Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] il protestantesimo, ma tutte le grandi religioni fossero sostenute da potenti classisociali, e che alla base dei differenti sistemi religiosi vi fossero differenti classisociali. Attraverso la storia delle religioni, a suo avviso, era possibile ...
Leggi Tutto
Autoritarismo
Juan J. Linz
Definizione
Definiamo autoritari diversi sistemi politici non democratici e non totalitari, se sono: "sistemi a pluralismo politico limitato, la cui classe politica non rende [...] fra un nuovo tipo di élite militare e i tecnocrati dei settori pubblico e privato, con il sostegno delle classisociali minacciate dalla mobilitazione. Come ha dimostrato Stepan (v., 1973 e 1978), i tecnocrati dell'esercito, della burocrazia e delle ...
Leggi Tutto
Consumi e pratiche culturali nelle regioni italiane
Paolo Magaudda
Marco Santoro
Il consumo culturale come pratica sociale
Esaminare il consumo culturale in Italia, e in particolare nelle regioni italiane, [...] essere e di sentire, e in particolare dei loro gusti) che è il fondamento nascosto dell’ordine sociale stesso. Le classisociali esistono in quanto esistono classificazioni di persone, di ordine economico, ma anche morale ed estetico. Tra gerarchie ...
Leggi Tutto
Finanza
CCesare Cosciani
di Cesare Cosciani
Finanza
sommario: 1. I nuovi orientamenti della finanza pubblica. 2. La politica finanziaria per la piena occupazione. a) L'evoluzione della teoria. b) La [...] il perché di certe scelte pubbliche, è necessario indagare sul modo con cui si viene a formare la classesociale che detiene il potere politico dello Stato e che pertanto opera dette scelte. Questa impostazione è seguita prevalentemente dalla ...
Leggi Tutto
L'inserimento degli immigrati sul territorio
Maurizio Ambrosini
Si è parlato spesso di un ‘effetto specchio’ dell’immigrazione straniera rispetto alla società italiana, volendo significare che l’arrivo, [...] da tendenze analoghe.
A differenza dei tradizionali servizi domestici, che rimangono associati prevalentemente a condizioni di classesociale medio-alta, invecchiamento e bisogno di assistenza coinvolgono individui e famiglie di ogni condizione ...
Leggi Tutto
I matrimoni misti: un fenomeno nazionale dalle peculiarità regionali
Mara Tognetti Bordogna
La realtà delle ‘famiglie della migrazione’ è un fenomeno in crescita nel nostro Paese. Sulla base dei dati [...] ha privilegiato la differenza di ‘razza’, religione, classesociale, luogo di residenza, e così via. Secondo coniuge italiano. Inoltre il partner autoctono ha già un suo capitale sociale che può attivare in caso di bisogno.
Va poi considerato che ...
Leggi Tutto
COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] due formazioni e alla tribuna congressuale teorizzò la complementarietà tra lotta politica e lotta economica, espressioni della stessa classesociale. Il congresso si concluse con un patto di azione comune e la Commissione federale venne dislocata a ...
Leggi Tutto
Marcello Flores
È ormai abbastanza condivisa l’idea che i diritti umani siano ‘diritti storici’ che riguardano gli individui nella loro essenza ed esistenza ‘sociale’. Non più, dunque, figli di quell’idea [...] Dichiarazione universale dei diritti umani ha posto per la prima volta ogni essere umano, senza distinzione di genere, classesociale, razza, nazionalità o religione, sullo stesso piano in quanto titolare di diritti validi in qualunque stato: sia di ...
Leggi Tutto
Urbanizzazione
Arnaldo Bagnasco
Introduzione
"Le città, punti immobili delle carte, si nutrono di movimento". È un'osservazione di Fernand Braudel, il quale introduce le città nel suo grande affresco [...] , T.H., Sociology at the crossroad, London 1963 (tr. it.: Cittadinanza e classesociale, Torino 1976).
Martinotti, G., Metropoli. La nuova morfologia sociale della città, Bologna 1993.
Mela, A., Sociologia delle città, Roma 1996.
Moriconi-Ebrard ...
Leggi Tutto
Mezzo secolo di delitti
Marzio Barbagli
Nel presente saggio verrà analizzato in quale modo è mutata in Italia, nella seconda metà del Novecento, la frequenza di alcuni reati particolarmente gravi, o [...] altri tipi di furto, di 28 anni per gli omicidi.
Nell’ultimo decennio del Novecento, al genere, l’età e la classesociale si è aggiunto un quarto fattore che ha influito sulla disponibilità individuale a violare le norme penali: il luogo di nascita e ...
Leggi Tutto
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...