strumento di oppressione di classe della borghesia contro il proletariato, l'azione ...
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CALVI, Giusto
Guido Ratti
Nacque a Mugarone, presso Valenza (Alessandria) il 10 maggio 1865 da Luigi e Carlotta Garrone. Di famiglia di agricoltori benestanti, compì il ciclo di studi elementari e medi [...] Anniv. della morte di G. C., in La Scure, num. unico, 27 giugno 1909;R. Michels, Storia crit. del mov. socialista ital., Firenze 1926, pp. 194, 432; P. Spriano, Socialismo e classe operaia a Torino dal 1892 al 1913, Torino 1958, pp. 197-228, passim. ...
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ALBERTI, Benedetto
Armando Sapori
Figlio di Nerozzo di Alberto è una delle figure più eminenti della famiglia, sia per l'ingegno politico che lo guidò in mezzo alle più burrascose vicende della vita [...] 'acquisto di aderenze ed amicizie in ogni strato sociale della popolazione fiorentina, con 'un'abile politica governo popolare, tornò ad accostarsi agli esponenti della vecchia classe dirigente, i quali sul momento sembrarono felici del suo ...
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CANAL, Bernardo
Sergio Cella
Nato il 4 ag. 1824 a Venezia dal nobile Giacomo e da Maria Battistella, era il prediletto tra cinque fratelli, perché aveva perduto l'occhio destro e menomata la vista del [...] . Criticò pure il governo, richiedendo un rinnovamento sociale e l'istituzione di scuole pubbliche animate da ricompensa dei servigi prestati, era promosso ufficiale commissariale di seconda classe. Quando però cessò la resistenza di Venezia, il C ...
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BISSATI, Giuseppe Ottaviano
Ada Ruata
Nato a Felizzano (Alessandria) verso il 1750, si dedicò agli studi giuridici, coltivando anche interessi letterari, scientifici, economici. Nel 1779 pubblicò a [...] il B. si pone il problema dell'emancipazione economica e sociale degli Ebrei piemontesi, poiché "...la istituzione delle Accademie, il dato ai letterati, han potuto porre la tolleranza nella classe delle virtù, e di quelle che son necessarie al ...
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CASARETTO, Pier Francesco
Giorgio Rebuffa
Nacque a Genova il 29 giugno 1860 da Michele, uomo di affari e deputato, e da Anna Maria Castello.
Il C. si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] delle organizzazioni operaie di ottenere più alte retribuzioni per la classe operaia. Con queste analisi, che riprendono, come si Nitti nello scritto L'economica degli alti salari (in La Riforma sociale, II[1895], pp. 482 e 487).
Per sei anni, ...
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CACCIA, Domenico Gaudenzio Giuseppe
Guido Barberis
Nato a Novara il 27 luglio 1881 da Angelo e da Ottavia Lampugnani, all'età di tredici anni iniziò a lavorare come apprendista libraio presso la Libreria [...] ., la SEI ebbe una rapida crescita (il 25 febbr. 1911 il capitale sociale veniva portato a 800.000 lire e il 24 apr. 1913 a 1.000 dei lavoro (1958), nonché la medaglia d'oro di prima classe per i benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte ( ...
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BECCANUGI, Pietro
Pier Giorgio Ricci
Figlio di quel Leonardo cui il Petrarca indirizzò una letterina in volgare (e perciò da non confondere con il suo antenato Pietro di Ceffo, cospicuo cittadino nella [...] B., nel giudizio del Martines (p. 82), appartiene alla classe dei medi commercianti. L'avvio alla sua fortuna politica è, quindi da ricercarsi non in fattori economici, ma nell'ambiente sociale cui apparteneva, discendendo egli da un'antica famiglia ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...